Il quorum di 505 voti richiesti non è stato raggiunto. La prossima votazione inizierà alle 16.30
Settima fumata nera a Montecitorio, ma l’intesa sul presidente della Repubblica è stata raggiunta. Messa da parte la candidatura di Elisabetta Belloni, direttrice generale del Dipartimento Informazioni e Sicurezza, su cui puntavano Salvini e Conte, è tornato forte il nome di Sergio Mattarella. Il presidente uscente alla settima votazione ha conseguito 387 voti, dopo che in pratica tutte le forze di maggioranza si sono dichiarate a favore di un suo secondo mandato. Dopo di lui Carlo Nordio con 65 e Nino Di Matteo a 39. Il quorum di 505 voti richiesti non è stato raggiunto. Alle 16.30 è iniziata la seconda votazione della giornata, che potrebbe essere quella decisiva, dopo che Mattarella incontrando i capigruppo si è messo a disposizione per un secondo mandato.
LEGGI ANCHE: Quirinale, sarà Mattarella bis? Sui social intanto è pioggia di meme
LEGGI ANCHE: Quirinale, Salvini e Conte al lavoro per una donna: ma Belloni è già ‘bruciata’
18.42 – CONTE: “DRAGHI NON PUÒ SPOSTARSI CON EMERGENZA IN CORSO”
“Draghi non può spostarsi al Quirinale mentre il Paese ha un’emergenza in atto e cittadini aspettano delle risposte. Lo abbiamo fatto per assicurare continuità all’azione di governo. Il gesto di Mattarella è da apprezzare, un atto di assoluta generosità da parte del presidente”. Lo dice Giuseppe Conte in conferenza stampa alla Camera dei Deputati. “Volevamo un presidente donna non per una questione di formalità sul genere. È stata una battaglia vera, su tavolo, ma abbiamo trovato difficoltà e non siamo riusciti a vincerla. Avevamo comunque un’opzione di garanzia, fuori quota, che è Mattarella- ha spiegato l’ex premier- Il M5s non deve giustificarsi su nulla. Anche le trattative sulle figure femminili sono state condotte a tre, con Salvini e Letta. Siccome so che il PD è una comunità con le sue complessità ho chiesto io stesso a Letta di affiancarmi a questi incontri. Mai fatto il gioco delle tre carte, non mi è proprio e non lo conosco”. “Non ci sono vincitori o sconfitti. Nell’assicurare continuità all’azione di governo non ha vinto Conte o il M55, ma il Paese”, ha dichiarato ancora Conte. “Le parole di Di Maio su Belloni? Ci saranno occasioni nella comunità del M5s per tutti i chiarimenti necessari. Sono state ore febbrili, finora non c’è stato modo di chiarire il significato di alcune uscite”, ha concluso il leader pentastellato.
18.10 – SALVINI IN AULA, IL CHIARIMENTO CON RONZULLI
Un dialogo fitto, a tratti concitato. Subito dopo il voto, il leader della Lega Matteo Salvini viene raggiunto dalla forzista Licia Ronzulli, vicinissima a Berlusconi. I due si mettono in disparte per un confronto che dura circa cinque minuti, con Ronzulli che sembra incalzare Salvini. Impossibile capire il dialogo tra i due, facile immaginare che al centro del confronto ci siano le spaccature nel centrodestra. Ronzulli sembra infatti lamentarsi di qualcosa. Agita nervosamente le mani mentre Salvini l’ascolta e ripetutamente, a mani giunte, sembra chiedergli ‘ma come è possibile?’. E alla fine, anche il leader della Lega mostra perplessità: prima allarga platealmente le braccia, poi agita la mano nel classico gesto delle ‘dita a pigna’, come a dichiarare la sua impotenza e la sua disapprovazione.
17.57 – RENZI: “SALVINI TWITTAVA CONTRO MATTARELLA, ORA DICE È SUA SCELTA”
“Lega? Non mi occupo della Lega, me ne sono occupato per una settimana ed è stato sufficiente. Salvini è passato dai tweet del 2015 ‘Mattarella non è il mio presidente’ a Mattarella è una mia scelta”. Lo ha detto il leader Iv Matteo Renzi, uscendo da Montecitorio. “Spero che Mattarella sia l’ultimo presidente eletto così e che dalla prossima tornata possa essere eletto dai cittadini”, ha aggiunto Renzi. Giorgetti ha chiesto un incontro a Draghi sul governo: “Il governo è più forte o più debole oggi? Il governo è forte come ieri, perché è rimasto lo stesso quadro, con Draghi e Mattarella”, ha concluso il leader di Italia Viva.
