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Neutralità climatica nel 2030, Bergamo è una delle 100 città europee scelte per guidare la sfida ambientale

Bergamo è una delle 100 città europee che parteciperanno alla missione Ue per 100 città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030.

Insieme ad altre 8 città italiane (Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino) Bergamo è stata scelta oggi dalla Commissione Europea per guidare la sfida urbana alla decarbonizzazione e alla riqualificazione ecologica.

Nel 2022-23 la missione riceverà 360 milioni di euro come primo finanziamento dal programma per la ricerca Ue, Orizzonte Europa, per avviare percorsi di innovazione verso la neutralità climatica entro il 2030. Le azioni riguarderanno mobilità, efficienza energetica e pianificazione urbana verde, con la possibilità di costruire iniziative congiunte con altri programmi dell’Ue. La Commissione inviterà le 100 città selezionate a sviluppare insieme a imprese e cittadini dei contratti con un piano generale per la neutralità climatica in tutti i settori e relativi piani di investimento.

Le città saranno i “pionieri, che si prefiggono obiettivi ancora più alti” su clima e ambiente, ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Queste città ci stanno mostrando la strada per un futuro piu’ sano – ha concluso – e le sosterremo in questo! Iniziamo il lavoro oggi”.

“La scelta di Bergamo – commenta il Sindaco Giorgio Gori – tra le 100 città che guideranno la sfida alla neutralità climatica del nostro Continente è una straordinaria opportunità per il nostro sviluppo futuro. Si tratta di un obiettivo particolarmente ambizioso e sfidante, a cui ci siamo candidati con entusiasmo proprio perché l’Amministrazione è determinata (ancora di più dopo l’emergenza Covid19) a mettere al centro delle scelte locali le tematiche ambientali e di progressiva decarbonizzazione. Ringrazio tutte le persone che hanno lavorato perché potesse essere conseguito questo importante risultato, in particolare gli uffici Ambiente e Progettazione Europea del Comune di Bergamo”. 

 

Eu Mission: Climate Neutral and Smart Cities

Rendere intelligenti e a impatto climatico zero 100 città europee entro il 2030. E’ l’obiettivo con cui la Commissione europea ha lanciato nei mesi scorsi la missione dedicata ai centri urbani del Continente, una delle cinque previste nell’ambito del piano strategico Orizzonte Europa. Per avviare il percorso Bruxelles ha aperto a fine 2021 un invito a manifestare interesse alla selezione e nella giornata di oggi sono stati resi noti i nomi dei centri urbani selezionati. Le città scelte dalla Commissione Europea dovranno fungere da poli di sperimentazione e innovazione per consentire che tutte le città europee raggiungano

Le 100 città europee scelte dalla Commissione sono quelle che vogliono progredire nella transizione verde: a loro spetta la sfida di ridurre emissioni di gas a effetto serra. Le città selezionate saranno in prima linea nella transizione alla neutralità climatica, secondo gli obiettivi del Green Deal europeo, e apporteranno alle loro comunità molteplici vantaggi in termini di riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, meno traffico e stili di vita più sani.

Le città selezionate da un panel di esperti indipendenti possono ora iniziare a lavorare per raggiungere i loro obiettivi con l’aiuto di una “piattaforma di missione”. Ognuna delle 100 città battistrada selezionata sottoscriverà un “Climate City Contract”, messo a punto in seguito a un processo di raccolta delle idee e delle necessità di cittadini, amministratori, stakeholder.

 

Le città responsabili del 72% delle emissioni globali di gas serra

Puntare sulle città per raggiungere la carbon neutrality e salvare l’ambiente sembra una strada obbligata: occupano appena il 3% delle terre emerse, ma ospitano oltre metà della popolazione mondiale e in Europa si stima che entro il 2050 quasi l’85% degli abitanti vivrà in aree urbane. Sono responsabili di circa il 72% delle emissioni globali di gas serra: le città sono luoghi nei quali le iniziative per ridurre l’impronta di carbonio prodotta da energia, trasporti, edifici –  ma anche da industria e agricoltura – possono trainare tutte le politiche green del continente.

Per la grande transizione green delle 100 città, per ora, sono stati stanziati 800 milioni di euro, ma si tratta solo dell’inizio: le città potranno anche usufruire dei fondi della Bei, la Banca europea degli investimenti, e delle altre misure per il Green Deal.

Tra gli obiettivi da centrare nei prossimo 8 anni, sarà fondamentale raggiungere una piena efficienza energetica degli edifici (che significa zero emissioni): palazzi e altre costruzioni assorbono attualmente il 40% di tutta l’energia consumata nelle città. Altra azione fondamentale, l’attenzione alla distribuzione dell’energia rinnovabile: per produrre elettricità totalmente decarbonizzata entro il 2050 sarà necessario generarla per l’80% da fonti rinnovabili. La promozione del trasporto pubblico, della mobilità pedonale e ciclabile, la multi-modalità e l’automazione dei trasporti sono altre priorità per cambiare in meglio qualità di vita e impatto sull’ambiente. Infine: economia circolare, drastica diminuzione nella produzione di rifiuti, emissioni di CO2 e inquinamento.

