di Sara Esposito
McArthurGlen ha oggi presentato i risultati del suo primo Osservatorio Moda e Generazioni: Focus sul rapporto tra identità e moda esponendo come le nuove generazioni usano l’abbigliamento per esprimere al massimo la propria autenticità.
Generazioni a confronto, anagraficamente vicine ma con stili e scelte di consumo differenti:
– Millennials più liberi nella propria espressione estetica rispetto a condizionamenti esterni, GenZ fortemente influenzata dai social media
– Instagram è ancora il social di riferimento dei GenZ mentre Facebook rimane rilevante per i Millennials
– I GenZ si identificano nell’estetica del New Basic, i Millennials sono più vicini al Neoromantico
McArthurGlen, attore chiave nel panorama europeo per quanto riguarda la proprietà, lo sviluppo e la gestione di Designer Outlet, ha recentemente ha lanciato il suo primo Osservatorio Moda e Generazioni, intitolato “Fashion and Identity – Vestirsi senza infrastrutture”. Questo studio esclusivo è stato realizzato in collaborazione con BVA Doxa, una rinomata società di ricerche di mercato. L’obiettivo principale di questa indagine è esplorare come le nuove generazioni costruiscono la propria identità e comprendere quanto la moda influisca sulla loro espressione personale. Questa iniziativa è parte integrante di Evolve, una piattaforma di McArthurGlen che si dedica a varie attività con impatto sociale. Attraverso questa indagine, il gruppo aspira a comprendere meglio il ruolo che l’identità e la moda giocano nel definire l’individualità delle persone, in particolare tra le generazioni più giovani. Lo studio ambisce a delineare un quadro chiaro e approfondito delle dinamiche sociali e di consumo, intendendo questo come il primo passo di un percorso che prevede indagini regolari. Le informazioni raccolte non serviranno solo a fare chiarezza sulle tendenze sociali, ma anche a sostenere le iniziative sociali di McArthurGlen. Tali iniziative promuovono integrazione, sostenibilità ambientale e sociale, inclusione, empowerment femminile e tutela della salute all’interno delle comunità locali. McArthurGlen riconosce la propria responsabilità socio-ambientale e si impegna a lasciare un impatto positivo attraverso progetti innovativi e concreti. Tale responsabilità è vista come un valore fondamentale per il Gruppo. Nell’ambito di questa ricerca, sono state condotte oltre 500 interviste con un campione rappresentativo di persone di età compresa tra 18 e 44 anni. Lo scopo era analizzare come le Generazioni Z e Millennials percepiscono se stessi come “personal shopper”, liberi di esprimersi attraverso i propri abiti senza restrizioni. Questo studio mette in luce come l’aspetto esteriore sia un mezzo per esprimere l’autenticità personale.
LOMBARDIA e PIEMONTE
La ricerca è stata condotta attraverso 250 interviste all’interno di un campione rappresentativo della popolazione tra i 18 e i 44 anni per indagare quanto GenZ (18-29 anni) e Millennials (30-44 anni) si percepiscano “personal shopper di sé stessi”, liberi di vestirsi senza vincoli, utilizzano l’aspetto esteriore come mezzo per rappresentare la propria autenticità.
- L’immagine personale: tra espressione e adattamento
Rispetto al dato nazionale (23%), tra i Millenial lombardo/piemontesi è più frequente (27%) aver cambiato aspetto negli anni con l’obiettivo di trasmettere un’immagine diversa.
Gli attori che hanno maggiormente condizionato la costruzione dell’immagine personale sono gli amici (26%) e le mode del momento (25%).
- L’importanza dei social media come specchio e fonte d’ispirazione
Tre canali per trovare ispirazione per la propria immagine, si attestano al primo posto i Social (37%), quindi le vetrine dei negozi (36%), infine i siti dei brand (31%).
Anche per questo campione, i social sono un luogo in cui esprimere la propria identità, quelli considerati più stimolanti sono TikTok (24%) e Pinterest (14%), maggiormente premiati rispetto al dato nazionale (rispettivamente 19% e 10%).
- Identità e stile: un’estetica dominata dalla sobrietà e dall’originalità
Nel confronto con le altre regioni, gli stili in cui Lombardia/Piemonte si riconosce di più sono: Streetwear Hero, Eco grunge e Preppy).
“Queste indagini – commenta Donatella Doppio, Managing Director Italy di McArthurGlen – rappresentano un utile strumento per il nostro Gruppo nella definizione e nell’aggiornamento delle priorità strategiche e di business. Riteniamo che una conoscenza approfondita dei nostri visitatori che non si limiti esclusivamente ai gusti in fatto di moda, ma ne comprenda anche le ragioni che muovono queste scelte, sia fondamentale per affrontare le sfide di un mercato sempre più competitivo e una domanda sempre più consapevole della clientela. Inoltre – prosegue Donatella Doppio – parte delle informazioni raccolte attraverso questa indagine saranno ulteriore carburante delle nostre iniziative sociali e di integrazione con le comunità in cui operiamo e ci aiuteranno a costruire nuovi progetti e iniziative responsabili per promuovere i temi a cui tanto teniamo”.
Indagare il rapporto tra identità e moda, comprendere come le nuove generazioni usino l’abbigliamento per esprimere al meglio la propria autenticità è stato quindi l’obiettivo prioritario della ricerca, presentata nel corso di un evento pubblico a Milano. Insieme a Donatella Doppio si sono confrontati sugli esiti di questa indagine Mauro Ferraresi, professore nel Corso di Laurea in moda e industrie creative e sociologo italiano, studioso di consumi e comunicazione e Cristina Liverani, Unit Manager BVA Doxa.
