Ci sono ritratti che sono stati esclusi dalle pagine dei libri di storia, ma che la Croce Rossa di Milano ha voluto ricordare perché sono la nostra profonda ricchezza e un esempio per le generazioni future di umanità e solidarietà. Sono donne e uomini straordinari che hanno contribuito, con la loro opera, alla nascita e allo sviluppo di questa grande Associazione umanitaria.
La mostra “Storie di umanità” è un percorso che si snoda attraverso 13 pannelli divulgativi che raccontano la vita di questi “eroi senza gloria” e sarà visitabile fino al 22 gennaio, presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca (Edificio U6-Agorà, Piazza dell’Ateneo Nuovo 1, Sede Centrale della Biblioteca di Ateneo), poi continuerà il suo viaggio fra le scuole, i musei e gli istituti cittadini.
Per l’inaugurazione, avvenuta l’11 gennaio nella Biblioteca di Ateneo dell’Università Bicocca, è stato organizzato un pomeriggio aperto al pubblico dal titolo “Ovunque, per chiunque: L’umanitarismo moderno tra pensiero e azione. L’esperienza della Croce Rossa Italiana a 160 anni dalla sua fondazione” dove sono intervenuti, con piccoli panel di approfondimento, Barbara di Castri, Consigliera della Croce Rossa di Milano, S.lla Ornella Zagami, Ispettrice Regionale delle Infermiere Volontarie, Vittorio A. Sironi, docente dell’Università di Milano Bicocca, Filippo Lombardi, medico e storico della Croce Rossa di Pavia.
Le figure storiche che sono state approfondite sono tante: in primis il fondatore della Croce Rossa, Henry Dunant, i due importanti precursori del Movimento, Ferdinando Palasciano, che ha introdotto il concetto di neutralità del ferito in guerra e l’infermiera inglese Florence Nightingale, che ha rivoluzionato la scienza infermieristica moderna.
E poi ancora il medico milanese Cesare Castiglioni, fondatore e primo presidente della Croce Rossa Italiana, Sita Camperio Meyer, fondatrice della prima scuola italiana di Infermiere Volontarie “Principessa Jolanda”, l’ufficiale medico Baldo Rossi, la crocerossina Mimy Rigat e tante altre figure che hanno operato per il bene dell’umanità con scarso spirito di protagonismo.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per il 160° anniversario dalla fondazione della Croce Rossa Italiana e ha ricevuto il supporto del Comune di Milano grazie al bando “Milano è Memoria”.
A cura di Barbara di Castri