Il 1 giugno scorso, a Roma, è scomparso Philippe Leroy-Beaulieu, grande attore francese naturalizzato in Italia, sia per motivi professionali che di amore. Era nato a Parigi il 15 ottobre 1930.
E’ doveroso ricordarlo per il suo grande contributo alla storia della nostra televisione, dal bianco e nero sino all’arrivo del “colore”… Mi capita spesso, come Docente di Cinematografia e TV, di raccontare gli sceneggiati televisivi e i film con i grandi attori, registi e maestranze della Rai Tv degli anni 60/70.
Philippe Leroy ha lavorato prevalentemente in Italia e il suo nome per noi che aravamo piccoli negli anni 70, è impresso nella memoria per l’interpretazione che diede ai personaggi di Yanez de Gomera nello sceneggiato Sandokan del 1976, (diceva che Yanez è stato effettivamente un’icona anche per lui, è quello che avrebbe voluto essere nella vita ed è il personaggio che lo ha fatto amare da grandi e piccoli per sempre), di Leonardo da Vinci in “La vita di Leonardo da Vinci” del 1971, e nel film La Mandragola del 1965, diretto da Alberto Lattuada, tratto dall’omonima commedia di Niccolò Machiavelli, nel ruolo di Callimaco, affiancato da Rosanna Schiaffino, Romolo Valli e Totò (nel ruolo di Frate Timoteo), ambientato nella Firenze del ‘500, (girato a Urbino e Viterbo). Quest’opera viene indicata come uno degli antesignani del genere cinematografico “decamerotico colto”. Dal pubblico italiano, è stato apprezzato anche come coprotagonista accanto a Rossana Podestà nei film Sette uomini d’oro e Il grande colpo dei 7 uomini d’oro e nei numerosissimi film in collaborazione Francia/Italia.
Il 1º settembre 1990 sposò la giornalista Silvia Tortora (figlia del conduttore televisivo e uomo politico Enzo), che lo lasciò vedovo il 10 gennaio 2022. Da lei ha due figli, Philippe e Michelle.
Philippe Leroy è stato coprotagonista con Kabir Bedi, in SANDOKAN, riconosciuto come uno degli sceneggiati televisivi più famosi della storia della televisione italiana (insieme agli sceneggiati Odissea, 1968, Eneide, 1971 e Gesù di Nazareth, 1977), trasmesso dalla Rai in 6 episodi dal 6 gennaio all’8 febbraio 1976 sulla Rete 1, (ora Rai 1).
Altri attori erano Carole André e Adolfo Celi ed è tratto dai romanzi del ciclo indo-malese di Emilio Salgari. (La sceneggiatura si ispira in buona parte ai libri Le tigri di Mompracem e I pirati della Malesia).
Philippe Leroy è protagonista indiscutibile de: La vita di Leonardo da Vinci, lo sceneggiato televisivo Rai sulla vita di Leonardo da Vinci, scritto e diretto da Renato Castellani. Il film a puntate, è una pietra miliare tra gli sceneggiati Rai, basato in gran parte sulla biografia di Leonardo elaborata da Giorgio Vasari, nel suo Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architetti e ripercorre con dovizia di particolari tutta la vita del genio, dalla sua nascita sino alla morte in Francia tra le braccia del re Francesco I.