“Il gesto dell’assessore Romano La Russa, avvenuto in un contesto commemorativo come quello di un funerale, per quanto riconducibile a un momento privato non rappresenta in alcun modo l’espressione di una posizione politica ascrivibile a Fratelli d’Italia, ma si configura come un gesto personale, legato alla memoria di un amico.
La nostra leader Giorgia Meloni, in tempi non sospetti, ha definito quel gesto come espressione antistorica, respingendo ogni ambiguità che possa essere strumentalmente ricondotta alla comunità politica del nostro partito. La generazione “Azione Giovani”, che oggi rappresenta la classe dirigente di Fratelli d’Italia, è per motivi anagrafici e per diversi riferimenti culturali, estranea a quella ritualità che appartiene alla storia e non alla politica.
La destra italiana ha consegnato il fascismo ai libri di storia ormai da decenni, condannando senza ambiguità tutte le privazioni della democrazia e della libertà dei regimi totalitari del ventesimo secolo. Compreso il comunismo che rimane l’unica delle ideologie antidemocratiche ancora al potere in alcune nazioni e a cui senza “levate di scudi” fa riferimento ancora oggi parte della sinistra italiana.
Questi attacchi hanno ben poco a che vedere con la difesa della democrazia o con l’antifascismo, ma sono solo un bieco strumento di propaganda elettorale per invocare fantasmi che non appartengono a Fratelli d’Italia. Pur dichiarandoci molto lontani da quel gesto e da quanto accaduto, confermiamo la nostra stima per l’assessore La Russa e ne rinnoviamo la fiducia”.
Questa la dichiarazione in Consiglio regionale della presidente del Gruppo Fratelli d’Italia Barbara Mazzali sulla mozione di censura all’assessore alla Sicurezza Romano La Russa.