– Una scelta controcorrente, che vede nell’internazionalizzazione una strada per affrontare la difficile congiuntura connessa alla guerra in Ucraina, che sta mettendo in difficoltà le aziende a causa dall’aumento del costo dell’energia e delle materie prime. Sipcam Oxon approda in Paraguay aprendo una nuova consociata che ha sede nella capitale Asunción. Il Gruppo ha il proprio Headquarter a Pero (MI), è il primo tra quelli di proprietà totalmente italiana e tra i primi 20 nel ranking del settore dell’agrofarmaco con oltre 550 milioni di euro di fatturato consolidato nel 2021.
Il Paraguay è attualmente uno dei paesi più stabili dell’America Latina ed è aperto agli investimenti stranieri. L’agricoltura è il settore più importante della sua economia. È il sesto produttore mondale di soia e il quarto esportatore. Con l’avviamento della nuova società nello stato sudamericano, Sipcam Oxon conferma la sua vocazione internazionale. Il Gruppo è infatti presente con uffici commerciali, oltre che nei principali paesi europei, in tutti i continenti: Algeria, Argentina, Australia, Brasile, Cile, Cina, Cuba, Egitto, Giappone, Marocco, Messico, Russia, Stati Uniti, Thailandia e Tunisia. La multinazionale dell’agrofarmaco ha circa mille dipendenti al mondo e all’estero possiede anche stabilimenti in Australia, Brasile, Cina e Spagna, che integrano la produzione degli impianti italiani di Mezzana Bigli (PV, 190 dipendenti), Salerano sul Lambro (LO, 180 dipendenti) e Lodi (35 dipendenti).
“Abbiamo già ottenuto – afferma Claudio Notaristefano, head of Americas Sipcam Oxon – la registrazione di un’importante erbicida, cui si aggiungerà a breve quella di una miscela di fungicidi. Il nostro portafoglio è allineato con la domanda dell’agricoltura locale, che richiede anche prodotti innovativi, a partire da quelli per la nutrizione speciale e i biostimolanti, che garantiscono una produzione di qualità e sicurezza per l’ambiente e il consumatore.”
“Tramite la nuova società – dichiara Paolo Brogi, CEO Sipcam Oxon – accediamo a un importante mercato simile a quelli brasiliano e argentino, dove il gruppo è da tempo presente con i propri prodotti attraverso un presidio diretto sia nell’area commerciale che in quella dello sviluppo. L’obiettivo è di crescere nei prossimi tre-cinque anni in America meridionale. Abbiamo un piano ambizioso che comprende diversi prodotti in via di registrazione. Sono inoltre in valutazione ulteriori nuovi idee e prodotti che potranno contribuire a consolidare la nostra crescita.”
“Questa iniziativa – sostiene Nadia Gagliardini, presidente Sipcam Oxon – ribadisce la nostra strategia di internazionalizzazione, avviata sin dal 1970 (l’azienda nacque nel 1946 come Sipcam, acronimo di Società Italiana Prodotti Chimici per l’Agricoltura Milano, n.d.r.). Un’opzione che ci consente di mantenere l’indipendenza del Gruppo e mirare a prospettive di medio e lungo termine. In un comparto in cui cinque multinazionali controllano oltre il 70% del business di agrofarmaci e semi, siamo una delle poche realtà indipendenti capaci di portare nel mondo soluzioni innovative per le filiere agricole, nell’ottica di una crescente sostenibilità. La volontà è di crescere in maniera organica in tutti i mercati importanti, puntando su uno sviluppo graduale che sappia cogliere le opportunità.”