“Sono vicende che colpiscono molto l’opinione pubblica e fanno soffrire- continua Lazzari- per questo nei prossimi giorni sarà importante capire di più per dare un senso a quello che è successo, capire meglio il contesto in cui viveva questa donna e in cui è maturata la situazione. Capire le cause di quello che è successo è importante non per giustificare ma per gestire, elaborare, la sofferenza che si prova di fronte a queste notizie. Perché se non si capiscono le cause si immagina che gesti come questo siano spinti solo da cattiveria gratuita. Ecco importanza di un’informazione che non spettacolarizza ma aiuta a capire”.
“Esistono molte situazioni in cui una mamma si trova in vario modo sotto pressione e questa pressione può sfociare in comportamenti a rischio: disattenzione, trascuratezza, fino a situazioni più estreme. Per fortuna sono condizioni rare e arrivano alla nostra attenzione perché quando accadono fanno notizia- evidenzia Lazzari- a questo si aggiungono poi a volte condizioni di marginalità sociale”.
A livello generale “possiamo dire che esiste un problema di protezione e promozione della maternità, è un tema sociale-evidenzia il presidente del Cnop- durante la pandemia le neo mamme e le donne incinte sono state tra le categorie che hanno sofferto di più da un punto di vista psicologico, il disagio tipico di queste fasi della vita è molto aumentato. E’ sempre più difficile conciliare i ritmi e gli impegni della vita con il ruolo materno. Dunque aiutare la maternità, sostenere le mamme deve essere un obiettivo sociale fondamentale e questo lo si fa attraverso provvedimenti che favoriscano la genitorialità, ma anche assicurando l’aiuto psicologico adeguato”, conclude Lazzari.