“Da ormai più di tre settimane le donne iraniane continuano a dar voce alla protesta in Iran sull’ onda di sdegno per la morte di Mahsa Amini. Insieme a loro si sono uniti alla ribellione anche tanti uomini, ragazzi e soprattutto molti studenti. La battaglia ha travalicato i confini dell’Iran, assumendo un grande valore simbolico nel rispetto e in difesa dei diritti umani. Le donne iraniane si sono fatte carico di tutto questo e hanno bisogno di non essere lasciate sole.” E’ quanto esprime in una nota la
Segreteria Confederale dell’UGL in seguito alle proteste per Mahsa Amini, la 22enne curda morta dopo essere stata arrestata dalla polizia morale perché non portava il velo in modo corretto.
“Alle donne iraniane viene sottratta la libertà in diversi ambiti anche attraverso il lavoro. Per loro – prosegue la nota – non è possibile accedere a tutte le professioni e il percorso di istruzione e formazione è irto di ostacoli. Per l’Iran è un gravissimo errore sprecare il talento femminile poichè nei Paesi dove viene valorizzato si traduce nel miglioramento del benessere sociale e lavorativo per tutta la popolazione. Per dare sostegno alla forza di queste donne la Segreteria Confederale dell’UGL esprime, a nome di tutta l’organizzazione, la solidarietà alle donne iraniane e a tutte le donne dei paesi del mondo dove non viene riconosciuto il diritto alle pari opportunità.”