Giornalista, speaker radiofonica e conduttrice televisiva. Di origini calabresi, ma trasferita in
Lombardia per amore, tutte le mattine dalle 9 alle 11 conduce la trasmissione RV Morning Show, tra i programmi di punta di Radio Vimercate, con notizie quotidiane di attualità e informazione.
Come nasce la tua passione per la conduzione e il giornalismo?
“È un amore innato che nutro sin da piccola. A scuola chiedevo sempre alle maestre di poter presentare le recite. Ricordo che feci la mia prima intervista a soli 9 anni durante una vacanza al mare con mio papà, anche lui giornalista. Chiesi ad un bagnante come fosse la qualità del mare. Fu molto divertente perché dinanzi ad una bambina non seppe dire di no.”
Recentemente hai ottenuto il Premio Leali Young per il tuo impegno umanitario sul tema
dell’immigrazione.
“È per me un riconoscimento molto importante, quello ricevuto durante il Festival del Giornalismo a Ronchi dei Legionari per il mio video reportage sulle tratte migratorie. Oggi più che mai non viene dato il giusto valore umano alla questione migratoria. I migranti non sono numeri, ma persone con sogni e storie da raccontare. Ed è quello che ho fatto, riprendendo sia le condizioni in cui vivono, che ascoltando i loro racconti.”
Qual è il racconto che ti ha colpito di più?
“Ogni storia ha qualcosa di speciale. Mi ha particolarmente colpito la storia di un ragazzo
costretto a restare lontano dalla moglie. Lei vive in America e si sono sposati frettolosamente senza festeggiamenti, solo per potersi riunire in un futuro. Non ci sono certezze per queste persone ed è terribile che non possano realizzare i propri sogni.”
C’è un motivo particolare che ti lega così tanto al tema migratorio?
È qualcosa che ho raccontato anche al Festival del Giornalismo. Mia mamma è albanese e se in quel lontano 1991 non fosse partita la prima barca da Valona a Brindisi, io ora probabilmente non sarei qui. Sono molto legata alla questione migratoria, con un’attenzione particolare al tema dei diritti umani. È nostro dovere portare maggiore consapevolezza e sensibilizzazione su questo tema così delicato e profondamente attuale.”
Sogni nel cassetto per il tuo futuro professionale?
“Ho diversi progetti a cui sto lavorando. Nell’immediato mi piacerebbe raccontare le tensioni che si stanno palesando in Kosovo. Ho due principali sogni nel cassetto: diventare corrispondente di guerra e un giorno anche mezzobusto di un TG importante.”
A cura di Rossella Di Pierro