Ferraresi, intervenendo sugli esiti di questa indagine, ha sottolineato come il rapporto tra identità e moda, soprattutto nelle nuove generazioni, sia oggi molto più complesso e sfaccettato rispetto al passato: “Oggi, il modo di vestire è diventato un mezzo fondamentale per esprimere la propria autenticità, con un’enfasi particolare sull’auto-rappresentazione attraverso i social media. In particolare, per la GenZ, piattaforme come Instagram non sono solo fonti di ispirazione, ma anche strumenti di riflessione e di costruzione dell’identità.”
“Un aspetto interessante che emerge dalla ricerca – prosegue Ferraresi– è la differenza tra le generazioni: i Millennials tendono ad avere una certa autonomia nell’espressione del proprio stile e mostrano maggiore distacco dalle influenze del mondo digitale, mentre la GenZ sembra essere più influenzata dai social media e dalle tendenze globali. Tuttavia, questi ultimi non si limitano a seguire passivamente i modelli esterni, come gli influencer, ma diventano a loro volta soggetti attivi, influenzando gli altri, oltre che se stessi.”
“In sintesi, – conclude il professore – lo studio conferma che la moda gioca un ruolo fondamentale nella costruzione e nella definizione dell’identità individuale. Al contempo, emerge chiaramente che il contesto mediatico e digitale, insieme alle influenze sociali di familiari e amici, ha assunto un peso significativo nelle scelte stilistiche delle nuove generazioni”.
Le principali evidenze della ricerca sono riassunte di seguito, attraverso una sintesi intorno a tre macro-argomenti: la percezione dell’immagine personale, il ruolo dei social media, la definizione di identità e stile.
- L’immagine personale: tra espressione e adattamento
Secondo l’Osservatorio, il 35% degli intervistati vede nel proprio look una forma d’espressione identitaria. Questa percezione è maggiormente diffusa tra i GenZ (37%), che scelgono l’abbigliamento come linguaggio visivo per raccontare chi sono, rispetto ai Millennials (32%). Tuttavia, sebbene il 40% preferisca sempre mantenere un’immagine coerente con la propria essenza, il 32% confessa di adattare il proprio stile a contesti sociali specifici, talvolta sentendosi costretto a conformarsi alle aspettative esterne.
Famiglia (26%), amici (24%) e mode del momento (24%) continuano a giocare un ruolo importante nell’influenzare la costruzione dell’immagine personale anche nelle generazioni più giovani. Emerge anche in questo caso una differenza generazionale interessante: mentre i Millennials si dichiarano più autonomi e meno condizionati (oltre un terzo, il 37%, afferma di non aver subito alcuna influenza esterna), la GenZ è fortemente influenzata da social media, pubblicità e personaggi celebri, in particolare dagli influencer (23%).
Le fonti di ispirazione stilistica principali sono ancora le vetrine dei negozi per il 46% degli intervistati, ma al mondo fisico si unisce poi quello digitale – social media (32%) e siti di brand (29%) – rilevanti in particolare per donne e GenZ. Anche pubblicità e riviste di moda continuano a essere fonti di ispirazione.
- L’importanza dei social media come specchio e fonte d’ispirazione
I social media si confermano come piattaforme fondamentali sia per esprimere la propria personalità (GenZ per il 35%, Millennials per il 30%) sia per individuare modelli che possano contribuire alla costruzione della propria immagine (GenZ per il 31%, più basso il dato dei Millennials: 21%).
Instagram emerge come il canale più rilevante e stimolante: il 58% degli intervistati lo identifica come la piattaforma preferita per suggerimenti di stile. A seguire, Facebook, Youtube e TikTok, ciascuno con caratteristiche specifiche che attraggono target diversi. Interessante rilevare la netta preferenza di Instagram per i GenZ (63%) e l’attualità di Facebook per il Millennials (66%).
Per la GenZ, i social media rappresentano anche un punto di confronto tra identità online e reale: parte significativa degli intervistati (26%) percepisce una differenza tra la propria immagine virtuale e quella quotidiana.
- Identità e stile: un’estetica dominata dalla sobrietà e dall’originalità
Chiedendo agli intervistati uno sforzo di approfondimento, portandoli a riconoscersi nei 9 stili identitari che rappresentano l’universo stilistico contemporaneo italiano, la cifra estetica si conferma nell’area della sobrietà. La GenZ, in particolare, si identifica fortemente nel “New Basic”, scelto dal 46%, mentre il campione dei Millennials si sente più vicino al “Neoromantico”.
Tra le tendenze emergenti, il “Quiet Luxury” – l’eleganza senza ostentazione – e il “Genderless” stanno conquistando i più giovani, con un 34% di preferenze nella GenZ per il primo e il 24% per il secondo. La “Logomania” perde invece terreno, con solo il 13% che ne fa un elemento distintivo.
L’Osservatorio di McArthurGlen rappresenta una lente preziosa per interpretare le dinamiche della moda come linguaggio generazionale, aiutando a comprendere come Millennials e GenZ usino l’abbigliamento per affermare la propria identità. Lo studio rivela due generazioni sempre più libere da condizionamenti, che utilizzano la moda come mezzo di espressione autentica e personale, anticipando nuove tendenze e approcci estetici.