Il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia Carlo Massoletti: “Importante occasione di crescita economica e rivitalizzazione delle città”
Dopo la partenza di ieri giovedì 5 gennaio, con il weekend si apre il primo banco di prova per i saldi in Lombardia. Per fare una valutazione sarà necessario attendere qualche giorno, ma le premesse fanno ben sperare, anche grazie alla coincidenza con il ponte dell’Epifania che porta turisti nelle città d’arte per visitare mostre, musei e vie dello shopping.
In Lombardia è infatti previsto un giro di affari di 750 milioni di euro (stime Federazione Moda Italia), oltre il 15% dei 4,7 miliardi stimati a livello nazionale dall’’Ufficio Studi di Confcommercio. E se in Italia l’acquisto medio per famiglia e per persona dovrebbe attestarsi, rispettivamente, a 304 e 133 euro, in regione queste cifre potrebbero salire a 320 e 145 euro.
“I lombardi – dichiara il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia Carlo Massoletti – confermano di tenere particolarmente all’appuntamento dei saldi, al quale non intendono rinunciare nonostante l’inflazione incida direttamente sulla capacità di spesa delle famiglie. Questo conferma un clima di prudente fiducia, giustificato anche dalle importanti presenze turistiche”.
Un’indagine di Confcommercio e Format Research evidenzia come oltre la metà (50,4%) di coloro che faranno shopping durante i saldi acquisteranno in negozi fisici, mentre il 40,3% attraverso canali online. Un dato che mostra come le persone spesso vincolino i loro acquisti alla fiducia verso gli imprenditori del settore e ai loro collaboratori.
“A questo – prosegue Massoletti – si aggiunge il fattore esperienziale e relazionale: uscire di casa, passeggiare nella propria città, incontrare persone. In questo senso i saldi rappresentano sì un’importante opportunità di crescita economica non solo per le imprese commerciali, ma anche un’occasione per tornare a vivere i centri urbani. Per confermare e consolidare questo circolo virtuoso, dove il Terziario gioca un ruolo da protagonista, è necessario puntare sempre di più sulla rigenerazione urbana, attraverso politiche come quella sui Distretti del Commercio”.