Due aziende agricole del lodigiano si raggruppano in un Consorzio, installano un impianto di biogas e grazie al cogeneratore di 2G Italia iniziano a produrre energia elettrica, beneficiando dei vantaggi del Decreto Ministeriale del 23/6/2016
Il recente Decreto FER2, emanato dall’Unione Europea e recepito anche dall’Italia, ha rivitalizzato l’interesse per il biogas, un combustibile ad alta sostenibilità che trova proprio nel mondo agricolo la sua origine e i suoi diretti fruitori. Per molte aziende del settore, l’ultimo incentivo introdotto può rappresentare un ulteriore elemento di spinta ad avviare un impianto di biogas con conseguente produzione di energia elettrica e un’importante svolta verso l’autonomia, l’efficienza e la transizione energetica. Un modello, quello degli incentivi, già introdotto precedentemente seppur sotto altri nomi, che dimostrava il suo potenziale in termini di benefici ancor prima dell’arrivo del vantaggioso FER2.
2G Italia, l’azienda specialista della cogenerazione che sul biogas ha costruito le sue origini, ha installato un impianto di cogenerazione alimentato a biogas per la produzione simultanea di elettricità e calore per il Consorzio Energia Grande E G.e.a, una realtà attiva nella produzione di energia elettrica che raccoglie due aziende agricole del lodigiano. Il nuovo impianto di cogenerazione rientra in un progetto più ampio adottato dallo stesso consorzio per la produzione di biogas energia tramite reflui di origine animale e realizzato da Sistemi Energetici S.p.A., società specializzata nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti nel settore delle fonti rinnovabili, di impianti di biogas e biometano. Il nuovo sito produttivo ha permesso alle due realtà agricole di generare una significativa entrata, grazie all’energia elettrica autoprodotta e incentivata dal Decreto Ministeriale del 23/6/2016 – la misura che disciplina i nuovi incentivi alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non fotovoltaiche – e di risparmiare gas di origine fossile utilizzato per il ciclo produttivo del latte, attraverso l’efficiente recupero termico prodotto dal motore che alimenta la cogenerazione.
Il progetto dell’impianto del Consorzio Energia Grande E G.e.a. nasce da un limite trasformato poi in opportunità ovvero la non possibilità delle due storiche aziende agricole – la Belloni G.e.a. ovvero una società di allevamento zootecnico di bovine da latte con stalle certificate dal Consorzio Grana Padano e la Cascina Grande che si occupa di allevamento manze da rimonta per la stessa Belloni – di sviluppare un impianto avente la potenza richiesta dal Decreto con la sola forza dei propri reflui. Il Consorzio nasce nel 2021 con il proposito di superare questo ‘impasse’ dando vita ad un impianto che ha trovato la sua collocazione in uno spazio attiguo alle due aziende, riuscendo così a gestire i reflui zootecnici di entrambe e a ridistribuire il digestato per mezzo di un ingegnoso sistema automatizzato e dotato di vasche di contenimento intermedie che portano all’impianto finale. Questa vitale parte del progetto è stata interamente curata da Sistemi Energetici S.p.A., già partner di 2G Italia che hai poi completato l’opera con l’installazione di un cogeneratore della serie agenitor, con potenza di 300 kW, rendimento elettrico del 41,5% e produzione simultanea di calore ed elettricità. Di quest’ultima, l’8% circa serve per l’autosufficienza degli impianti mentre la restante parte viene ceduta secondo quanto stabilito da termini del Decreto Ministeriale 23/06/2016.
Il progetto del Consorzio non nasce solo per ragioni economiche ma da obiettivi di maggiore sostenibilità che hanno radici profonde nel rispetto della terra e da quelli che dovrebbero essere i suoi principali propositi.
