“Siamo orgogliosi di supportare i lavoratori con i nostri strumenti di politica attiva aiutandoli a restare all’interno dal mercato del lavoro e di sostenere l’azienda nella ricerca di un soggetto che possa intervenire per favorire il tessuto produttivo. L’aspetto più importante riguarda i dipendenti che non subiranno il licenziamento collettivo annunciato in precedenza dall’azienda”.
Un periodo lungo quasi due anni in cui Regione Lombardia, organizzazioni sindacali, Ministero dello Sviluppo economico, Ministero del Lavoro e azienda si sono incontrati e confrontati in più occasioni.
Grazie agli strumenti di politica attiva finanziati dai programmi regionali uniti ad un’offerta di incentivi e al ricollocamento in altre sedi sono stati salvaguardati in questi due anni oltre 160 dei 240 lavoratori inizialmente coinvolti: con l’accordo stipulato oggi sono stati salvaguardati anche i restanti 76 lavoratori, che potranno beneficiare di un ulteriore periodo di Cigs durante il quale, con il rinnovato supporto di Regione Lombardia, avranno la possibilità di accrescere le proprie competenze ed essere ricollocati, anche attraverso la possibile reindustrializzazione.