E’ l’ipotesi lockdown a tenere banco in Lombardia, in una giornata che fa registrare 5.035 i nuovi positivi, 58 vittime, altri 29 ricoveri in terapia intensiva e un aumento preoccupante nella provincia di Monza e Brianza, dove ci sono ben 1362 contagi in più.
Arrivati a questo punto, con una curva di crescita esponenziale dei contagi, “l’unica cosa che si può fare – dice Guido Bertolini, responsabile del Coordinamento Covid-19 per i reparti dei pronto soccorso lombardi – è chiudere tutto, un lockdown a livello nazionale. La situazione nei pronto soccorso è drammatica, non solo in Lombardia, ma ovunque a livello nazionale”.
Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, torna a chiedere dei lockdown mirati nelle zone dove il virus circola di più: “A Milano e Napoli – dice – uno può prendere il Covid entrando al bar, al ristorante, prendendo l’autobus. Stare a contatto stretto con un positivo è facilissimo perché il virus circola tantissimo. In queste aree il lockdown è necessario, in altre aree del Paese no’.
Non ne è convinto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana: “Escludo che ci siano le condizioni per prevedere ipotesi di questo genere, anzi, tutti i nostri interventi vanno nella direzione di evitare ogni tipo di lockdown”. Non è d’accordo nemmeno il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, per il quale “anche nella peggiore delle ipotesi avremmo 10-15 giorni per decidere un eventuale lockdown”.
Dopo gli scontri di ieri, con 28 persone denunciate per danneggiamento e violenza a pubblico ufficiale, oggi una trentina di piccoli imprenditori e partite Iva sono scesi ancora in piazza a Milano, davanti a Palazzo Marino, mentre i lavoratori ambulanti e delle fiere hanno protestato sotto la Regione.
Tra i nuovi casi positivi al Covid, la musicista Lena Yokoyama, che in pieno lockdown con il suo violino era salita prima sul Torrazzo e poi sul tetto dell’ospedale Maggiore. Sono 21, invece, di cui uno in ospedale, gli artisti della Scala positivi al Covid. (ANSA