Talento innato e allenamento, passione e metodo, caso e volontà: questi i temi su cui si snoda “La giusta osservazione. Alla ricerca del calciatore del futuro”, il primo saggio del panorama italiano sul talent scouting calcistico firmato da Riccardo Guffanti, della collana Virginia, edito LibraccioEditore, che verrà presentato giovedì 15 febbraio a Monza, nella libreria Libraccio di via Vittorio Emanuele, 15 alle ore 17.30.
L’incontro, moderato da Michael Cuomo, giornalista di Telelombardia, con gli ospiti dell’AC Monza Michele Franco (direttore sportivo) e Matteo Orlandini (responsabile scouting), sarà un’occasione di confronto sul tema dello scouting sportivo. In questo contesto, Guffanti, direttore sportivo e opinionista televisivo, è stato una figura emblematica del calcio italiano, considerato negli ambienti calcistici uno dei più esperti talent scout e recentemente inserito all’interno della lista di Football Manager dei 50 migliori scout al mondo. Guffanti, inoltre, da tempo accompagna al proprio lavoro sul campo la formazione degli osservatori, oltre a essere docente di scouting in corsi nazionali e internazionali.
Si tratta di un manuale dedicato agli osservatori, alle squadre, agli appassionati e agli allenatori, che ripercorre gli aneddoti e i momenti salienti di oltre 40 anni di lavoro nel settore dello scouting calcistico, di fatto l’anello che collega il talento di un calciatore al successo della sua squadra.
“Non esiste un calciatore che sia arrivato in alto senza che qualcun altro ne abbia allenato, migliorato e permesso di esprimere le qualità. Il talento, invece, non si costruisce: bisogna essere solo capaci di individuarlo. E, una volta individuato, si ha il solo dovere di tutelarlo”, commenta Riccardo Guffanti.
Cita così un estratto del libro, a sottolineare l’importanza della ricerca del talento, che sarà un domani protagonista sul campo: “L’area scouting deve essere centrale al progetto sportivo ed economico di un club, per il semplice motivo che nel teatro del calcio il ruolo da protagonista, l’attore principale, deve restare quello del calciatore. Come fa a non essere altrettanto protagonista chi deve cercarli e valutarli?”.
Eppure, a volte non basta la ricerca metodica, l’analisi costante, l’osservazione prolungata, serve anche il caso, come racconta lo stesso Guffanti nel passaggio dedicato a Kourfalidis: “[…] lo scoprì quasi per caso in una partita amatoriale a Salonicco, vista solo perché il torneo a cui dovevo assistere ad Atene saltò. Lo notai subito, mi dissero che si fece decine di chilometri in autobus, pagato con i soldi prestati da un amico, per poter giocare. Aveva fame, meritava una chance. Ora è in Serie A e in nazionale”.
Una commistione di talento, passione, allenamento, dedizione, volontà di eccellere e sacrificio è ciò che porta un calciatore a diventare una celebrità del rettangolo verde, ma solo un occhio attento, scrupoloso ed esperto può scovare una gemma che forse un domani sarà un diamante.