17.51 – SALVINI E GIORGETTI A DRAGHI: “SERVE CHIARIMENTO, PRIORITÀ NON È LA LEGGE ELETTORALE”
Giancarlo Giorgetti non ritira la minaccia di dimissioni. Parlando alla Camera, con il leader della Lega Matteo Salvini affianco, Giorgetti spiega che “non è questione di rimpasto. Ma i problemi sono rilevanti. Se il governo è una squadra deve essere una squadra”. E Salvini aggiunge: “Non ci possono essere ministri che fanno e alleati che disfano”. Ma come mai questa richiesta al governo proprio mentre si arriva a un accordo sul Quirinale? “Noi siamo contentissimi di come’è finita. Ma se c’è una crisi aziendale non può essere colpa di Giorgetti che tre anni fa non c’era. Se comincia questo gioco qui… Le cose vanno tarate”, risponde Giorgetti. Che aggiunge: “Vedo che Letta si preoccupa della legge elettorale proporzionale. Cominciamo bene…”. Salvini più esplicito: “Io conto che da giovedì ci siano tutti i chiarimenti necessari: sicuramente la priorità non è la legge elettorale, come dice il nostro alleato di governo”.
17.41 – SPERANZA: “MARETTA NELLA LEGA? ANCHE GOVERNO ORA PIÙ FORTE”
“Maretta nella Lega? No, penso che oggi il nostro Paese sia più forte, ma anche il governo può guardare con fiducia al futuro. Quasi tutte le forze politiche hanno chiesto a Mattarella di ricandidarsi, questo ci dà modo di lavorare al meglio”. Il leader di Leu, Roberto Speranza, lo dice parlando coi cronisti fuori la Camera. “Oggi l’Italia è più forte e il nostro Paese più unito- ha proseguito Speranza-. Gli italiani hanno oggi un grande presidente della Repubblica e un governo molto forte. Da domani la politica deve ricominciare ad occuparsi dei problemi reali”. “La mia personale opinione è che col quadro politico attuale ci possano essere le condizioni per una discussione su legge elettorale. Se ne devono occupare tutte le forze politiche, penso sia una legge sbagliata, che può e deve essere cambiata. Dovremo discuterne in parlamento”, ha spiegato il leader di Leu. “Rimpasto dopo le parole di Giorgetti? Credo che il governo stia facendo un lavoro molto importante, dalla pandemia alla grande sfida del Pnrr. Quindi dobbiamo metterci al lavoro, oggi non è tempo di formule politiche incomprensibili”, ha concluso.
17.29 – ROSTAN: “MATTARELLA BIS VITTORIA PARLAMENTO SU INTERESSI PARTITI“
“La scelta di confermare Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica, in uno dei momenti storici più difficili per l’Italia dal dopoguerra a oggi, sarebbe una vittoria assolutamente ascrivibile al Parlamento che ha saputo interpretare in modo ineccepibile il ruolo di massima espressione della volontà popolare. Potremmo definirla una scelta che viene dal basso, capace di superare l’inaccettabile comportamento di alcuni leader di partito, dimenticando che in gioco c’era la salvaguardia della tenuta democratica e dell’immagine del Paese. Mi auguro che oggi si scriva una bella pagina di democrazia in grado di restituire all’Italia l’immagine che merita di fronte ai suoi cittadini e al resto d’Europa”. Questo il commento di Michela Rostan, vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera.
