La città di Milano, è stata “costruita” a partire dagli anni ’50, anche dalle famiglie di emigranti pugliesi, napoletani e siciliani, alla ricerca di nuove prospettive di lavoro e benessere, richiamati dal progresso del dopoguerra e dalle nuove opportunità di lavoro della grande città del nord Italia. La scomparsa di Alain Delon, di pochi giorni fa, ci riporta al ricordo del film “Rocco e i suoi fratelli”, che raccontava proprio quegli anni e quelle storie di riscatto e a volte di sconfitta, ambientato nelle case di ringhiera, in zona Navigli, a Milano.
Negli anni ’70, i milanesi di seconda generazione, hanno cominciato a partire per le vacanze estive, nel mese di ferie (forzate, per la chiusura delle grandi fabbriche) prediletto dagli Italiani: agosto, scegliendo soprattuto località della Romagna, come Rimini, Riccione o Bellaria, che non offriva certo paesaggi di mare tipici della Puglia, Sicilia o Sardegna ma luoghi urbanizzati, bonificati e con alberghi e servizi a misura d’uomo e famiglia, per il divertimento e svago, una manna di relax, dopo un anno di lavoro nella città caotica.
Da alcuni anni a questa parte, dai vip come Madonna o Giorgia Meloni, che passano le vacanze estive nei migliori resort/masserie in provincia di Brindisi, ai cittadini milanesi e di quarta generazione, discendenti di bisnonni e nonni pugliesi, gli adolescenti, hanno scelto per le loro vacanze in compagnia degli amici, di tornare nella terra dei loro avi, nella maggioranza dei casi senza avere contatti diretti con parenti e solo per il fatto che la Puglia, è la nuova meta che fa tendenza.
Negli ultimi due mesi, però, la luce dei riflettori rispetto all’overturism (il turismo eccessivo che impatta negativamente sulle risorse naturali delle destinazioni turistiche), è arrivata in Puglia e in particolare su Gallipoli, la “perla del Mar Ionio”, in provincia di Lecce, divenuta “famosa” sia per la sua bellezza e anche per via dei natali del politico Massimo D’Alema… che ha fatto una sana e sapiente pubblicità.
Sono tanti i casi di giovanissimi accorsi in Puglia, richiamati dal trend del momento con le varie discoteche presenti sul territorio che hanno anche offerto spettacoli con grandi nomi della Musica (Geolier, ad esempio) ma anche di famiglie provenienti dal Nord, che si sono trovati, in questi giorni, in situazioni più o meno gravi per mancanza di servizi e soprattutto, di aumento di prezzi alle stelle e di costi eccessivi, rispetto alla bassa qualità del cibo offerto nei ristoranti, delle strutture balneari e delle case/vacanza affittate, che in troppi casi si sono rivelate garage, uffici, monolocali di 25 mq, a fronte di prenotazioni per 4/6 persone con prezzi dai 1.500 euro a settimana e 3.000 euro per 15 giorni. La Guardia di finanza, però, nel corso di controlli su case affittate ai turisti nelle località Baia Verde e Lido San Giovanni a Gallipoli, ha scoperto la presenza di 73 persone in più rispetto ai limiti previsti dalla normativa di settore, e ha multato i proprietari degli immobili per oltre 25mila euro. Negli appartamenti monitorati, soggiornavano giovani turisti provenienti da ogni parte d’Europa, All’interno di un monolocale, con un cucinino allestito in balcone, ad esempio, erano ospitati 6 giovani turisti quando la superficie abitabile avrebbe consentito di accogliere non più di una persona.
Le spiagge di Gallipoli sono rimaste inaccessibili alla maggior parte dei turisti, con la decisione del Comune di favorire il paesaggio rispetto alla comodità, portando a una diminuzione del numero di clienti degli stabilimenti balneari dell’80%. La difficoltà più grande è quella di trovare parcheggio, con una lunghissima strada da percorrere a piedi sotto il sole cocente prima di arrivare sulla spiaggia.
La speranza è che la bellissima Puglia, tra l’altro terra anche delle mie radici, aumenti il suo richiamo, per le bellezze inequivocabili che offre in ogni ambito ma anche per la gusta trasformazione del Turismo, che non diventi solo d’élite ma realizzato con servizi e opportunità a tutti coloro che vorranno passare tempo di qualità in questa regione, che ha molto da raccontare e da regalare, soprattutto senza speculazioni che possono far scappare per sempre i turisti, i viaggiatori o i diretti discendenti che magari, vorrebbero tornarci a vivere …
Ho voluto portare questa impressione estiva, anche dopo il racconto di mio figlio adolescente, che ha potuto vivere la sua seconda esperienza di vacanze con gli amici, l’anno scorso in Romagna e quest’anno proprio a Gallipoli, dove ha incontrato persone meravigliose e accoglienti ma anche perplessità e contraddizioni.
Una regione così bella del nostro meraviglioso Paese, dovrebbe essere al centro della nostra attenzione, per portare storie di belle persone e di luoghi che accolgono, non solo per il tempo di una stagione e con il massimo della qualità.