Il 15 gennaio il gestore privato restituirà le chiavi della Villa Reale di Monza al Consorzio pubblico, con 14 anni di anticipo da quanto previsto dal contratto. Nel frattempo sono già stati smontati per essere messi in un deposito i pannelli per le esposizioni, i cartelli con le indicazioni disegnati dall’archistar Michele De Lucchi, l’attrezzatura della cucina professionale del ristorante che era stata presa in gestione da Vicook della famiglia Cerea, quella del ristorante pluristellato Da Vittorio.
Nelle intenzioni saranno venduti all’asta dato che il Consorzio ha deciso di non acquistare quel materiale che secondo il gestore vale circa un milione 200 mila euro, così come ha deciso di non subentrare alle utenze di luce e gas.
I problemi (in tribunale) erano iniziati nel 2018 con una richiesta di revisione del piano finanziario e una diffida del gestore da otto milioni di euro. La pandemia ha aggravato la situazione. Chiusa a marzo, a maggio alla villa hanno aperto solo gli appartamenti di Umberto e Margherita, quelli cioè gestiti direttamente dal consorzio che il 23 dicembre ha inviato una lettera per rescindere il contratto.
La decisione finale sulla diatriba finirà in tribunale. Nel frattempo il sindaco di Monza Dario Allevi ha voluto rassicurare. “Il 15 gennaio – ha scritto su Facebook – è fissato l’incontro decisivo e subito dopo spiegherò nei dettagli tutto quello che è successo negli ultimi mesi e quello che abbiamo intenzione di fare per riaprire quanto prima (emergenza sanitaria permettendo) le porte del nostro gioiello al pubblico”.
“Tranquillizzo comunque – ha aggiunto – che nessun arredo storico uscirà dalla Reggia, nel frattempo per quanto riguarda le utenze i tecnici stanno lavorando sui nuovi contratti”.