17.14 – GIORGETTI: “DIMISSIONI? SERVE NUOVA FASE GOVERNO, CHIESTO INCONTRO A DRAGHI”
“Sono felice che Mattarella abbia accettato con senso di responsabilità l’intenzione del Parlamento di indicarlo alla presidenza della Repubblica. Dimissioni? Per affrontare questa nuova fase serve una messa a punto: il Governo con la sua maggioranza adotti un nuovo tipo di metodo di lavoro che ci permetta di affrontare in maniera costruttiva i tanti dossier, anche divisi, per non trasformare quest’anno in una lunghissima, dannosa campagna elettorale che non serve al paese”. Così il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti al termine di un incontro con il segretario della Lega Matteo Salvini. I due esponenti della Lega hanno chiesto un incontro a Mario Draghi.
16.41 – LETTA: “CON M5S TENSIONI MA ORA COALIZIONE PIÙ FORTE DELL’ALTRA“
“Con il M5s è evidente che in questi giorni ci sono state delle tensioni e ieri sera un corto circuito mediatico. Oggi un incontro è stato chiarificatore. Per quanto mi riguarda la nostra coalizione a differenza dell’altra ne esce rafforzata”. Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, durante una conferenza stampa a Montecitorio. “Ho sentito Di Maio in questi giorni? No sentivo i segretari di partito”, ha aggiunto.
“La legge elettorale deve essere oggetto di discussione. Sicuramente bisogna cambiarla ma non sto qui a indicare una strada”, ha proseguito il segretario Dem. “Lo scenario con Mattarella per i prossimi 7 anni e Mario Draghi a Chigi fino a elezioni è lo scenario migliore. Un altro governo con Draghi al Quirinale sarebbe stato più debole e non so se saremmo riusciti a farlo”, ha spiegato Letta.
“Per quanto ci riguarda il Governo va bene così, ma è nelle prerogative del premier stabilire se apportare cambiamenti”, ha proseguito il leader Dem. “Campo largo con Fi? Cercheremo di capire come questo rapporto possa evolvere ma non credo che possa far parte del campo largo”, ha concluso.
16.40 – MELONI: “FDI CONTINUA A VOTARE NORDIO AD OTTAVO SCRUTINIO”
“Continueremo a votare Carlo Nordio”. Così la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, uscendo dalla Camera al termine della riunione coi grandi elettori Fdi in vista dell’ottavo scrutinio. “Se mi aspettavo qualcosa di diverso da Salvini? Mi aspettavo atteggiamenti diversi da molte persone, più coraggio e convinzione. Noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare, altri non ci hanno creduto”, ha aggiunto.
16.29 – LETTA: “NO VINCITORI E CAMPO LARGO, LO RIVENDICO COME SUCCESSO”
“Siamo riuscito a tenere insieme gruppi politici diversi tra loro e siamo riusciti a far si che il campo largo esistesse, e questo lo rivendico come successo personale. Rivendico anche che non ci dovesse essere nessun vincitore”. Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, durante una conferenza stampa a Montecitorio.
16.15 – MELONI: “CENTRODESTRA VA RIFONDATO DA CAPO”
“Bisogna rifondare il centrodestra da capo. Per rispetto delle persone che si aspettano un cambiamento”. Così la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, uscendo dalla Camera al termine della riunione coi grandi elettori di Fdi in vista dell’ottavo scrutinio.
15.50 – PSI: “SI APRE PAGINA NUOVA, MATTARELLA SOLUZIONE MIGLIORE”
“La scelta di rieleggere Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica rivela una profonda difficolta’ delle leadership politiche e porta alla luce la crisi della destra italiana e dei movimenti populisti. Sono naufragate sia le candidature di chi si era arrogato il potere di indicare ed eleggere il capo dello Stato sulla base di una maggioranza che si è rivelata inesistente che le intese giallo-verdi maturate in questi giorni. Il quadro politico è destinato a mutare. Ora che si apre una pagina nuova salutiamo con gioia la possibilità di votare con una larghissima maggioranza Mattarella ai vertici dello Stato. Nelle condizioni date e’ la soluzione migliore per assicurare all’Italia stabilità ed autorevolezza”. È quanto si legge in una nota di Vincenzo Maraio, segretario Psi e del senatore Riccardo Nencini, presidente C.N. PSI.