“Dal nostro punto di vista, quello di chi ha sempre fatto agricoltura e zootecnia, c’è stata la precisa scelta di non produrre del mais per fare energia ma di utilizzare la nostra produzione di mais per allevare i nostri animali, oltre alla necessità di migliorare la gestione dei reflui zootecnici. Questi ultimi, se ben condotti, oltre a permetterci la produzione di elettrica consentono di ottenere un prodotto di recupero che dal punto di vista agronomico ci permette di utilizzare meno concime chimico, riducendo significativamente le parti di azoto che ci servono per le nostre produzioni.” dichiara Giovanni Pennè, socio del Consorzio Energia Grande E G.e.a. e Legale Rappresentante di Cascina Grande.
L’altro punto importante – legato alla cogenerazione – è il recupero di calore, elemento chiave previsto dalle prescrizioni del Decreto.
“La cosa che ci ha stupito positivamente, oltre ogni aspettativa, è anche il recupero del calore. Grazie al cogeneratore 2G e al meccanismo dello scambio termico, l’impianto riesce ad ottenere acqua calda a 48° per il mantenimento delle temperature del digestore e dello stoccaggio coperto, a 70° per il lavaggio dell’impianto di mungitura e dei tank del latte. L’acqua calda così prodotta è sufficiente anche per preparare il latte per i vitelli e acqua di abbeverata termoregolata per le bovine in lattazione. L’autoconsumo termico raggiunge quasi il 100%, ottimizzando in questo modo le prescrizioni del DM del 23/6/2016.” prosegue Giovanni Pennè.
L’ultimo anello ancora da compiersi di questo progetto – un chiaro esempio di economia circolare – prevede l’utilizzo della stessa acqua calda autogenerata per il riscaldamento delle abitazioni del complesso; l’impianto è già stato predisposto e attende solo il completamento degli allacci, previsto a breve.
“Abbiamo scelto 2G Italia come partner della cogenerazione dopo un’attenta valutazione che ha incluso anche la visita ad alcuni impianti realizzati dall’azienda qui in zona. Le soluzioni tecniche da loro adottate ci sono piaciute, senza tralasciare alcuni vantaggiosi aspetti economici presentati nella successiva fase di offerta. Rispetto ad altri concorrenti, abbiamo notato una maggiore elasticità nelle condizioni di post installazione del motore, come, ad esempio, la possibilità di non avere vincoli. Alla fine, abbiamo scelto anche la loro manutenzione. Il cogeneratore sta lavorando da più di un anno e da parte nostra c’è piena soddisfazione, anche relativamente al servizio.” conclude Giovanni Pennè.
Gli incentivi che provengono dalla cessione dell’energia elettrica prodotta dall’impianto di cogenerazione alimentato a biogas garantiscono un’entrata media mensile di Euro 45.000 grazie ai quali, il Consorzio di aziende ripaga in parte i costi dell’investimento e investe in nuove tecnologie utili a restare competitivi nel mercato.
“Il successo di questo progetto mette in luce come in molti casi il gioco di squadra risulti una condizione fondamentale. Noi lo abbiamo capito da subito, interpretando la sfida lanciata con il giusto approccio e portando in questo felice modello di cooperazione tutta la nostra flessibilità in termini di soluzioni di consulenza, di prodotto e di assistenza post-vendita. Ancora una volta, la cogenerazione si dimostra una soluzione centrale per ottenere vantaggi energetici significativi” conclude Christian Manca, Ceo di 2G Italia.
2G Energy AG
2G Energy AG, con sede a Heek in Germania, è uno dei maggiori produttori mondiali di sistemi di cogenerazione. Fondata nel 1995, ha installato ad oggi più di 8.000 impianti installati in 68 Paesi, fatturando 365 milioni di euro nel 2023 con più di 900 dipendenti in tutto il mondo.
2G ITALIA
2G Italia è nata nel 2011 e ad oggi ha installato nel nostro Paese circa 300 motori di cogenerazione alimentati a gas naturale e a biogas nei mercati dell’agricoltura, dell’industria e dei servizi. La sede aziendale è situata a Vago di Lavagno in provincia di Verona dove è presente il magazzino ricambi e da dove viene gestita l’assistenza tecnica (24h) dislocata sul territorio.