HousingAnywhere: rincari sui canoni d’affitto europei
La fotografia completa per il terzo trimestre del 2023
I rincari nei prezzi degli affitti sono risultati evidenti nel terzo trimestre del 2023, con l’alta stagione della mobilità internazionale che ha portato ad un aumento medio trimestrale del 3,1% e annuale del 9% in tutte le tipologie di immobili analizzate da HousingAnywhere.
I prezzi delle stanze private, ora registrano un aumento trimestrale del 2,5%: la situazione attuale vede gli studenti di tutta Europa far fronte alla carenza di offerta proprio all’inizio dell’anno accademico
L’accessibilità degli alloggi rimane una delle principali preoccupazioni per la maggior parte delle città europee, come dimostrano i rincari a livello trimestrale e la crescita dei prezzi a livello annuale per tutte le tipologie di immobili, ancora sopra il 9%
Milano nella top 5 dei rincari trimestrali delle stanze, che arrivano a costare 760 euro. Roma, Milano e Firenze sono tra le città più costose d’Europa per canoni di affitto di un appartamento (rispettivamente 1,950, 1,800, 1,675 euro al mese). Torino inverte la tendenza ed è la più economica d’Europa per questo tipo di immobile (950 euro)
Milano, 3 ottobre 2023 – HousingAnywhere, la più grande piattaforma europea di affitti a medio-lungo termine, ha pubblicato il suo ultimo International Rent Index per il terzo trimestre del 2023, analizzando gli andamenti dei prezzi di affitto nelle 23 città più popolari d’Europa.
Nella 21esima edizione della ricerca, tutte le tipologie di immobili analizzate hanno visto un aumento medio dei prezzi trimestrali pari al +3,1%.
I monolocali registrano l’aumento di prezzo trimestrale più elevato (6,1%), mentre le camere mostrano un rincaro significativo dopo due trimestri di stagnazione dei prezzi (2,5%). Gli appartamenti, invece, evidenziano una crescita moderata di appena lo 0,7%.
Complessivamente, l’aumento medio dei prezzi di affitto per tutte le tipologie di immobili è ancora del +9% rispetto allo stesso periodo del 2022 (+8,8% per i monolocali, + 9,7% per le stanze e +8,7% per gli appartamenti fino a quadrilocali).
Djordy Seelmann, CEO di HousingAnywhere commenta così: “Il moderato rallentamento nella crescita dei prezzi all’inizio dell’anno può aver acceso alcune speranze. Tuttavia, siamo stati cauti nell’ottimismo, sapendo che l’alta stagione della mobilità doveva ancora cominciare: in Europa si continua a lottare con le conseguenze delle restrizioni sugli affitti. L’attuale impennata dei prezzi è un’ulteriore evidenza di quanto ora più che mai è necessario che tutti gli attori del mercato immobiliare si concentrino sulle esigenze di una società più mobile. È fondamentale sviluppare e creare una riserva sostenibile di alloggi in affitto: le nuove costruzioni sono essenziali, ma consentire permessi più flessibili che incoraggino anche il riutilizzo e l’uso misto delle proprietà può aiutare a ottenere una soluzione immediata, sostenendo al contempo l’efficacia delle soluzioni a lungo termine”.
Stanze private: i prezzi aumentano mentre gli studenti devono affrontare la scarsità di offerta all’inizio del nuovo semestre
La stagnazione dei prezzi delle camere, osservata in precedenza, sembra essere giunta al termine nella maggior parte delle città europee. In Italia, in un contesto di protesta e di accampamenti degli studenti contro gli affitti elevati e davanti alle università di Milano e Roma, Milano ha registrato il più alto aumento trimestrale per le stanze private in tutta Europa, segnando +12,6% (per un costo mensile medio di 760 euro). Pur rimanendo più convenienti rispetto ad altre città europee, le città spagnole e portoghesi hanno visto rincari trimestrali più consistenti per le camere, con Valencia, Madrid e Porto (rispettivamente del 7,1%, 6,7% e 5,9%).