15.53 – SINISTRA ITALIANA-EUROPA VERDE: “VOTEREMO MATTARELLA”
“I parlamentari e le parlamentari di Europa Verde e di Sinistra Italiana voteranno Sergio Mattarella. Tuttavia quello che è accaduto in questi giorni e il modo con cui siamo arrivati a questo risultato mostra l’inadeguatezza e l’inconsistenza dell’attuale quadro politico a partire dalla maggioranza di governo. E anche le coalizioni non ne escono certo rafforzate. Chiuso questo passaggio torna prepotentemente al centro la realtà di un Paese nel quale cresce la disuguaglianza, si aggrava la crisi climatica e mancano scelte in grado di rispondere a questi problemi. Vogliamo infine ringraziare Luigi Manconi per aver dato la sua disponibilità a rappresentare, con la sua candidatura, una proposta che ha messo al centro un’idea di Paese, fatta di attenzione ai diritti, alle libertà, alla giustizia ambientale e sociale.” Lo affermano Europa Verde con i co-portavoce Eleonora Evi e Angelo Bonelli e Sinistra Italiana con il segretario nazionale Nicola Fratoianni.
15.45 – UNTERBERGER: “MATTARELLA HA DETTO CHE LUI C’E’”
“Il presidente ha detto che aveva altri piani, ha ringraziato per la stima ma ha detto che se c’è la necessità che lui dia una mano, lui c’e’”. Così Julia Unterberger all’uscita del Quirinale dopo l’incontro con Mattarella. I capigruppo hanno lasciato il Colle dopo un colloquio durato circa venti minuti. “Il presidente era sereno e non ha rimproverato nessuno. I capigruppo hanno esposto la situazione, lui ha ringraziato per la stima e ha detto che se c’è la necessità, lui c’è”. Ha posto alcune condizioni? “No, assolutamente no”, ha aggiunto Julia Unterberger.
15.21 – CAPIGRUPPO AL COLLE PER INCONTRO CON MATTARELLA
Sta per iniziare al Quirinale l’incontro tra i capigruppo dei partiti e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Gli esponenti dei partiti di maggioranza chiederanno a Mattarella di accettare un nuovo mandato prima del voto dell’aula di questo pomeriggio.
I primi ad arrivare sono stati i capigruppo della Lega, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, seguiti dalla delegazione di Forza Italia, formata da Anna Maria Bernini e Paolo Barelli. Per Leu sono presenti Loredana de Petris e Federico Fornaro, per il M5S Mariolina Castellone e Davide Crippa mentre per il Pd sono arrivate le capogruppo Simona Malpezzi e Debora Serracchiani.
Al Quirinale sono giunti anche Davide Faraone e Maria Elena Boschi di Italia viva e, in rappresentanza dei delegati regionali, il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Michele Emiliano, vicepresidente della Conferenza delle Regioni e presidente della Regione Puglia, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto.
14.21 – +EUROPA/AZIONE: “VOTEREMO MATTARELLA CON CONVINZIONE”
“Un nuovo mandato di Sergio Mattarella al Quirinale sarà accolto con sollievo dagli italiani, e senz’altro anche da noi. Si tratta però di un esito che forza la volontà del Presidente stesso, e certifica l’impossibilità da parte del Parlamento uscito dalle elezioni del 2018 di arrivare a un accordo alto, in grado di eleggere un nuovo Presidente della Repubblica e di assicurare al tempo stesso la continuità dell’azione del Governo in un momento complesso e delicato della storia italiana”. E’ quanto si legge in una nota di +Europa e Azione.
“Noi abbiamo con coerenza, fino allo scrutinio di questa mattina, sostenuto Marta Cartabia, una personalità che sarebbe stata, ne siamo certi, un ottimo Presidente della Repubblica. Il centrodestra e il centrosinistra hanno fallito- sottolinea la nota della Federazione Libdem- non sono stati in grado di trovare un accordo in grado di superare i veti reciproci. Oggi pomeriggio i grandi elettori di +Europa e Azione voteranno con convinzione Sergio Mattarella. A lui vogliamo rivolgere al tempo stesso il nostro più sincero ringraziamento, ma anche, in qualche modo, le nostre scuse”.
14.14 -TAJANI: “MATTARELLA GARANZIA PER IL PAESE”
“Mattarella è una garanzia per il nostro paese. Anche se lui aveva detto più volte che non voleva rimanere al Quirinale, il voto che arriverà a sostegno della sua candidatura sarà molto ampio e mi auguro che possa continuare a fare il Presidente della Repubblica per altri sette anni”. Così Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, dichiarando alla stampa davanti a Montecitorio.
