Nel protocollo contro la discriminazione di genere fondi per formazione
Firmato il protocollo che prevede lo stanziamento di fondi per la tutela contro la discriminazione di genere nel mondo del lavoro. L’atto, siglato su proposta delle Consigliere di parità di Regione Lombardia, fa seguito a una delibera sottoscritta dalla Giunta regionale.
Nuovi percorsi formativi contro la discriminazione di genere
In arrivo per il biennio 2022/2023 nuovi percorsi formativi destinati a professioniste/i del mondo forense. Al fine di offrire maggiori competenze nel supporto alle donne vittime di discriminazioni. O molestie e vessazioni sul posto di lavoro.
“Attraverso questo finanziamento – ha dichiarato l’assessore al Lavoro Melania Rizzoli – continuiamo a dimostrare l’impegno dell’intera Giunta regionale a supporto delle categorie più indifese”.
“Il ruolo della donna lavoratrice – ha proseguito – è un ruolo chiave che garantisce equilibrio all’interno della società. Perciò bisogna proteggere la figura femminile in tutti i luoghi. In particolare nel luogo di lavoro. Per favorirne, oltre al bilanciamento tra vita privata e lavorativa, anche la crescita professionale. Grazie a questa iniziativa aiutiamo la diffusione del diritto antidiscriminatorio di genere. E’ importante che esca dal concetto di nicchia”.
La sigla del Protocollo in materia di diritto antidiscriminatorio di genere tra Regione Lombardia, Consigliere di parità, Ordine degli Avvocati di Milano e Unione Lombarda dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati rappresenta un chiaro segno di attenzione. Che tutte le figure istituzionali stanno oggi rivolgendo alla tutela delle categorie più deboli da diversi punti di vista.
Le risorse assegnate per il triennio 2021-2023 ammontano a 60.000 euro. Saranno utilizzati, in parte, per organizzare un convegno preliminare sul tema della discriminazione di genere in ambito lavorativo. Lo scopo è quello di sensibilizzare gli/le iscritte agli ordini forensi lombardi sul tema. Oltre a promuovere la partecipazione ai percorsi formativi promossi con il Protocollo.
Gli altri fondi serviranno per sostenere i costi di 8 corsi di formazione. I quali dovranno coinvolgere tutti/e gli/le iscritte agli ordini forensi lombardi. La durata e i contenuti saranno approvati dall’ufficio della Consigliera di parità regionale nel rispetto del Protocollo Nazionale siglato da Consigliera Nazionale e Consiglio Nazionale forense.