Osservare e monitorare i reati sul territorio di Milano: l’idea di Mine Crime, la startup che vuole creare un Osservatorio sulla criminalità locale con l’obiettivo di mappare i micro dati sugli illeciti urbani e renderli disponibili per l’analisi dei rischi delle aziende
Non una nuova forza dell’ordine, ma uno strumento che attraverso la raccolta e l’utilizzo dei dati sugli illeciti diventa un supporto per i cittadini, le imprese e le istituzioni
Raccogliere i dati sugli illeciti, analizzarli, confrontarli e poi creare una mappatura che possa essere utilizzata per l’analisi del rischio, sia per le aziende che per le istituzioni: è il progetto di Mine Crime, startup fondata a Settembre da Giacomo Salvanelli, che ha deciso di proporre non un’alternativa alle forze dell’ordine, piuttosto un supporto da cui possano trarne beneficio aziende, commercianti e liberi cittadini.
Mine Crime vuole risolvere due problemi: il primo legato all’assenza di una raccolta di dati e della relativa mappatura dei micro crimini che avvengono all’interno delle città e dei quartieri perché spesso non vengono neanche denunciati proprio per le tempistiche e le dinamiche burocratiche abbastanza lunghe.
Il secondo problema è che ad oggi il cittadino non ha ancora un ruolo attivo nella gestione e salvaguardia dei quartieri, nonostante la moltitudine di progetti dedicati per l’osservazione degli illeciti, che sempre più vengono proposti anche per via delle tematiche poste al centro dell’agenda delle questure italiane da parte del Direttore della DCA (Dipartimento Centrale Anticrimine) ma non ha le competenze per essere utile.
“Con Mine Crime vogliamo fornire gli strumenti adatti per poter avere quel ruolo di cittadini attivi e consapevoli che i commercianti e i privati sono propensi ad abbracciare. Ecco perché siamo in comunicazione con associazioni delle forze dell’ordine e con altre associazioni che si occupano di sicurezza sul territorio di Milano per poter dare le più giuste indicazioni per segnalare gli illeciti.” spiega il fondatore di Mine Crime, Giacomo Salvanelli.
100 commercianti per condividere, formarsi ed informarsi sulla microcriminalità urbana: nasce una nuova community per la sicurezza partecipata
L’obiettivo futuro di Mine Crime è diventare una piattaforma di segnalazione di episodi legati alla microcriminalità e una società di consulenza che, attraverso questi dati raccolti nei prossimi anni, possa svolgere analisi di rischio per altre aziende, come retail, GDO, assicurazioni, mercato immobiliare e altre tipologie di mercati.
Per farlo, sta costruendo una rete, una community, formata ad oggi da oltre 100 commercianti e importanti realtà istituzionali associative nell’area di Milano che hanno capito la mission della startup: diventare un supporto per le istituzioni e per le aziende al fine di fornire dati e analisi che possano aiutare le forze dell’ordine e tutti gli enti preposti a migliorare il livello di sicurezza della città.
Allo stesso tempo, nella community, ci sarà anche la possibilità di conoscere degli esperti di sicurezza e avere aggiornamenti da loro sulle materie legate al tema grazie alla partecipazione a webinar e altre attività di formazione che saranno utili ai commercianti e ai liberi cittadini.
“La nostra community vuole essere uno spazio protetto in cui potersi confrontare e insieme conoscere meglio la città in cui si vive e lavora. Ad oggi, siamo su Milano ma presto vogliamo estendere la nostra idea su tutto il territorio nazionale, dando così a tutti la possibilità di essere partecipi al miglioramento della sicurezza del Paese.” conclude Giacomo Salvanelli, CEO di Mine Crime.
Mine Crime è una startup fondata da Giacomo Salvanelli che gestisce un team di cinque persone formato da Enrico Ferrara, Samuel Piatanesi, Luca Roschioni, Pietro Marino e Alice Graniglia.
Dopo aver vinto il Premio Marzotto ed essere entrati nel percorso di incubazione della BP Cube, fondano la startup che ad oggi è attiva su Milano ma punta a poter lavorare in tutto il territorio nazionale entro i prossimi 3 anni.