A Guanzate, una località in provincia di Como, un uomo pakistano di 40 anni è stato arrestato dalle forze dell’ordine locali mentre cercava di trasportare illegalmente due donne e due bambini turchi attraverso il confine tra Italia e Svizzera. Questa operazione, denominata ‘Ultimo miglio’, è stata il risultato di una collaborazione tra vari comandi della Polizia locale che partecipano al progetto regionale ‘Parco delle Groane e Parco Pineta’. Questo progetto è finanziato dall’assessorato alla Sicurezza della Regione Lombardia, mirato a contrastare attività criminali e favorire la sicurezza nel territorio. L’assessore regionale alla Sicurezza, Romano La Russa, ha voluto esprimere la sua gratitudine verso tutti gli agenti coinvolti nell’operazione. Egli ha sottolineato il ruolo fondamentale del vicecomandante della Polizia locale di Limbiate, Antonio Azzarone, nella coordinazione dell’intervento. Secondo La Russa, questo caso dimostra l’efficacia delle strategie di cooperazione tra le forze locali, che risultano particolarmente necessarie nelle zone difficili da monitorare come quelle boschive, che spesso diventano teatro di vari crimini. In questo contesto, l’uomo arrestato, che vive regolarmente in Italia, è stato fermato alla guida di un’auto presa a noleggio con una targa francese, vicino a un’area boscosa. Le indagini condotte congiuntamente dalla polizia locale e dalla Questura di Como hanno rivelato che il quarantenne faceva parte di un’organizzazione internazionale che facilita l’immigrazione clandestina. Di conseguenza, è stato arrestato con l’accusa di “trasporto illegale di cittadini stranieri” e condotto nel carcere di Como. Inoltre, è stato denunciato per guida sotto l’effetto di droghe. Per quanto riguarda le due donne e i bambini, rispettivamente di 4 e 5 anni, sono stati accolti in un centro di protezione e hanno espresso la volontà di richiedere asilo politico. Il progetto ‘Parco delle Groane e Parco Pineta’ coinvolge le polizie locali di 30 Comuni nelle province di Milano, Monza e Brianza, Como e Varese, e prevede il controllo intensivo delle aree limitrofe ai parchi. Queste operazioni sono fondamentali per aumentare la sicurezza e prevenire reati, soprattutto in zone naturali ampie e difficilmente sorvegliabili, spesso sfruttate per attività illecite.