Nell’ambito della new generation di artisti sostenibili una menzione speciale la merita Millo Galante, originario di Padova, appena ventitreenne, con già tre mostre personali a Milano e tante intuizioni estetiche che fanno sperare bene circa il presente e il futuro dell’arte contemporanea.
Studente universitario di medicina, tuttavia con un fuoco creativo emerso già in età adolescenziale allorché inizia a «presentare i pensieri e le visioni che lo abitano» (sono sue parole) grazie alla macchina fotografica, che diventa lo strumento primario per produrre opere in cui l’immagine è parte di una installazione nella quale alcuni dettagli fotografici si trasformano in componenti fisiche.
Volendo richiamare le parole di uno dei maggiori critici d’arte contemporanea, Marco Eugenio Di Giandomenico, teorico dell’arte sostenibile, «nella transmedialità, favorita dalle nuove tecnologie, risiede uno dei pilastri fondamentali delle espressioni artistiche contemporanee che contraddicono millenni di canonizzazioni tassonomiche grazie al sempre maggiore dialogo tra differenti linguaggi creativi, essi stessi in continua evoluzione e trasformazione. In tal senso le opere degli artisti del terzo millennio possono definirsi sostenibili, la loro narrazione è puntuale ed edificante per l’osservatore, è spesso orientata alla denuncia dei drammi sociali contemporanei».
Nel 2018 Galante avvia il progetto MoMiGa (Madness of Millo Galante), laddove il “completamento” di ogni opera avviene con l’attribuzione del titolo, libera e anonima, da parte del fruitore. I titoli raccolti in ogni esposizione (più di 5mila nelle prime due mostre) sono riepilogati in un catalogo digitale pubblicato online. I titoli rappresentano il feedback estetico dell’osservatore e, al contempo, la sintesi semiologica del prodotto creativo.
L’intuizione dell’artista è senza dubbio interessante e auspica un supporto critico sostanziale e pregnante così da costruire una narrazione a più voci, in linea con la particolare declinazione creativa in questione.
Di Giovanna Repossi