14.03 – MARCUCCI: “QUANDO SI ELEGGE UN PRESIDENTE LO SI FA PER 7 ANNI”
“Quando si elegge un presidente della Repubblica lo si fa per sette anni, come prevede la Costituzione. Poi le valutazioni saranno fatte dal Presidente negli anni a venire. Intanto l’Italia fa un bel passo in avanti”. Così il senatore del Pd Andrea Marcucci dichiarando alla stampa sotto Montecitorio.
13.52 – DRAGHI AI LEADER: “MATTARELLA RESTI PER BENE E STABILITA’ PAESE“
Il presidente del consiglio Mario Draghi ha telefonato questa mattina ai leader delle forze politiche invitandoli a confermare alla presidenza della Repubblica Sergio Mattarella. Si tratta, ha detto Draghi, “del bene e della stabilità del Paese”. La decisione è ora nelle mani del Parlamento.
13.48 – SALVINI: “CONFERMIAMO LA SQUADRA DI GOVERNO”
“Agli italiani confermiamo la squadra di governo, non potevamo andare avanti con i litigi”. Così Matteo Salvini, in una dichiarazione rilasciata alla stampa all’uscita degli uffici dei gruppi parlamentari. “Restituiamo al parlamento la possibilità di lavorare. Se si doveva andare avanti coni i veti ho preferito dire, senza prima sentire Draghi o altri, che sarebbe stato più serio chiedere al presidente Mattarella l’impegno e il sacrificio di restare al Quirinale e al presidente Draghi di restare a Chigi”, ha aggiunto-
13.46 – CONTE: “NOME MATTARELLA FATTO CRESCERE DA NOSTRA COMUNITA’”
“Il nostro obiettivo è sempre stato quello di una figura autorevole e super partes. È stata una trattativa molto complicata ma c’era molta serenità perché l’opzione del Presidente Mattarella è sempre rimasta sul tavolo tant’è che giorno dopo giorno il suo nome è stato fatto crescere dalla nostra comunità”. Così Giuseppe Conte, in una dichiarazione rilasciata alla stampa all’uscita degli uffici dei gruppi parlamentari.
13.41 – CONTE: “IN MAGGIORANZA NON C’ERANO PREMESSE PER PRESIDENTE DONNA“
Sul nome femminile “abbiamo fatto una battaglia vera e autentica. Non abbiamo messo nomi sul tavolo solo per fare un omaggio al genere. Poco fa c’è stata una riunione di maggioranza dove ho chiesto se c’erano ostacoli per questo percorso che avrebbe inserito elementi di vera novità. Ma abbiamo dovuto convenire che non c’erano queste premesse”. Così Giuseppe Conte, in una dichiarazione rilasciata alla stampa all’uscita degli uffici dei gruppi parlamentari.
13.19 – UDC: “SOSTEGNO CONVINTO A MATTARELLA BIS, ITALIANI HANNO BISOGNO DI FIGURA GARANZIA”
L’Udc in Parlamento sosterrà convintamente la rielezione del presidente Sergio Mattarella, consapevoli del sacrifico che gli stiamo chiedendo. In questi anni, è stata una figura di garanzia a tutela della stabilità per il Paese. Gli italiani hanno bisogno di un Presidente che sia garante dei valori della Costituzione. Lo affermano in una nota congiunta i grandi elettori dell’Udc.
13.05 – BERLUSCONI: “UNITÀ OGGI SI PUÒ RITROVARE SOLO INTORNO A MATTARELLA”
“Qualche giorno fa, per senso di responsabilità e nell’interesse del Paese, avevo rinunciato alla mia candidatura, anche per favorire una soluzione unitaria. Quello che è successo dopo è sotto gli occhi di tutti, ma non è questo il momento della polemica. Questo è il momento dell’unità e tutti dobbiamo sentirlo come un dovere. Ma l’unità oggi si può ritrovare soltanto intorno alla figura del Presidente Sergio Mattarella, al quale sappiamo di chiedere un grande sacrificio, ma sappiamo anche che glielo possiamo chiedere nell’interesse superiore del Paese, quello stesso che ha sempre testimoniato nei sette anni del suo altissimo mandato”. Così Silvio Berlusconi, dal San Raffaele di Milano dove è ancora ricoverato, in una nota.
