Tre artisti ospiti in Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia. Foppa, Lotto e Ghidoni, all’interno del progetto PTM Andata/Ritorno, oltre a un nuovo dipinto di Giacomo Ceruti.
Un museo sempre più ricco, che sa accogliere capolavori e proporre ai differenti pubblici percorsi di scoperta e, insieme, inedite riletture della collezione permanente.
Grazie alla generosità di istituzioni, fondazioni e privati cittadini si rinnova l’impegno civico da cui è nata Pinacoteca; le sale del museo continuano infatti ad arricchirsi di prestiti, donazioni, legati, lasciti e depositi. Importanti elementi nella narrazione intorno alla collezione e alla storia artistica della città, permettendo al pubblico di avere accesso a un museo vivace e sempre “nuovo”.
PTM Andata/Ritorno: FOPPA, LOTTO, GHIDONI
È questa l’occasione per presentare tre nuovi appuntamenti con il format che, trasformando le “partenze” collegate ai prestiti in “arrivi” di opere ospiti, offre nuovi punti di vista e occasioni di confronto sulla collezione permanente.
VINCENZO FOPPA, SAN GIOVANNI BATTISTA E SANTO STEFANO
> fino al 5 febbraio 2023
collezione BPER Banca
Due tempere su tavola, tra le poche opere conservate del maestro del primo Rinascimento lombardo: parte di un ignoto polittico, sono da collocare negli ultimi anni di Vincenzo Foppa, il genio del grigio, per quei riflessi d’argento inconfondibili e “gli incarnati cerulei”, secondo Roberto Longhi. Esposte per la prima volta nella mostra sul Rinascimento bresciano del 1939, le due tavole sono ospiti nella Sala dedicata al primo Cinquecento, dove sostituiscono temporaneamente lo Stendardo di Orzinuovi, protagonista della mostra Vincenzo Foppa. Lo Stendardo di Orzinuovi. Un prestito che aggiunge un nuovo tassello alla già prolifica collaborazione di Pinacoteca con BPER Banca.
LORENZO LOTTO, UOMO CON ROSARIO
> fino al 18 giugno 2023
Nivaagaards Malerisamling, Nivå, Danimarca
Una figura maschile sconosciuta, una stanza rischiarata da una finestra, un paesaggio sullo sfondo, tra le mani un rosario di ambra, la ricchezza nei gioielli e nella pelliccia di lince, un grande cappello, lo sguardo interlocutorio. Un intrigante dipinto dalle atmosfere nordiche, tra i più significativi nella produzione ritrattistica dell’artista, ricco di mistero: dall’identità dell’uomo e del committente, l’ambientazione e l’attribuzione, tradizionalmente legata ad Hans Holbein il Giovane, poi universalmente riconosciuta come di mano di Lorenzo Lotto (1480/81-1556). Uno straordinario prestito dal museo di Nivå che porta a Brescia l’opera del maestro veneziano. In cambio PTM ha concesso al museo danese due opere delle sorelle Anguissola, protagoniste nella prima mostra in Scandinavia dedicata a Sofonisba.
DOMENICO GHIDONI, LEONI
> fino al 26 febbraio 2023
Fondazione Ugo da Como, Lonato del Garda
Due leoni monumentali per la Leonessa: questa era l’idea di Antonio Tagliaferri, architetto incaricato della progettazione della Porta Stazione, l’attuale Piazza Repubblica di Brescia. La realizzazione delle sculture fu affidata a Domenico Ghidoni (1857 – 1920) che immaginò due gigantesche figure, troneggianti sulle due torrette del profilo della porta. Davide Lombardi, tra i principali fornitori di pietre per il Vittoriano di Roma, fu incaricato di procurare i blocchi e, affinché quest’opera riuscisse “tutta bresciana”, venne utilizzata una pietra locale. Ma qualcosa non andò per il verso giusto e i due giganti rimasero incompiuti e mai visti. Fino a oggi. Grazie alla donazione della famiglia Lombardi alla Fondazione Ugo Da Como, i Leoni si mostreranno all’ingresso della Pinacoteca Tosio Martinengo, in dialogo diretto con il monumento dedicato a Moretto nella Piazza realizzato dallo stesso Ghidoni, fino al 26 febbraio 2023.
GIACOMO CERUTI
verso la grande mostra del 2023
In arrivo in Pinacoteca Tosio Martinengo il grande dipinto Pitocco seduto, opera di Giacomo Ceruti (1698-1767): il più moderno tra i “pittori della realtà” – secondo la felice definizione di Longhi che lo lega a Moretto, Moroni, Lotto, Savoldo e Caravaggio e del quale Pinacoteca conserva il nucleo più significativo di opere al mondo. Un nuovo arrivo, un deposito a lungo termine generosamente concesso da una collezione privata cittadina. L’opera è accostabile per stile e cronologia alle tele del celebre Ciclo di Padernello: antologia di dipinti a tema pauperistico del maestro lombardo sulla quale ancora oggi, anche per merito del lavoro di studio e ricerca di Pinacoteca Tosio Martinengo, si continua a indagare.