Dopo due anni di versione digital a causa della pandemia, Toys Milano & Bay-B può tornare in presenza. Ben 8mila metri quadri di superficie occupata, più di 130 aziende presenti per un totale di oltre 350 brand rappresentati. Questo alcuni numeri della quinta edizione di Toys Milano, il principale evento B2B italiano dedicato al toys market e, con Bay-B, al settore della prima infanzia. Evento ospitato a Milano l’8 e 9 maggio presso il padiglione MiCo Sud di fieramilanocity.“Finalmente, si torna in presenza! – dichiara Gianfranco Ranieri, presidente del Salone Internazionale del Giocattolo – Nonostante l’incredibile successo di Toys Milano Plus, la versione full digital degli ultimi due anni che ha permesso di ottenere il riconoscimento ufficiale di evento internazionale, l’imminente sold out conferma quanto sia viva e forte la voglia di tornare a confrontarsi di persona, di vedere dal vivo e toccar con mano tutte le novità più esclusive in anteprima assoluta, prodotti che in un modo o nell’altro saranno protagonisti del mercato e ne determineranno le performance.”
“Le persone hanno voglia di incontrarsi e di tornare a fare affare in presenza – spiega Maurizio Cutrino, direttore generale di Assogiocattoli – Nel novembre 2020 il giocattolo è stato riconosciuto dal nostro governo come bene di prima necessità. Si tratta di una conquista importante che, come Assogiocattoli, abbiamo ottenuto e che ha permesso agli operatori di lavorare anche nelle zone rosse. I primi mesi dell’anno hanno avuto un segno positivo col +4% a conferma dei buoni dati del 2021 chiuso col +9%. Il settore è vivo, vivace ed ha voglia di reagire a queste difficoltà”.
“I due anni di pandemia sono stati anomali ma le aziende si sono strutturate al meglio anche grazie allo smartworking – dichiara Roberto Marelli, presidente di Assogiocattoli – I giochi all’aperto hanno avuto una leggera contrazione, quelli all’interno hanno invece avuto sviluppi che hanno superato le aspettative. Assogiocattoli sarà presente agli Stati Generali della Natalità a Roma per sottolineare come le aziende abbiano fatto molto per aiutare i nuovi genitori con strumenti come part time, congedi, bonus, forniture di prodotti. Questo, però, non basta, lo Stato e le istituzioni devono intervenire perché la popolazione diventa vecchia e i giovani sono sempre meno”.
fonte adnkronos.it