L’emergenza energetica non è finita
“Serve più attenzione sui costi energetici delle famiglie.”
In una nota lo afferma la Presidente ANAPIC Lucia Rizzi.
Con le disposizioni adottate con il DL 131/2013 le misure straordinarie finanziate dal governo per contenere i costi energetici sono terminati al 31/12 /2013.
Nessuna disposizione ulteriore è stata adottata in merito ad un contributo complementare straordinario da sommare a quello del bonus sociale ordinario.
Non è stato rifinanziato l’azzeramento degli importi tariffari legati alle voci di Oneri Generali di Sistema in ambito gas, che sono state valorizzate ora tutte a valori diversi da 0.
Non è stata prorogata l’applicazione al 5 % per la fatturazione del GAS naturale .
Tutto questo peserà immediatamente sulle famiglie.
Il problema del fabbisogno energetico non è un problema emergenziale ma strutturale.
L’esperienza degli ultimi mesi ci ha insegnato che i bonus ( es 110 ) non sono gli strumenti migliori per affrontare queste situazioni e anzi tendono a diventare inadeguati oppure a prolungarsi oltre la loro naturale scadenza.
Per affrontare dunque il problema dei costi energia in rapporto alle persistenti difficoltà economiche delle famiglie, sarebbe perciò più idonea una misura strutturale.
A tale proposito si potrebbe ipotizzare un intervento sull’iva che favorisca consumatori e produttori riducendo o mantenendo bassa l’aliquota e trasferendo gli aumenti sulle aliquote sui soggetti esterni che speculano su questi aumenti oppure rivendono a costo maggiorato dell’energia che transita o è prodotta nel nostro territorio.
L’esperienza degli ultimi anni ha evidenziato l’importanza delle risorse strategiche energetiche mostrando come sia quanto mai opportuno che in un Paese come l’Italia che produce poca energia, le stesse siano mantenute ad un livello particolarmente alto onde evitare di rimanere vittima di crisi improvvise come quella che si sta profilando nel Golfo Persico.
E’ oltremodo difficile ipotizzare che i condomini in cui la principale preoccupazione è pagare le bollette siano disponibili ad investire in riqualificazione ammodernamento messa in sicurezza e altri adempimenti che la necessità, le normative o le direttive Europee ci impongono di adottare.
Nella nota la Presidente Rizzi conclude : Siamo pronti come categoria degli amministratori di condominio, a dare supporto al Governo in tal senso, individuando le criticità dei sovraccosti nel mondo del condominio e proporre soluzioni utili al risparmio per le famiglie.”