La Giunta di Palazzo Marino ha dato via libera alle carriere alias per i dipendenti del Comune di Milano, che nel 2024 potranno, quindi, richiedere il riconoscimento dell’identità alias all’interno dell’Amministrazione.
Una misura che promuove e tutela il diritto all’identità di genere – in linea con l’articolo 28 del CCNL Funzioni locali – e che si rivolge a tutto il personale che comprende, oltre ai dipendenti assunti a tempo indeterminato e determinato, anche chi collabora con l’Amministrazione in forma di stage, servizio civile.
In particolare, dopo la richiesta e l’attivazione, l’identità alias scelta dal dipendente o dalla dipendente vedrà applicata a tutte le interazioni interne all’Amministrazione, ad esempio al badge e al cartellino di riconoscimento, alla posta elettronica o ad eventuali targhe sulla porta dell’ufficio.
Obiettivo del provvedimento – raggiunto grazie alla collaborazione con la delegata alle Pari opportunità del Comune di Milano Elena Lattuada, con il Comitato unico di garanzia del Comune di Milano e condivisa con le organizzazioni sindacali – è quello di migliorare il benessere del personale dell’Ente, garantendo a chi non si riconosce nel genere dichiarato alla nascita la possibilità di vivere in un ambiente sereno, improntato al rispetto della privacy e della dignità individuale, idoneo a favorire i rapporti interpersonali basati sul rispetto delle libertà e dell’inviolabilità della persona riducendo possibili situazioni di difficoltà o malessere.
“Un passo importante e doveroso che dimostra la nostra attenzione e sensibilità verso tutta la nostra comunità lavorativa e che rende la nostra Amministrazione sempre più inclusiva, accogliente rispettosa verso le scelte e i diritti di tutte e tutti nel riconoscimento della propria identità”, commenta l’assessora alle Politiche del lavoro con delega alle Risorse umane, Alessia Cappello.
“Dopo questo primo passo importante rivolto a lavoratori e lavoratrici del Comune il nostro impegno prosegue e siamo certi che anche altre realtà seguiranno il nostro esempio. Pur in un quadro legislativo complesso, Milano con questo atto e altri che ne seguiranno si conferma la “Città capitale dei diritti” per l’affermazione delle tante identità di genere di tutti e tutte”, afferma la delegata del sindaco alle Pari opportunità Elena Lattuada.
“Le linee guida per il riconoscimento dell’identità alias per le lavoratrici e i lavoratori del Comune sono il risultato di un percorso sinergico, costruttivo e rispettoso che ha visto il coinvolgimento del Comitato unico di garanzia fin dall’inizio – chiarisce la presidente Giovanna Colace –. Abbiamo fortemente voluto che si riconoscesse l’identità alias come strumento che consenta a tutte le persone che lavorano e collaborano a vario titolo per il Comune di tutelare l’integrità individuale quale diritto fondamentale non negoziabile”.