13.03 – MELONI: “STUPITA SE MATTARELLA ACCETTASSE, FDI NON ASSECONDA”
“Sarei stupita se Mattarella accettasse di essere rieletto Presidente della Repubblica dopo aver fermamente e ripetutamente respinto questa ipotesi”. Lo dichiara in una nota il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Anche perché sappiamo tutti – aggiunge Meloni – che il secondo mandato presidenziale non può diventare una prassi, forzando gli equilibri previsti dalla nostra Costituzione. In ogni caso Fratelli d’Italia non asseconderà questa scelta che non appare fatta nell’interesse dell’Italia ma piuttosto per molto più bassi calcoli di opportunità. I partiti hanno scelto di tirare a campare, barattando di fatto sette anni di Presidenza della Repubblica in cambio di sette mesi in più di Governo e di legislatura. Ancora una volta il Parlamento dimostra di non essere all’altezza degli italiani che dovrebbe rappresentare”. Meloni conclude: “Da domani Fratelli d’Italia moltiplicherà i suoi sforzi per una riforma presidenziale della nostra Repubblica e per ribadire che la sovranità appartiene al popolo, non agli intrighi di Palazzo”.
12.39 – A RIUNIONE DI MAGGIORANZA INTESA SU MATTARELLA BIS
Alla riunione di maggioranza, da quanto si apprende, è stata trovata l’intesa sul Mattarella bis.
12.38 – RENZI: “CON MATTARELLA PAESE IN SICUREZZA SENZA ASSURDITA’
“Il paese è in sicurezza senza assurdità istituzionali ma con una solidità nella guida”. Lo ha detto Matteo Renzi uscendo dalla riunione di maggioranza.
12.32 – CASINI: “IL PARLAMENTO CHIEDA A MATTARELLA DI CONTINUARE”
“Spero che questo pomeriggio potremo confermare Sergio Mattarella presidente”. Così Pierferdinando Casini alla Camera.
“L’Italia- spiega Casini- non puo’ ulteriormente essere logorata da chi antepone le proprie ambizioni personali al bene del paese. Certamente io non voglio essere tra questi. Chiedo al Parlamento, di cui ho sempre difeso la centralita’, di togliere il mio nome da ogni discussione e di chiedere al presidente della Repubblica Mattarella la disponibilita’ a continuare il suo mandato nell’interesse del paese”.
12.37 – BOSCHI: “PER NOI CONFERMA MATTARELLA E’ VITTORIA”
“Per noi la conferma del presidente Mattarella è una vittoria. Lo abbiamo indicato nel 2015, lo abbiamo votato allora e oggi lo rivotiamo con entusiasmo”. Lo dichiara Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva, che aggiunge: “Lo ha proposto Matteo Renzi 7 anni fa, quando nessuno se lo aspettava, lo confermano tutti oggi”.
12.26 – FARAONE: “ORGOGLIOSI RICONFERMARE OGGI POMERIGGIO GRANDE PRESIDENTE”
“Eleggeremo questo pomeriggio un grande presidente, la stessa certezza di questo settennato, la stessa garanzia di stabilità e serietà che occorrono al Paese. Orgogliosi di aver proposto sette anni fa Sergio Mattarella e di riconfermarlo oggi”: così in una nota il presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone.
11.48 – RENZI OTTIMISTA: “STASERA SI CHIUDE“
“Ottimismo di Renzi: “stasera si chiude”, ha detto il leader di Italia Viva ai suoi secondo quanto riferiscono fonti di Italia Viva.
11.35 – COLLOQUIO MATTARELLA – DRAGHI AL QUIRINALE
Colloquio di circa mezz’ora questa mattina al Quirinale tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Mario Draghi.
Il faccia a faccia è avvenuto a margine della cerimonia di giuramento di Filippo Patroni Griffi a giudice della Corte costituzionale.
