Oggi, molte piazze d’Italia si preparano a celebrare gli 80 anni dalla Liberazione dal nazifascismo, in tono minore, con cortei, iniziative e manifestazioni culturali in alcune occasioni addirittura vietate o ridimensionate, a causa del lutto nazionale per la morte di Papa Francesco e l’invito alla “sobrietà”, da parte del Governo italiano, come se la Festa della Liberazione fosse mai stato un rave party o un ballo in discoteca a base di whisky e scollacciamenti vari, e come se, la parte che invita alla sobrietà, fosse sempre stata un esempio di comportamenti sobri, soprattutto sulle considerazioni del 25 aprile e i suoi valori sui quali si fonda la nostra Repubblica antifascista …
A Milano, il corteo prenderà il via nel pomeriggio, dalle 14,30, da Corso Venezia e, per la manifestazione sono attese circa 70mila persone, con alta attenzione per la sicurezza. Il concentramento sarà in prossimità di Piazzale Oberdan, e il corteo sfilerà lungo Corso Venezia, Piazza San Babila, Piazza della Scala, via Santa Margherita per raggiungere Piazza Duomo, per il comizio finale.
A partire dalle 16, interverranno: il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, la Partigiana 99enne Sandra Gilardelli e il Segretario della Cgil, Maurizio Landini.
Donne e Resistenza: ricordo tutte le iniziative culturali e di Memoria storica, che ho realizzato negli ultimi 30 anni, collaborando prima con partigiane e partigiani milanesi, e poi, dopo la loro scomparsa, con la forza del racconto nella testimonianza dei valori comuni, in ogni parte d’Italia e d’Europa, attraverso il lavoro di Reporter, Sindacalista e Formatrice.
L’impegno prosegue ma, naturalmente, con altre forme di Comunicazione che, pur essendo legate indirettamente alla Resistenza e alla costituzione della nostra Repubblica, prendono strade attraverso il racconto di temi che, per quel che mi concerne, appartengono all’ambito della trasmissione scritta e di public speaking, su tutto ciò che è legato alle donne, ai nostri diritti, alla nostra emancipazione e contro ogni forma di violenza.
Oggi, quando i racconti dei testimoni della Guerra e della Resistenza al nazifascismo, sono quasi tutti scomparsi, si sente l’esigenza di raccontare la Storia del nostro Paese, soprattutto alle nuove generazioni, partendo dal 25 aprile 1945 e dal racconto di storie di donne e uomini che hanno lottato per la democrazia in Italia e in Europa, mettendo in chiaro alcuni concetti fondamentali, soprattutto sulla conquista dei diritti delle donne, ancora fortemente attaccati dai conservatori e di chi non accetta l’imprinting antifascista della nostra carta costituzionale dei diritti fondamentali.
Ho avuto la fortuna e l’onore di frequentare e collaborare con il Garibaldino di Spagna e Comandante Partigiano, Giovanni Pesce (“Visone”), e Nori Brambilla Pesce, (la Partigiana “Sandra”) sua moglie, Partigiana, che mi hanno lasciato in eredità i loro racconti e soprattutto la consapevolezza che ognuno di noi, nel proprio lavoro e nella vita, quando si fanno azioni di lotta personale e collettiva per la Libertà e per la Giustizia per tutte e per tutti, vuol dire che si sta dalla parte giusta.