I danni principali riguardano l’allagamento e la devastazione di molti campi coltivati, delle reti e delle serre, lo scoperchiamento di tetti di stalle e magazzini, oltre a problemi di natura tecnica quali l’interruzione dell’elettricità. Nel pavese si segnalano anche il ribaltamento di alcuni silos destinati allo stoccaggio del riso, fortunatamente senza danni alle persone.
“Stiamo raccogliendo le segnalazioni dei nostri soci per capire l’entità dei danni, già particolarmente ingenti. – spiega Paolo Maccazzola, presidente di Cia Lombardia – Dopo il nubifragio di luglio, che già aveva devastato la Lombardia, ecco un altro fenomeno che rischia di provocare guai economici molto seri all’agricoltura della regione, che inevitabilmente ricadrà anche su quella nazionale”.
Da oggi è infatti possibile contattare gli uffici tecnici delle singole zone (elenco: https://www.cialombardia.it/le-nostre-sedi/ ) per segnalare i danni subiti.