Con il secondo volume della collana Dispacci Italiani prosegue il nostro viaggio lungo la penisola. Dopo la Toscana, si sale più a nord e arriviamo nel “giardino del mondo” così come un proverbio definisce la Lombardia. Dieci autori proveranno attraverso racconti intimi a curare e a donare ulteriore bellezza alla loro terra.
Titolo: Nel mare di Lombardia
Autore: Vari
Genere: Narrativa
Casa Editrice: Les Flâneurs Edizioni
Collana: Dispacci Italiani (Viaggi d’amore in un Paese di pazzi)
Pagine: 218
Prezzo: € 15,00
Codice ISBN: 9788831314718
Data di uscita: 1/2/2021
«Volevamo provare a origliare gli umori e i rumori di un’altra Italia, del Paese che la politica del gregge e la fabbrica della mediocrità hanno trascurato fino a renderlo invisibile, un fantasma senza lenzuola»
TRAMA. Molto spesso è la nebbia a stabilire l’umore della gente, l’uggiosità dei giorni a orientare la suscettibilità dei milanesi, il termometro delle campagne a negoziare il difficile rapporto tra città ed entroterra. Non tutti lo sanno, ma anche in Lombardia c’è il mare. Ci sono giorni in cui lo si può ammirare chiarissimo, limpido, manifestarsi all’improvviso tra le corse indaffarate e le ansie del viavai. Ed è molto più che un semplice mare. Un desiderio, anzi un’ossessione. Sillabato come da bambini si fa a scuola, sussurrato tra le cose inconfessabili, guardandosi attorno «così come parlano i pazzi» (cit. Alda Merini). Per queste terre barricate tra montagne, circondate da laghi e condannate all’infallibilità, il Mare
di Lombardia non è solo una suggestione letteraria ma un’insinuazione antropologica. Stefano Izzo, Valeria Viganò, Marta Morazzoni, Valentina Fortichiari, Paola Predicatori, Barbara Garlaschelli, Elena Mearini, Stefano Corbetta, Stefano Ferri e Nicoletta Vallorani hanno messo a fuoco il miraggio di una distesa d’acqua “apparsa” anche ai più grandi autori italiani e stranieri. In Lombardia c’è il mare, e l’involontaria poesia di questo popolo – stesa ad asciugare lungo la riva – altro non è che vita.
BIOGRAFIA. Stefano Izzo (Firenze, 1979) da quindici anni a Milano, dove lavora come editor di narrativa italiana, attualmente per Salani. Insegna in scuole di scrittura e master. Valeria Viganò, (nata a Milano, vive a Roma) ha pubblicato Il tennis nel bosco (1989, Theoria); Prove di vite separate (1992, Rizzoli); L’ora preferita della sera e Il piroscafo olandese (1995 e 1999, Feltrinelli); Siamo state a Kirkjubaerklaustur (2004, Neri Pozza); La scomparsa dell’alfabeto (2009, Nottetempo); Sulle amazzoni (2019, Iacobelli). È chief editor della Rivista intelligente. Ha fondato la Scuola di scrittura narrativa Valeria Viganò. Marta Morazzoni nel 1986 ha pubblicato La ragazza col turbante (2001, Longanesi). Con lo stesso editore sono usciti Il caso Courrier, La nota segreta e Un incontro inatteso per il consigliere Goethe. È autrice del Dono di Arianna (2019, Guanda). Collabora col Sole 24 Ore. Valentina Fortichiari (Milano) scrittrice, critica, e curatrice delle opere di Guido Morselli e Cesare Zavattini. Ha scritto il memoir Mi facevi sentire Dostoevskij (2019, TEA). Nuotatrice agonista e autrice del manuale Nuotare tutti subito e bene, ha esordito nella narrativa con Lezione di nuoto. Colette e Bertrand, estate 1920 (2009, Guanda) e da allora ha sempre occupato una propria “nicchia acquatica”: Non ha mai quiete (2015, Sedizioni); La cerimonia del nuoto (2018, Bompiani). Paola Predicatori (Senigallia, 1967) a Milano lavorava nell’editoria. Ha esordito con Il mio inverno a Zerolandia (2012, Rizzoli) vincendo i premi “Claudia Malizia” e “Leonida Repaci”. Poi ha pubblicato Il tuo corpo adesso è un’isola (2015, Rizzoli) e Come la luce nei sogni (2018, Bompiani). Barbara Garlaschelli (nata a Milano ma vive a Piacenza) ha esordito con O ridere o morire (1995, Marcos y Marcos). Ha raccontato l’incidente che l’ha costretta su una sedia a rotelle in Sirena (2001, Moby Dick), libro che ha avuto varie edizioni (2004, Salani; 2007, TEA; 2014, Laurana). Premio “Scerbanenco” con Sorelle (2004, Frassinelli), è tradotta in francese, castigliano, messicano, portoghese, olandese e serbo. Con Non ti voglio vicino (2010, Frassinelli) è stata finalista allo “Strega”. Elena Mearini ha esordito con 360 gradi di rabbia (2009, Excelsior 1881) e poi pubblicato A testa in giù (2014, Morellini); Bianca da morire (2016, Cairo; selezionato al “Campiello”) ed È stato breve il nostro lungo viaggio (2018,
Cairo; proposto allo “Strega” e finalista “Scerbanenco”); Felice all’infinito (2018, Perrone).
Stefano Corbetta (Milano, 1970) ha esordito col romanzo Le coccinelle non hanno paura (2017, Morellini). Sonno bianco (2018, Hacca) è stato proposto al Premio “Strega”. Tra gli autori dell’antologia Lettera alla madre (2018, Morellini). La forma del silenzio è il suo terzo romanzo (2020, Ponte alle Grazie). Stefano Ferri (Milano, 1966). I romanzi Seppellitemi in cielo e Il bambino che torna da lontano (Robin Edizioni, 2013 e 2016) sono stati tradotti e distribuiti in 14 Paesi. La ricompensa (2019, Lux-Co Editions) è in corso di traduzione. Nicoletta Vallorani insegna Letteratura inglese. Esordisce con Il cuore finto di DR (2003, Mondadori); Premio “Urania”. Con Lapponi e criceti (2010, Ambiente) finalista al “Bagutta”.
Alcuni romanzi e racconti sono tradotti in Francia e nel Regno Unito. Ha pubblicato Eva e Visto dal cielo (2002 e 2004, Einaudi). Collabora con Ilfattoquotidiano.it. Il suo ultimo libro è Avrai i miei occhi (2020, Zona42).
Dispacci Italiani (Viaggi d’amore in un Paese di pazzi) è curata da Davide Grittani. (Foggia, 1970), Grittani è giornalista e scrittore. Dal 2006 al 2016 ha allestito in tutto il mondo la prima mostra della letteratura italiana tradotta all’estero denominata Written in Italy, esposta in 26 Paesi di 5 Continenti. Il suo ultimo romanzo, La rampicante (Liberaria, Bari 2018), è stato inserito nella lista dei migliori libri del 2018 dall’inserto la Lettura (Corriere della Sera), candidato al premio Strega, e si è aggiudicato i premi Nabokov Cattolica, Zingarelli, Etna Book, Giovane Holden.
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LA CASA EDITRICE. Les Flâneurs Edizioni nasce nel 2015 grazie a un gruppo di giovani amanti della Letteratura. Il termine francese “flâneur” fa riferimento a una figura prettamente primo novecentesca d’intellettuale che, armato di bombetta e bastone da passeggio, vaga senza meta per le vie della sua città discutendo di letteratura e filosofia. Oggi come allora, la casa editrice si pone come obiettivo la diffusione della cultura letteraria in ogni sua forma, dalla narrativa alla poesia fino alla saggistica, con indipendenza di pensiero e occhio attento alla qualità. Les Flâneurs Edizioni intende seguire l’autore in tutti i passaggi della pubblicazione: dall’editing alla promozione. Les Flâneurs Edizioni è contro l’editoria a pagamento.