Il cosiddetto ‘Magazzino Fiscale’ dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione, ammonta a 1200 miliardi, che sono la somma di 163 milioni di Cartelle Esattoriali. Circa 500 miliardi sono imputabili ad aziende scomparse oppure a cittadini defunti. Che senso ha continuare a conteggiarli? Altri 500 miliardi sono stati oggetto di tentativi di riscossione ma che non sono andati a buon fine. Che senso ha continuare a conteggiarli? 100 miliardi sono sospesi da Provvedimenti dei Tribunali. Ha senso conteggiarli? Ne restano 100 di cui la metà a carico delle imprese e l’altra metà a carico dei cittadini. La Rottamazione Quater ha come obbiettivo, dalla fine del 2023 , di potere incassare questi ultimi (in cinque anni). Invece, il Governo Meloni ha dovuto prendere atto che le prime due rate sono state un flop, ed ha riaperto i termini al 28 febbraio (e forse oltre!). Uno strazio per i cittadini ed imprese, in difficoltà a poter onorare i debiti fiscali ed una perdita di tempo per i 4000 dipendenti dell’Agenzia delle Entrate dedicati alla Riscossione. Come ne usciamo? Serve un Giubileo Fiscale come accadeva nell’antichità dopo una carestia. L’Imperatore, non era stupido e capiva che tassare i sudditi dopo anni di vacche magre era inutile. Meglio tirare una riga. Dopo la crisi Immobilare del 2008, l’applicazione folle delle regole di Basilea al settore bancario, il Covid e la Guerra in Ucraina, serve un Governo che dia sollievo a cittadini ed imprese. Per ricominciare tutti insieme e dare un senso (non ideologico) alle parole ‘Pace Fiscale’.
A cura di Gianluca Brambilla