In Lombardia sono circa 800.000 le persone colpite da dermatite atopica, la più comune malattia infiammatoria della pelle. Una patologia molto diffusa in età pediatrica ma che colpisce sempre più anche gli adulti e gli anziani.
L’impatto sulla qualità della vita dei pazienti è significativo: l’aspetto della cute arrossata e desquamante e il prurito forte e incessante può causare difficoltà di concentrazione, perdita di sonno e stanchezza cronica, interferendo con il rendimento scolastico nell’infanzia e adolescenza e con la vita sociale e professionale nell’età adulta. È inoltre sempre profondo l’impatto negativo su tutto il quadro familiare.
“La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle molto frequente. Si manifesta con arrossamenti e prurito, spesso intenso e a volte incontrollabile, che possono avere un impatto dirompente sulla qualità di vita a causa di una sintomatologia veramente molto invalidante. La ricerca negli ultimi anni ha fatto grandi progressi consentendo di sviluppare soluzioni terapeutiche più mirate, selettive ed efficaci per trattare e gestire meglio una malattia così complessa e multifattoriale anche nel lungo periodo, visto l’ottimale profilo di sicurezza e tollerabilità” – dichiara Piergiacomo Calzavara Pinton, Direzione UO Dermatologia AST Spedali Civili e Clinica Dermatologica Università di Brescia.
Negli adulti, le lesioni cutanee tendono a investire le zone del collo, décolleté, la parte interna dei gomiti, il retro delle ginocchia, le mani, i piedi, il viso e il cuoio capelluto. La pelle presenta un forte arrossamento, spesso è ispessita e con escoriazioni lineari dovute al grattamento. Il sintomo principale è il prurito intenso durante tutta la giornata, che può portare anche ad insonnia o a frequenti risvegli durante la notte.
Ma oggi, grazie alle nuove terapie e ai passi in avanti della ricerca, si aprono nuovi scenari. Appena approvata dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), è già disponibile in regione Lombardia una terapia innovativa, Upadacitinib, che si assume una volta al giorno per via orale per gli adulti con dermatite atopica da moderata a severa.
“Questa nuova molecola agisce bloccando i meccanismi che favoriscono l’infiammazione. Negli studi clinici upadacitinib ha dimostrato di agire rapidamente non solo sul prurito ma anche sulle lesioni cutanee. Inoltre, è stato osservato che questo beneficio clinico si mantiene costante nel tempo” – afferma Silvia Mariel Ferrucci, Responsabile del servizio di dermatologia allergologica alla Struttura di Dermatologia del Policlinico di Milano.
“L’accesso a questo nuovo trattamento rappresenta il raggiungimento di un importante risultato dal punto di vista terapeutico, migliorando la vita delle persone affette da una patologia spesso invalidante e con un’importante ricaduta sul benessere psicologico e sulle relazioni sociali. Dal punto di vista clinico queste nuove terapie ci permettono di trattare e gestire meglio una malattia così complessa e multifattoriale come la dermatite atopica” – conclude Alessandra Narcisi, Dirigente medico presso la UOC di Dermatologia e Venereologia IRCCS Humanitas-Rozzano.
Cos’è la Dermatite Atopica?
La dermatite atopica (nota anche come eczema, in cui la cute è pruriginosa, arrossata e secca) è una malattia infiammatoria cronica e sistemica della pelle con andamento recidivante, caratterizzata da periodi di prurito intenso – e il conseguente grattarsi – che lasciano la pelle screpolata, squamosa ed essudante. Colpisce circa il 10% degli adulti e il 25% dei bambini. I sintomi hanno un impatto fisico, psicologico ed economico significativo per le persone colpite dalla malattia. Si tratta di una condizione complessa che non coinvolge solamente la pelle ma l’intero organismo.