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Turisti in Lombardia, + 11% con prevalenza di stranieri, sempre più green e digitali

Con oltre 13 milioni di arrivi e 37 milioni di presenze turistiche nel periodo tra gennaio e agosto 2024, La Lombardia conferma la sua attrattività e si distingue come una delle mete più ricercate, pronta ad accogliere un flusso turistico intenso e diversificato. Un incremento dell’11% delle presenze rispetto al 2023, che riflette il crescente desiderio di esperienze autentiche e di qualità tra i turisti italiani (36%) e internazionali (64%). Queste alcune delle principali evidenze emerse durante l’evento “Identikit del turista in Lombardia: scenari di oggi e domani”, organizzato da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, che ha riunito presso Palazzo Lombardia i rappresentanti delle Istituzioni e importanti operatori di categoria, per tracciare un profilo dei turisti che visitano la regione e fare il punto sulle prospettive del settore. All’incontro sono intervenuti Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia; Saverio Mucci, Vice President e Government Industry Lead di Mastercard; Stefano Rizzi, Managing Director di Global Blue Italia e Paolo Bulleri, Responsabile dell’area per la valorizzazione degli ecosistemi turistici e culturali di ISNART. Ha chiuso il dibattito Loretta Credaro, Presidente di ISNART.

Cresce il turismo internazionale: i dati sui visitatori stranieri I dati raccolti da Regione Lombardia evidenziano l’alta affluenza di turisti internazionali, con un picco durante la stagione estiva. In diverse zone della regione, tra cui Milano, le Provincie dei Laghi e quelle di Sondrio e Bergamo, si registra una prevalenza di visitatori stranieri rispetto a quelli italiani. L’analisi mostra una netta predominanza di turisti europei, che costituiscono quasi il 75% del totale, seguiti da asiatici (9%) e nordamericani (8%). I principali Paesi di provenienza sono la Germania, con il 21% dei flussi, e gli Stati Uniti, che contribuiscono con il 7%, sebbene con permanenze medie molto diverse. Una destinazione di eccellenza Secondo l’indagine svolta da ISNART – Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, con i dati dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio, la domanda si sta orientando sempre più verso un turismo di qualità. Ad attrarre i visitatori sono il patrimonio culturale e naturalistico (rispettivamente 37,9% e 21,6%), seguiti da esperienze sportive (13,2%) ed enogastronomiche (12,6%), che arricchiscono un’offerta pensata per soddisfare le esigenze di viaggiatori sofisticati. Tra i turisti stranieri si attesta come attività preferita la gita al lago (35,9%), mentre gli italiani prediligono la visita di musei e mostre (30,1%).

Viaggiatori sempre più green e digitali Secondo la ricerca, due turisti su cinque appartengono alla “Generazione Y” (28-42 anni), caratterizzati da elevata scolarizzazione e sensibilità verso la sostenibilità, che in Lombardia trovano percorsi e offerte capaci di rispondere alle loro esigenze di turismo esperienziale, spaziando dalla cultura al contatto con la natura. Hanno inoltre una forte propensione all’uso del web, dalla pianificazione del viaggio, alla recensione del soggiorno. Tre turisti su cinque lasciano una recensione in rete sulle principali piattaforme online: Facebook 55,4%, Tripadvisor 31,3%, Instagram 27,5% e Google 17,1%. L’indice di gradimento medio è pari a 8 su 10. Un turismo in evoluzione: tra spesa media in aumento e nuove mete attrattive Un dato interessante riguarda la spesa media, che risulta in crescita rispetto all’anno scorso e superiore al valore nazionale. La Lombardia si qualifica come la regione con la più alta percentuale di turisti con una buona disponibilità economica: il 32% spende più di 120 euro al giorno (escluso viaggio e alloggio), contro il 26% della media nazionale e quattro su cinque sono professionisti che scelgono di investire in viaggi esclusivi. Per quanto riguarda la scelta delle mete, le grandi città rimangono un centro di attrazione (con un’affluenza del 27,4%), ma il flusso turistico si estende anche ad altre aree, tra borghi (46,2%) e centri storici (42,8%), rispondendo a un turismo sempre più diversificato e consapevole.

“È stata una mia precisa volontà quella di costruire per Regione Lombardia un Osservatorio Regionale sul Turismo efficiente e all’avanguardia che ci consente di avere dati di prima mano sui flussi turistici, sia in termini qualitativi che quantitativi” – ha spiegato Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia – “Inoltre, abbiamo avviato un protocollo di collaborazione con Global Blue, società leader nel tax free, e Unioncamere Lombardia e altri stakeholder per integrare le informazioni in nostro possesso e poter disporre di una profilazione più accurata sulle abitudini di spesa del viaggiatore in Lombardia. La condivisione e l’analisi dei dati è il pilastro su cui poggia la nuova governance turistica ‘data driven’ di Regione Lombardia, volta a orientare le nostre politiche per gli anni a venire, in modo da renderle sempre più rispondenti ai gusti e alle attitudini del nostro ‘viaggiatore tipo’. Proprio grazie a queste conoscenze, oggi siamo in grado di tracciare un identikit del turista che sceglie la Lombardia per trascorrere le sue vacanze caratterizzato da un profilo sempre più internazionale”.

“La Lombardia è destinazione privilegiata per quei target di turisti alto-spendenti alla ricerca di una vacanza che non delude. L’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio, curato da Isnart per Unioncamere Lombardia, ha stimato per l’estate 2024 una maggiore rilevanza di turisti con elevata capacità di spesa. Cluster di turisti che hanno speso in media circa 158 euro al giorno pro-capite per l’alloggio e ben 215 euro per gli altri acquisti di beni e servizi sul territorio (ristoranti, musei e divertimenti, shopping, prodotti tipici, trasporti locali ecc.)” – ha aggiunto Loretta Credaro, Presidente dell’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche – “Milano è un grande hub attrattore che con i suoi eventi può fungere da volano per l’intero sistema turistico regionale, purché si continui a lavorare nella direzione di favorire un’offerta integrata; in questo senso, credo che le Camere lombarde possano giocare un ruolo centrale nel raccordare e facilitare il dialogo tra il sistema delle imprese e tutti gli attori che, a cominciare dalla Regione, operano per la valorizzazione turistica dei territori e delle destinazioni lombarde”.

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