Mantova ha accolto le celebrazioni per la commemorazione di Andreas Hofer a Mantova, quest’anno anticipata a sabato 17 febbraio. Sono arrivati in città più di 500 schützen.
L’eroe tirolese è stato fucilato il 10 febbraio del 1810. La prima parte delle cerimonie è stata a Cittadella nel giardino dove sorge il suo monumento con la Santa Messa nel luogo dove è stato ucciso. La seconda parte della commemorazione si è tenuta a Palazzo d’Arco, dove si è svolto il processo. Gli eventi sono stati organizzati dal Comune di Mantova, in collaborazione con l’Euregio, i Tiroler Schützen e l’associazione Porta Giulia Hofer. I volontari dell’associazione guidata dal presidente Paolo Predella hanno contribuito a tenere aperto in via straordinaria lo Spazio Hofer. I pullman degli schützen sono giunti presto a Cittadella per portare il pubblico tirolese vestito con i costumi tradizionali alla manifestazione.
Alle 9 c’è stato lo schieramento delle compagnie in piazza Porta Giulia, quindi, lo spostamento in corteo verso il monumento nel Parco Hofer. Alle 9,30 c’è stato il saluto delle autorità. Per il Comune di Mantova ha parlato il presidente del consiglio comunale di Mantova Massimo Allegretti. “Mantova da sempre vi accoglie con spirito di sincera amicizia – ha detto -. Mai come oggi è necessario recuperare quello che sono solito chiamare il senso tragico della storia. La consapevolezza, la coscienza di appartenere ad un continente, l’Europa, che fu teatro dei più immani confitti che l’umanità abbia mai conosciuto. La parola guerra è tornata a lambire i nostri confini, e sembra un’opzione percorribile per un sempre maggiore numero di Stati”.
Ed ha aggiunto: “La guerra non può prevalere. Portiamo la responsabilità di essere promotori di pace. Ce lo chiede la storia tragica che, come europei, ci siamo lasciati alle spalle e di cui anche l’episodio che ricordiamo oggi ne fa parte. Un’identità la si preserva innanzitutto con una memoria collettiva condivisa, un senso di appartenenza e solidarietà reciproca, con un senso di società; che rappresenta l’autentica e sostanziale ricchezza di una intera comunità”.
Quindi è stata celebrata la Santa Messa con accompagnamento del gruppo musicale Mk Salurn. Al termine, c’è stato il discorso commemorativo ufficiale tenuto dal sindaco di Salurn, Roland Lazzeri e la Ehrensalve eseguita dalla SK Salurn. Subito dopo i pullman hanno raggiunto piazza Sordello, quindi i tirolesi si sono messi in marcia da piazza Sordello verso Palazzo d’Arco, con una breve sosta sul Sagrato della Chiesa di Sant’Andrea, dove è stata impartita la benedizione.
A mezzogiorno è iniziata la cerimonia a Palazzo d’Arco con la deposizione della corona alla lapide hoferiana sulle note di Ich hatte einen Kamerande. Dopo l’esecuzione del Tiroler Landeshymne, è stato pronunciato il discorso conclusivo del Major Peter Frank del Bezirk Südtiroler Unterland. Una nutrita squadra della polizia locale era presente in piazza Porta Giulia e in piazza D’Arco per regolamentare il traffico e consentire il regolare svolgimento delle manifestazioni.