– Lunedì riaprono le scuole. Perché hanno investito per garantirci il nostro
diritto allo studio in sicurezza? No.
Il motivo è che la Lombardia torna zona arancione da oggi, domenica 24.
“Regione Lombardia – denuncia Ludovico Di Muzio, coordinatore dell’UDS Lombardia – per un errore di trasmissione dei dati dei contagi all’Istituto Superiore di Sanità, ha costretto a casa in zona rossa studenti e studentesse che ancora aspettano un piano reale per un rientro sicuro, e ha messo in difficoltà molti lavoratori e lavoratrici costretti alla chiusura. Ora Governo e Regione
litigano addossandosi colpe a vicenda, ma quando investiranno sul nostro futuro?”
“Tornare in presenza – continua Giulia Convertini dell’UDS Lombardia – al 50%, massimo 75%,senza investimenti sui test rapidi regolari, i termoscanner, il tracciamento, i sistemi di
areazione, i presìdi medici scolastici, l’aumento delle corse dei mezzi pubblici, il diritto allo
studio, gli spazi, le assunzioni di organico, il superamento delle classi pollaio, è l’immagine
plastica del vostro fallimento”.
Questo rientro non è né un miglioramento né una vittoria.
La scuola non può subire i litigi di governo e regione sui colori da assegnare settimana in
settimana, la scuola è essenziale e senza darci garanzie di investimenti ci state abbandonando a noi stessi, al rischio di contagio, alla stessa scuola di prima che va riformata da zero.
Non l’avete ricostruita voi, ce ne occupiamo noi!
Unione degli Studenti – Lombardia