Il tema della lotta alla mafia nel dopo pandemia è stato al centro del convegno organizzato stamani a Milano dal Silp Cgil della Lombardia nell’ambito dei lavori del sesto congresso regionale dell’organizzazione che rappresenta le lavoratrici e lavoratori della Polizia di Stato. Il congresso regionale ha eletto e riconfermato all’unanimità Daniele Bena come segretario generale del Silp Cgil Lombardia. In Segreteria Regionale anche Raffaella Marabese, Daniel Segre e Ferdinando Ruggero. I lavori della parte convegnistica, svoltisi alla presenza del segretario generale della Cgil Lombardia, Alessandro Pagano, sono stati aperti dalla relazione introduttiva del segretario generale del Silp Cgil Lombardia Daniele Bena, che ha posto l’accento sul crescente impegno dei poliziotti, sulle difficoltà legate agli impieghi in servizio e sulla carenza di organici che da qui al 2026 creerà una situazione insostenibile. È stata quindi la volta dei saluti istituzionali da parte del Questore di Milano Giuseppe Petronzi e dell’assessore alla sicurezza del Comune di Milano Marco Granelli. Successivamente Roberto Cornelli, criminologo e docente dell’Università Milano-Bicocca, ha introdotto e moderato i lavori col coordinamento di Massimo Montebove, responsabile della comunicazione nazionale del Silp Cgil. Tra i primi a prendere la parola Francesco Messina, direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato, che ha sottolineato l’esigenza di aggredire le mafie dal punto di vista economico, ricordando l’importanza delle misure di prevenzione nella lotta alla grande criminalità, a partire proprio dal capoluogo lombardo. Messina ha anche detto che nel contrasto alle mafie sono stati fatti importanti passi avanti grazie alla legislazione vigente e che l’abolizione del carcere ostativo creerebbe indubbi problemi. Ha parlato poi Fabio Roia, presidente vicario del Tribunale di Milano, che ha fatto il punto sulla situazione nel nostro territorio e ha lanciato la proposta di creare una agenzia di riferimento, attraverso la Prefettura o la Dia territoriale, che possa consentire agli imprenditori di accedere a informazioni rilevanti su sub appaltatori e fornitori, al fine di fornire analisi reputazionali corrette per contrastare l’infiltrazione malavitosa. È stata quindi la volta di Cesare Giuzzi, giornalista del Corriere della Sera, autore di molte inchieste importanti, che ha evidenziato un vulnus esistente nel sistema mediatico: la mancanza di un giornalismo che si occupi esclusivamente di mafia e la necessità di porre un freno alle liti temerarie che spesso vengono portate avanti per chiudere la bocca alla stampa. Ha chiuso i lavori del convegno Alessandro Pagano, segretario generale della Cgil Lombardia, secondo cui bisogna partire dalle condizioni di lavoro e dall’efficacia della pubblica amministrazione per garantire la legalità ed è necessario in questa fase porre attenzione al monitoraggio delle risorse del Pnrr, come già richiesto dal sindacato a Regione Lombardia. Presenti ai lavori i segretari nazionali Silp Cgil Pietro Colapietro e Mario Roselli.