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Intervista a Demò: “l’arte per andare oltre i confini della mente”

Intervista a Demò: “l’arte per andare oltre i confini della mente”

A cura di Rossella Di Pierro

Enrico Nicodemo, in arte Demò, è un artista contemporaneo italiano di fama internazionale. La sua forza è quella di concepire l’arte come un’energia travolgente che avvolge e ispira ogni cosa. Per questo, la sua creatività non trova la propria espressione soltanto nei quadri che realizza, ma in un intero mondo fatto di colori ed emozioni. Il suo Atelier di Milano è proprio questo: un’esplosione di colori e vivacità, che trasmettono amore e gioia di vivere. Un luogo dove mettere in silenzioso la mente e lasciar volare l’immaginazione oltre i confini della razionalità.

Quando nasce la tua passione per l’arte?

“L’ho sempre amata sin da bambino. Avevo sei anni quando cominciai a fare i primi disegni. Avevo uno zio che in questo mi ha sempre spronato, ricordo che conservava tutti i miei disegni e, quando divenni più grande, mi disse che avrei dovuto fare l’Accademia delle Belle Arti.”

E l’hai frequentata?

“No, anche se avrei voluto. Vivere di arte non è cosa semplice e lo dico ora che invece è il mio lavoro. Ma, all’inizio, non è stato tutto rose e fiori. Per questo, all’inizio ho preferito trovare una sicurezza economica che mi permettesse in modo sereno di coltivare la mia passione. E per 38 anni ho lavorato come imprenditore nel settore alberghiero.”

Come hai sviluppato la tua tecnica artistica?

“Ho imparato da autodidatta. Da ragazzo andavo sempre fuori dal negozio di un pittore che ora non c’è più, osservavo la vetrina, guardavo i suoi quadri. Un giorno mi feci coraggio, entrai e gli chiesi di quale materiale avrei avuto bisogno per iniziare a dipingere. Mi diede una tela, i colori e i pennelli, e così cominciai. All’inizio ero un artista figurativo, dipingevo la natura e i paesaggi che il mio territorio aveva da offrirmi. Sono originario di Sicilì, un piccolo paese in provincia di Salerno, dove gli scorci mozzafiato non mancano. La mia tecnica è stata poi in continua evoluzione: dal pennello sono passato alla spatola, per poi spostarmi verso il figurativo astratto, sino alla resina, tecnica che utlizzo da dieci anni a questa parte.”

Come mai proprio la resina?

“Della resina amo i colori vivaci, che danno energia e positività all’opera. Inoltre è un materiale in cui puoi vedere cose sempre diverse, è in costante mutamento. Alla resina ho aggiunto con il tempo le pietre preziose e semi preziose, a cui mi sono appassionato per impreziosire le mie opere. Successivamente, la mia espressione artistica ha avuto una notevole espansione: è nato così il marchio Demò Art Design and More, che racchiude molteplici sfaccettature della mia arte. Dai quadri, agli orologi, alle borse, all’abbigliamento e ai gioielli.”

La tua è un’arte che non conosce confini e che abbraccia ogni cosa.

“Sì, l’arte non può essere chiusa e limitata soltanto ad una singola espressione. Espandere la mia creatività non solo ai quadri mi permette di sperimentare costantemente ed avere sempre nuovi stimoli. È il motore che mi consente di andare avanti e continuare a creare. Nella mia vita ho portato le mie opere non soltanto in Italia, ma in mostre in giro per tutto il mondo, esperienze di cui conservo ricordi meravigliosi.”

Una tecnica, la tua, in continua evoluzione. Quale sarà il prossimo passo?

“Vorrei apprendere l’antica tecnica del vetro di Murano, ho intenzione di frequentare un corso per impararne la lavorazione e integrarla nella mia arte.”

Cosa vogliono trasmettere le tue opere?

“Il mio obiettivo è di portare l’osservatore oltre i confini della mente. Nei miei quadri ogni persona può vedere qualcosa di diverso, immaginare e andare oltre. Ogni opera racchiude un’emozione e racconta la gioia di vivere e l’amore che nutro per il mondo.”

C’è un artista del passato a cui ti ispiri particolarmente?

“Se devo pensare ad un artista del passato, il nome che mi viene in mente è quello del grande Caravaggio, maestro indiscusso. A livello più contemporaneo, invece, Leonid Afremov, artista scomparso recentemente, i cui quadri sono straordinari, per la loro ricchezza di colore. Emanano vitalità ed energia.”

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