 

Bergamo e il suo piano verso la decarbonizzazione

La città di Bergamo, in questi ultimi anni, ha lavorato nell’attuazione di politiche ambientali volte a incentivare la lotta al cambiamento climatico, che rappresenta la principale sfida, non solo ambientale, della nostra epoca. Ne è stata logica conseguenza la candidatura alla EU Mission, un’opportunità unica per innescare tutti quei processi di riqualificazione ecologica di sviluppo locale, basato su un uso efficiente e oculato delle risorse che determineranno il futuro della città, e che avranno quindi ricadute positive sul benessere della propria comunità.

La neutralità climatica è trasversale a molti settori e la sua realizzazione vede lo scale up di una vasta serie di politiche. Tra queste, Bergamo punta a divenire riferimento per quanto riguarda la gestione dei rifiuti: utilizzando la frazione indifferenziata residuale per alimentare il teleriscaldamento se evita il ricorso all’uso di fonti fossili, co-integrando altre fonti di recupero termico (es. fanghi di depurazione) e/o solare termico, o pompe di calore. Importanti sono gli investimenti per l’ampliamento della rete del teleriscaldamento, utile non solo al consumo termico, ma anche al raffreddamento, e per ridurre al minimo o a zero le emissioni degli edifici non riscaldati.

La città mira anche ad attuare ogni forma di economia circolare, partendo da una radicale riduzione degli sprechi alimentari (numerosi progetti sono già attivi per il recupero delle eccedenze alimentari, con responsabilità sociali). L’accento è posto in particolare sull’ulteriore miglioramento del recupero, della cernita e della separazione dei rifiuti a valle. Ciò comporterà l’adozione di nuovi concetti di home delivery e di logistica da realizzare con partner privati.

Al fine di ridurre le emissioni generate dal consumo di energia elettrica nel settore civile e terziario, sono previsti investimenti nel fotovoltaico: tenendo conto dei vincoli imposti dalla necessità di tutelare i vincoli paesaggistici, saranno individuate aree (ad es. tetti pubblici o privati, spazi dismessi ecc.) per la collocazione di pannelli solari e la creazione di parchi fotovoltaici. La prima comunità energetica globale che copre una vasta area di insediamenti artigianali è prevista per il 2023.

Per quanto riguarda la mobilità, Bergamo sta investendo nella realizzazione di una seconda linea tranviaria (Bergamo-Villa d’Almè) e nell’ampliamento delle infrastrutture ferroviarie di accesso alla città (collegamento con l’aeroporto di Orio al Serio, raddoppio della linea che passa per Ponte S. Pietro-Montello, potenziamento dei servizi ferroviari da/per Milano), per ridurre il traffico stradale. Le prospettive per il 2025 è quello di sostituire tutti i veicoli fossili della società ATB con modelli alimentati con energia elettrica. Per quanto riguarda la mobilità privata, si sta ampliando la già capillare rete di ricarica elettrica in città alimentata da energia rinnovabile. Il contratto Mission consentirà la progettazione di incentivi e l’accelerazione di entrambe le politiche. Inoltre la città ha investito molto in servizi di mobilità condivisa: bike sharing, car sharing elettrico e condivisione di scooter elettrici e, nel prossimo futuro, bike sharing elettrico. Si sta ampliando ancora la rete delle piste ciclabili e ciclopedonali in città e solo nei prossimi mesi saranno realizzati collegamenti in 7 diversi punti della città e un nuovo percorso tra il Kilometro Rosso e Colognola. In fase di approvazione, inoltre, il già adottato Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.

È in corso la revisione del Piano di Governo del Territorio, che limiterà il consumo di territorio.  Verrà ri-naturalizzato il reticolo idrico minore e introdotte regole severe per i nuovi edifici, promuovendo quelli che si autoalimentano o con prestazioni energetiche molto efficienti.

 

Quali vantaggi?

La commissione incaricata di valutare le manifestazioni d’interesse pervenute dalle diverse città ha riconosciuto il valore della proposta fatta dal Comune di Bergamo selezionandola tra le 100 città che parteciperanno alla Mission.

L’ingresso nel progetto consentirà alle città scelte di godere di un’ampia gamma di vantaggi:

  • Consulenza e assistenza su misura da una “piattaforma di missione”, ad esempio per lo sviluppo di un piano di investimenti per attingere finanziamenti esterni

  • Sbloccare ulteriori finanziamenti e opportunità di finanziamento attraverso un’etichetta “Mission”
  • Opportunità di finanziamento per la partecipazione delle città a grandi azioni di innovazione, progetti pilota e dimostrazioni
  • Supporto attraverso una rete di coordinamento nazionale
  • Opportunità di networking, apprendimento e scambio di esperienze tra le città
  • Buy-in e coinvolgimento di cittadini e comunità locali per soluzioni climaticamente neutre
  • Alta visibilità: aumentare il profilo politico e l’attrattiva per gli investimenti e i lavoratori qualificati

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