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La lirica da camera tra l’Ottocento e il Novecento con il baritono Alessandro Corbelli e la pianista Elisabetta Sepe venerdì 8 marzo a Lovere

 I protagonisti del quarto appuntamento della 97a edizione della Stagione dei Concerti, organizzata dall’Accademia Tadini di Lovere, saranno il baritono Alessandro Corbelli e la pianista Elisabetta Sepe, che venerdì 8 marzo (ore 21; ingresso 15-20 euro) presenteranno un raffinato programma, tra Lied, Canzoni e Sonetti, dedicato alla lirica da camera composta tra l’Ottocento e il Novecento. Il programma di sala prevede l’esecuzione di opere di Schubert (An die Musik op. 88 n. 4, testo di Schober, Heidenröslein op. 3 n. 3 da Goethe, Die Forelle op. 32 da Schubart), Schumann (da Myrthen op. 25 e da Dichterliebe op. 48, versi di Heine), Fauré (Nell op. 18 n. 1 da De Lisle e Après un rêve op.7 n.1 da Bussine), Ravel (Trois Chansons de Don Quichotte à Dulcinée su testi di Paul Morand: Chanson romanesque; Chanson épique; Chanson à boire), Liszt (Tre Sonetti del Petrarca: Pace non trovo; Benedetto sia ‘l giorno; I’ vidi in terra angelici costumi), Pizzetti (La vita fugge da Petrarca e I pastori da D’Annunzio) e Tosti (Visione L’alba separa dalla luce l’ombra, due liriche di D’Annunzio).

Torinese, classe 1952, Alessandro Corbelli ha studiato canto con Giuseppe Valdengo e Claude Thiolas e si è presto affermato come esponente di spicco nei ruoli di baritono lirico e nel repertorio comico-brillante di Mozart, Rossini e Donizetti. È molto apprezzato per la sua capacità di tenere la scena con grande personalità, divertendo il pubblico quando è impegnato nel repertorio comico-brillante e commuovendolo nei passaggi più toccanti. Conosciuto per le sue interpretazioni di Falstaff e di Gianni Schicchi, Corbelli ha trionfato nei ruoli di Sharpless nella Madama Butterfly, Michonnet nell’Adriana Lecouvreur e Marquis in Linda di Chamounix. Premiato con riconoscimenti prestigiosi come l’Abbiati (a Milano nel 1993), il Rossini d’Oro (a Pesaro nel 2003) e l’Oscar per la Lirica (nel 2017 a Verona), si è esibito nei più prestigiosi teatri e nelle più importanti istituzioni del mondo, dalla Scala di Milano al Metropolitan Opera di New York, dal Covent Garden di Londra all’Opéra di Parigi fino alla Staatsoper di Vienna, solo per citarne alcuni.
A dividere con lui il palco sarà l’affermata pianista fiorentina Elisabetta Sepe. Dopo aver studiato con Lucia Passaglia e Riccardo Risaliti e, a Parigi, con Jacqueline Bourgès-Mounoury, la musicista toscana si è dedicata a un’intensa attività concertistica, in Italia e all’estero, come solista, con orchestra e in gruppi cameristici. Dal 1999 al 2015 è stata Maestro Collaboratore di Sala presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino-Opera di Firenze, dove ha lavorato con importanti direttori, fra i quali ricordiamo Zubin Mehta, Seji Ozawa, Daniel Oren e Roberto Abbado, celebri cantanti (Eva Mei, Mariella Devia, Elizabeth Norberg-Schulz, Barbara Frittoli, Anna Caterina Antonacci, Daniela Barcellona, Sonia Ganassi, Laura Polverelli, Raúl Giménez, Francesco Meli, Ambrogio Maestri, Alessandro Corbelli) e registi quali Luca Ronconi, Graham Vick, Federico Tiezzi, Fabio Sparvoli, Ferzan Özpetek e Daniele Abbado.
 
Dopo l’esibizione di Alessandro Corbelli ed Elisabetta Sepe, la Stagione dei Concerti proseguirà con altri due imperdibili appuntamenti: sabato 23 marzo andrà in scena lo spettacolo “Concerto d’amore in versi”, protagonisti l’attore Fabio Testi, uno dei volti più noti del cinema italiano, il flautista Stefano Maffizzoni e il chitarrista Andrea Candeli. I tre artisti si cimenteranno in un suggestivo viaggio poetico-musicale sull’Amore, proponendo alcune delle più belle poesie del Novecento e celebri composizioni di Piazzolla, Morricone, Ibert e Piovani, ma non solo.


Infine, per l’evento di chiusura della 97a edizione, sabato 6 aprile è in programma un concerto che vuole celebrare idealmente il connubio fra la musica classica e il jazz: “Picnic Suite” è il titolo dell’omaggio al compositore francese Claude Bolling proposto da due solisti di fama internazionale, il flautista Giuseppe Nova e il chitarrista Claudio Piastra, accompagnati da tre jazzisti di vaglia quali il pianista Simone Pagani, il contrabbassista Luca Garlaschelli e il batterista Massimo Melillo.

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