All’inizio, ricordiamo l’intervista del 2020, realizzata il 7 marzo, il giorno prima del blocco totale del Paese, dovuto all’emergenza Covid19, nella sede della Lega a Milano, in Via Bellerio, quando Paolo Grimoldi era Segretario della Lombardia e la Politica italiana era tutta un’altra cosa, soprattutto in ambito Lega …
L’intervista completa su #mimosetime, Programma tv di KC.
Ora, a distanza di quattro anni, sono cambiati moltissimi equilibri e prospettive e l’intervista, si concentra su posizioni e azioni, in netto contrasto con il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e Segretario della Lega, in merito al Ponte sullo Stretto di Messina, per il quale si chiede alle casse dello Stato Italiano, un esborso di 14.000 miliardi di euro e sul fatto che il Partito, del quale Grimoldi fa parte da oltre 30 anni (e vuole restarci), stia perdendo consenso per scelte sbagliate a livello nazionale e che non si riunisca nelle aule democratiche dei Congressi, ormai da troppo tempo… “Non siamo in Corea del Nord”…
Paolo Grimoldi, non più Segretario della Lega, impegnato in tantissime attività a livello personale ma che alimenta volentieri il dibattito interno, racconta in modo appassionato, come si confà a chi fa Politica con le persone e sul territorio, sta incontrando moltissimi militanti e dichiara: “Purtroppo il Partito non fa un Congresso da troppo tempo ed elegge il Segretario della Lega della Lombardia, a… Roma. E’ Assurdo. Si cambia troppo idea e le promesse fatte agli Italiani non vengono mantenute, ad esempio sulla legge Fornero, sull’aumento dei caselli autostradali, sulla Sanità“…
Insomma, un’intervista molto concentrata sulle criticità che l’e Segretario della Lombardia, con molto coraggio, esprime in forte dissenso con il Segretario nazionale Salvini e che dice: “Adesso qualcuno condivide la Legge Fornero pur di trovare i soldi per il Ponte di Messina”.
… E anche sui suoi social Grimoldi scrive le sue perplessità e il dispiacere per li fatto che tanti militanti della Lega, se ne vanno uno a uno… e ogni giorno pubblica un post dal titolo: “Uno al giorno!”, con nomi e cognomi di coloro he fuggono dalla Lega: “Un esodo biblico dalla “Salvini premier”,dal semplice tesserato fino all’europarlamentare. Perché non si vuole ascoltare il territorio e i tesserati ma si vuole sempre calare decisioni dall’alto? Quando un congresso per capire dove vogliamo andare e cosa vogliamo fare?” …
Un bel dibattito e discussione interna, che Paolo Grimoldi e tanti militanti e rappresentanti della Lega, sperano diventino sul piano nazionale e democratico “dentro” al partito e soprattutto alla luce del sole e da condividere.