Un tema bollente, seppure giunto in autunno, che fuori di metafora resterà caldo a riprova di quanto il clima sia cambiato con delle accelerazioni ed estremizzazioni evidenti a tutti, negli ultimi settanta anni.
A cura di Luisa Cozzi
Alla fine di settembre nella cornice della bellissima piazza Marconi ad Abbiategrasso si è svolto un incontro del tutto informale ma centrale per tematiche trattate e affluenza di pubblico.
Infatti il tema proposto era proprio quello dei cambiamenti climatici che sono sotto gli occhi di noi tutti e che ognuno di noi può percepire sulla propria pelle: le estremizzazioni alle quali assistiamo ormai da tempo sono il risultato di quanto, soprattutto nell’ultimo secolo, l’uomo con la sua conduzione errata, sia riuscito a fare al pianeta.
Essere un uomo occidentale pare diventato sinonimo di distruttore dell’ecosistema che ci ha ospitato per diversi millenni, eppure ce la stiamo mettendo tutta per cambiare, anche in modo repentino, i nostri stili di vita, passando dai piccoli gesti quotidiani che ognuno di noi può attuare singolarmente. Ma anche dalla politica nazionale e mondiale.
Nella serata di Abbiategrasso, svoltasi al Bar Piccadilly, il Prof. Andrea Giuliacci -meteorologo e climatologo- però ci esorta: “Non possiamo certo tornare all’età della pietra, non è possibile spegnere tutto per smettere di consumare risorse limitate e preziose ma certamente possiamo imparare a vivere diversamente, evitando gli sprechi e utilizzando diversamente l’energia”.
Di chi è la colpa quindi di questo cambiamento così repentino? , risponde ancora l’uomo di scienze, Prof. Giuliacci “il concetto di sostenibilità, introdotto negli anni 80 dell’ultimo secolo, non mette al centro la sostenibilità ma l’uomo; ne evinciamo che per il benessere dell’uomo dobbiamo mantenere un ambiente in salute. urge inevitabilmente intervenire per limitare le emissioni dannose di gas serra. Attenzione però, una transizione da un sistema basato sui combustibili fossili a uno basato su energie alternative deve avvenire in maniera graduale per non impattare drasticamente sull’apparato produttivo ed economico che governa la nostra economia; ed è indispensabile farlo anche perché i combustibili fossili sono limitati e quindi presto saranno terminati. Urge creare un’alternativa”, parola di climatologo.
Durante il dibattito, coordinato dal Direttore di Settegiorni, Dr. Sergio Nicastro, il Col. Mario Giuliacci, papà dei meteorologi d’Italia, ammonisce gli organi di stampa i quali nella loro comunicazione utilizzano titoli sensazionalistici per attirare il lettore; ciò, oltre a produrre preoccupazione e ansia nelle persone che leggono o ascoltano le notizie, ha anche l’effetto di mal-informare o sviare sul fatto che sta accadendo; colpevoli però di questa disinformazione sono soprattutto alcuni siti Meteo che diffondono notizie errate, abusando di superlativi sensazionalistici. A proposito di ciò il Colonnello suggerisce una modifica nel piani di studi dei ragazzi, proponendo che a scuola si comincino ad insegnare materie scientifiche quali la meteorologia e la climatologia, per dotare le future generazioni di nozioni basilari per districarsi da un certo tipo di informazione e capire quale peso dare loro. Gli anni che stanno per venire, dal 2025 al 2030, saranno infatti caratterizzati da manifestazioni climatiche sempre più estreme e dunque una cultura di base e uno studio scientifico sul meteo e sul clima sarebbero auspicabili.
Durante l’incontro che si stava svolgendo in modo sempre più appassionato, l’On Silvia Sardone, che ha organizzato la serata insieme al Presidente del Consiglio di Abbiategrasso, Dr. Francesco Bottene, forniva qualche dato legato alle azioni e alle proposte in materia di politica europea, per cercare di essere fattivi nell’immediato; ha ricordato infatti che “il tema dei cambiamenti climatici è di fondamentale importanza e la partecipazione attiva della comunità è essenziale per affrontare questa sfida globale.” Sulla stessa linea d’onda, è stato anche l’intervento del Dr. Alessandro Rota Presidente Interprovinciale di Cordiretti Mi.Lo.Mb che ha portato i dati riferiti ai danni causati delle ultime emergenze climatiche sul territorio di Abbiategrasso.
La nuvola minacciosa di fantozziana memoria ieri sera ci ha risparmiati, donandoci invece un bellissimo cielo sereno che ha fatto apparire in tutta la sua magnificenza la luna piena, ma siamo e stiamo allertati, domani è un altro giorno che andrà affrontato con senso di responsabilità e di comunità e di rispetto nei confronti del luogo che ci ospita. L’informazioni appare fondamentale così come la cultura e la conoscenza dei fenomeni che caratterizzeranno il nostro futuro-presente.
E così noi restiamo con un occhio rivolto al cielo e una mano sul cuore.