11.31 – ‘CIAO MARIO’, LUNGA TELEFONATA DRAGHI-SALVINI
Lunga telefonata Salvini-Draghi. Mentre parlava con i cronisti a Montecitorio, il segretario della Lega Matteo Salvini ha risposto al telefono con un ‘ciao Mario’. Il Mario in questione, secondo quanto si apprende, sarebbe il presidente del Consiglio Mario Draghi.
11.15 – SALVINI: “MIA POSIZIONE È PER DRAGHI A CHIGI E MATTARELLA A QUIRINALE”
“Mi pare che ci sia una parte del Parlamento che non vuole trovare un accordo, quindi chiediamo a Mattarella di restare al Quirinale, Draghi a Palazzo Chigi e il Parlamento torni a fare il Parlamento. Tavolo? Questa è la mia posizione non so neanche se c’è un tavolo”. Così il segretario della Lega Matteo Salvini. “Mi pare che ci sia una parte del Parlamento che non vuole trovare un accordo, quindi chiediamo a Mattarella di restare al Quirinale, Draghi a Palazzo Chigi e il Parlamento torni a fare il Parlamento. Tavolo? Questa è la mia posizione non so neanche se c’è un tavolo”. “L’importante è che Mattarella non sia un ripiego”, aggiunge.
11.09 – FDI: “NOI PER NORDIO FINCHÉ NON DOVESSE EMERGERE NOME MIGLIORE”
“In risposta all’indecorosa immagine che il Parlamento sta dando in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica, Fratelli d’Italia voterà Carlo Nordio. L’ex magistrato è una figura di altissimo profilo e persona di riconosciuta onestà, competenza e imparzialità. Manterremo il voto su Nordio finché le altre forze politiche non convergeranno su questa scelta o finché non dovesse emergere una alternativa migliore”. Così una nota FdI. “Fratelli d’Italia non ha i numeri per essere determinante in questo importante passaggio politico, ma abbiamo le idee molto chiare: vogliamo arrivare a una soluzione nel minor tempo possibile e ci batteremo con ancora maggiore forza per far scegliere la prossima volta direttamente agli italiani il Capo dello Stato e non assistere più al triste spettacolo che il Palazzo sta dando in questi giorni”, conclude la nota.
10.41 – SALVINI: “STOP VETI, DICIAMO A MATTARELLA DI RIPENSARCI”
“Io credo che bisogna smettere di andare avanti con i veti incrociati e sia più serio dire a Mattarella ripensaci”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini parlando con i cronisti in Transatlantico. “Draghi per me è meglio che stia a Chigi perché tutto il resto sarebbe rischioso”, aggiunge.
10.27 – LETTA: “QUADRATURA CERCHIO O ASSECONDARE SAGGEZZA PARLAMENTO“
Nella partita in corso per il Quirinale “bisogna fare il possibile perché la quadratura del cerchio avvenga, dopodiché c’è la saggezza del Parlamento e assecondare la saggezza del Parlamento è democrazia”. Così il segretario Dem Enrico Letta ai grandi elettori Pd
10.06 – CORAGGIO ITALIA ANNUNCIA L’ASTENSIONE
“Al settimo scrutinio, quello previsto per questa mattina, i grandi elettori di Coraggio Italia si asterranno”. E’ quanto si legge in una nota di Coraggio Italia a firma del capogruppo alla camera e cofondatore Marco Marin e del capodelegazione al senato Paolo Romani.
10.05 – TAJANI: “SU INDICAZIONE BERLUSCONI FI SI ASTERRÀ”
“Su indicazione del presidente Berlusconi per la votazione di questa mattina Forza Italia ha deciso di astenersi”. Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia.
9.55 – RENZI: “CONTE NON È VENUTO AL VERTICE DI MAGGIORANZA”
Il presidente M5S Giuseppe Conte al vertice di maggioranza “non è venuto”. Il leader di Italia viva Matteo Renzi lo conferma in Transatlantico. “Poi se c’è qualcuno che non è adatto a fare l’interpretazione autentica del pensiero di Conte sono io…”, celia Renzi escludendo l’eventualità di formulare ipotesi sull’assenza di Conte.
