Turismo e cultura sono un binomio vincente, se è vero che secondo un sondaggio realizzato da Aria Lombardia, proprio arte e cultura rappresentano il principale volano di attrattività della Lombardia.
“La cultura quest’anno è la grande protagonista della BIT, un evento di fondamentale importanza che offre alla Lombardia l’opportunità di promuovere il proprio territorio a livello internazionale e di mettere in risalto le sue eccellenze”, ha spiegato l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, a margine della presentazione di ‘OperaLombardia’, questa mattina allo stand di Regione Lombardia, alla BIT di Milano.Poco prima dell’incontro, si è tenuta la performance del Tenore Vincenzo Spinelli e soprano Nina Zazijants.
OPERALOMBARDIA – “La Lombardia – ha proseguito Caruso – si distingue per il suo ricco e unico patrimonio culturale, possedendo tutte le caratteristiche necessarie per essere attrattiva anche fuori dai confini regionali. Questo anche grazie a progetti di eccellenza come ‘OperaLombardia’ che costituisce un modello nazionale, un esperimento unico in Italia di coproduzione e diffusione di opere liriche sul territorio, grazie a un’efficiente collaborazione tra enti e teatri”.
ESPERIMENTO UNICO IN ITALIA – L’iniziativa, sostenuta da Regione Lombardia insieme a Fondazione Cariplo, coinvolge il Teatro Donizetti di Bergamo, il Teatro Grande di Brescia, il Teatro Sociale di Como, il Teatro Ponchielli di Cremona e il Teatro Fraschini di Pavia. E vede la partecipazione dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali e la collaborazione dell’Accademia del Teatro alla Scala per gli allestimenti. Un esempio di sinergia virtuosa, unica in Italia.
OBIETTIVO AMPLIARE LA PLATEA DELLA LIRICA – “La messa in rete degli spettacoli del circuito ‘OperaLombardia – ha spiegato l’assessore – rende possibile la promozione dello spettacolo lirico a un pubblico sempre più ampio e diversificato, ottimizzando le risorse, condividendo le idee e creando produzioni di altissima qualità. Cinque città e cinque teatri – che diventano, di fatto, un unico grande teatro da 4200 posti”.
SITI UNESCO – Fare rete è proficuo anche per altre alleanze. Ne sono un esempio Bergamo e Brescia, che unite hanno consentito di portare nuovamente in Lombardia nel 2023 il riconoscimento di Capitale italiana della Cultura, a testimonianza di come la capacità di fare sistema sia un valore aggiunto per il patrimonio culturale.
Lo stesso modello si rivela vincente a livello territoriale con la costruzione di intese specifiche per far convergere su un obiettivo comune tutte le componenti pubbliche e private coinvolte nella gestione dei siti UNESCO. Regione Lombardia ha avviato un percorso di sottoscrizione di intese specifiche per i riconoscimenti UNESCO, che ha portato nel dicembre 2023 alla firma di due importanti accordi per la governance e la promozione dei siti di Mantova e Sabbioneta e di Crespi d’Adda.
“Portare alla BIT l’attenzione sui nostri siti Unesco è la testimonianza di quanto il turismo culturale sia fondamentale per l’attrattività della Lombardia”, ha sottolineato l’assessore Caruso, a margine della presentazione dedicata ai Siti Unesco.
10 SITI UNESCO IN LOMBARDIA – “La nostra regione – ha aggiunto l’assessore – rappresenta una fetta importante tra i siti Unesco, ben 10, che devono essere utilizzati come leva per il turismo. Di recente abbiamo siglato accordi per Mantova, Sabbioneta e Crespi d’Adda, coinvolgendo attori diversi per progetti su misura. La cultura è l’essenza del turismo: questo binomio è un ottimo modo per valorizzare al meglio la bellezza della Lombardia con i suoi paesaggi e le sue meraviglie storiche e artistiche”.
MAZZALI – “La Lombardia è un mosaico di bellezze naturalistiche e culturali, che contano su siti Unesco dal valore straordinario” ha dichiarato l’assessore a Turismo, Moda e Marketing territoriale Barbara Mazzali. Luoghi unici che rendono la nostra Regione una destinazione turistica eccezionale”.
“Le città di Mantova e Sabbioneta – ha proseguito Mazzali – sono state entrambe dichiarate Patrimonio dell’Umanità, così come i Sacri Monti di Varese. Ma anche Piazza del Duomo a Milano, l’arte rupestre della Valle Camonica e la chiesa milanese di Santa Maria delle Grazie che custodisce ‘L’Ultima Cena’, frutto del genio di Leonardo da Vinci. Quelli che ho citato, così come altri luoghi e monumenti – ha aggiunto – sono oggi simboli iconici nel mondo della nostra Regione, che regala ai turisti viaggi affascinanti, dalla Preistoria al Rinascimento, fino al luccicante mondo della moda e del design che qui in Lombardia trovano casa e industria. Il tutto – ha concluso Mazzali – all’insegna dello stile lombardo, uno stile unico, in una terra unica”.