9.33 – LETTA: “NOSTRA LOGICA ‘NON DEVE ESSERCI UN VINCITORE’ PREVALGA”
“Per un successo c’è bisogno che la nostra logica ‘non deve esserci un vincitore’ prevalga. Non lo capiscono tutti. E non capirlo vuol dire non comprendere che il bandolo della matassa si trova solo con un accordo tra tutti”. Così il segretario Dem Enrico Letta ai grandi elettori Pd. “Noi dobbiamo tentare nelle discussioni all’interno della maggioranza, tutto il possibile perché la quadratura de cerchio avvenga- dice Letta- La coerenza tra maggioranza di governo, due coalizioni e una maggioranza che regge il Presidente della Repubblica”.
9.26 – LETTA: “È DURISSIMA, FORTUNA CHE C’È PD UNITO, IERI VITTORIA”
“È durissima. Fortuna che c’è il Pd. Fortuna che c’è unità del Pd”. Così il segretario Dem Enrico Letta ai grandi elettori del partito. “Ieri c’è stato un grande successo nostro la mattina”, ha proseguito, “vi ringrazio perché siete stati eccezionali nel fidarvi della tattica. È stata una vittoria che ci ha consentito di tornare alla casella di partenza”.
9.23 – LETTA: “LOGICA DI SALVINI HA CREATO CORTOCIRCUITO, ANCHE CON IL M5S”
“Si è ragionato di vari nomi, tanti, dal nome di Draghi, a Mattarella, la Cartabia, la Severino, la Belloni e gli altri come Amato e Casini. Attorno a tutti questi nomi si è cominciato a discutere. Poi ciascuno ha fatto delle verifiche a casa sua. Appena ciò è accaduto Salvini è uscito con la solita logica del ‘sono io che do le carte’. Questo ha creato un cortocircuito anche coi Cinque Stelle”. Così il segretario Dem Enrico Letta ai grandi elettori Pd.
9.18 – SALVINI: “MI PIACEREBBE UNA DONNA MA SE FACCIO NOMI NON VA BENE”
“Mi piacerebbe che questo Parlamento ballerino eleggesse la prima donna presidente della Repubblica”, su questo “ho una mia idea e voterai una donna ma nessuno è autosufficiente”, però “ho almeno tre nomi da portare”. Il segretario della Lega Matteo Salvini lo dice ai cronisti davanti Montecitorio. Non li rivela, però, “perché se faccio un nome come Lega non va bene, come centrodestra non va bene e non va bene se raccolgo nomi che arrivano da Pd e 5 stelle”. Ciò detto, “se c’è condivisione un voto chiaro in testa ce l’ho fra un ora”, aggiunge Salvini, ma “ovviamente mi vedrò con i segretari Pd, M5s di Italia viva e gli altri”.
9.10 – SALVINI: “TUTTI I VOTI DELLA LEGA A CASELLATI, ALTRI NO”
Rispetto al voto di ieri su Elisabetta Casellati “tutti i 208 elettori della Lega hanno votato in quella maniera, altri no ma ognuno fa quel che vuole”. Il segretario della Lega Matteo Salvini lo dice ai cronisti davanti Montecitorio.
9.08 – PIÙ COORDINAMENTO FI-UDC-NCI-CI, CENTRISTI VALGONO 180 VOTI
Maggior coordinamento a partire dal voto sul Presidente della Repubblica di questa mattina. Questo quanto deciso ieri notte nel corso di un incontro tra il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani, Lorenzo Cesa dell’Udc, Maurizio Lupi per Noi per l’Italia e Giovanni Toti per Coraggio Italia. Insieme i gruppi “valgono” più di 180 grandi elettori. Questo quanto si apprende da fonti
9.01 – FI E CENTRISTI AL LAVORO SU CASINI
Forza Italia e i centristi di Udc, Nci e Cambiamo, dopo lo strappo con la Lega, sono al lavoro sulla candidatura di Pier Ferdinando Casini
8.57 – SALVINI: “ASTENSIONE DELLA LEGA SENZA NOME CONDIVISO”
Senza un nome condiviso la scelta della Lega al primo scrutinio sarà l’astensione? “Sì”, risponde il segretario del partito Matteo Salvini davanti Montecitorio, “voti a caso non fanno fare una bella figura al Parlamento”, spiega ai cronisti.
fonte agenzia dire.it