Discostandosi dalla tendenza europea, tutte le città olandesi analizzate nell’Indice – Rotterdam, Amsterdam, L’Aia e Utrecht – registrano una stagnazione o addirittura una diminuzione dei prezzi delle stanze rispetto allo scorso trimestre. Tuttavia, questo rallentamento dell’andamento dei prezzi non si traduce ancora in prezzi accessibili, poiché Amsterdam, L’Aia e Rotterdam vantano ancora alcuni dei prezzi delle stanze più alti di tutta Europa (ad Amsterdam per una stanza si arriva a spendere 940 euro al mese, a L’Aia 800 euro e a Rotterdam 750 euro). La città di Utrecht mostra un sorprendente e significativo calo dei prezzi, sia a livello trimestrale (-13,8%) che annuale (-18,8%): è l’unica città su 23 in cui i prezzi delle camere sono più bassi rispetto a un anno fa (599 euro). Anche le città tedesche rimangono tra le più costose in Europa per quanto riguarda le stanze, con Amburgo (800 euro al mese) e Monaco (895 euro) che registrano una crescita dei prezzi del 5,4% e del 5,3% rispetto al trimestre precedente.
La top 5 degli aumenti di prezzo per stanze private
Aumento trimestrale | Canone mensile | Aumento annuale | Canone mensile | ||
Milano |
12.6% |
760 euro |
Lisbona |
33.3% |
600 euro |
Parigi |
7.5% |
720 euro |
Amburgo |
21.2% |
800 euro |
Valencia |
7.1% |
375 euro |
L’Aia |
21.0% |
800 euro |
Madrid |
6.7% |
560 euro |
Colonia |
20.9% |
845 euro |
Porto |
5.9% |
450 euro |
Budapest |
15.5% |
335 euro |
Appartamenti: i prezzi portoghesi sono stabili dopo gli eclatanti aumenti dello scorso trimestre
Le città tedesche più convenienti stanno recuperando terreno rispetto a quelle con i prezzi più elevati: mentre Monaco e Berlino sono nella top 10 delle città con i prezzi degli appartamenti più alti (con affitti medi rispettivi di 1.760 e 1.600 euro), Colonia e Francoforte registrano elevati aumenti trimestrali (11,0% e 4,0%) e annuali (16,7% e 12,3%). Le tre città italiane analizzate dal Rent Index sono nella top 10 dei prezzi assoluti più alti degli appartamenti, ma i prezzi degli affitti a Milano rimangono invariati rispetto allo scorso anno (per un appartamento si arrivano a spendere 1800 euro). Torino rimane la città più conveniente per gli appartamenti in Europa (con canoni medi di 950 euro al mese).
Il mercato immobiliare portoghese sembra essere in un equilibrio temporaneo dopo i forti aumenti di prezzo degli appartamenti registrati nel precedente Rent Index. Sebbene Lisbona rimanga la seconda città più costosa (2.000 euro), la città registra un calo del -16,7% a livello trimestrale e del -8,7% a livello annuale. I prezzi degli appartamenti a Porto rimangono invece invariati rispetto al trimestre precedente, ma sono comunque superiori del 16,7% rispetto a un anno fa. Le città olandesi rimangono tra le più costose d’Europa, ma mentre Amsterdam mantiene il prezzo assoluto più alto, registra anche un calo dei prezzi su base annua del -2,1%.
La top 5 degli aumenti di prezzo per gli appartamenti (fino a quadrilocali)
Aumento trimestrale | Canone mensile | Aumento annuale | Canone mensile | ||
Colonia |
11.0% |
1,593 euro | Budapest |
57.3% |
990 euro |
Madrid |
8.0% |
1,350 euro | Valencia |
27.3% |
1,400 euro |
Rotterdam |
6.3% |
1,700 euro | Firenze |
19.6% |
1,675 euro |
Torino |
5.6% |
950 euro | Colonia |
16.7% |
1,593 euro |
Bruxelles |
4.3% |
1,200 euro | Porto |
16.7% |
1,400 euro |
Monolocali: i prezzi in Germania e nei Paesi Bassi restano i più alti, mentre altre città inizialmente più accessibili recuperano terreno
In generale, le città tedesche e olandesi registrano prezzi più alti per i monolocali rispetto al resto d’Europa, proprio come per le stanze. Queste due tipologie di immobili sono di particolare interesse per le persone giovani e dinamiche che cercano una nuova casa all’estero. A causa della persistente carenza di alloggi, tuttavia, entrambi i Paesi rischiano di perdere terreno quando si tratta di attrarre e trattenere studenti internazionali e talenti qualificati. Con gli abitanti del luogo e gli stranieri in competizione per l’alloggio, la carenza di alloggi è diventata un sintomo di una mancanza strutturale di offerta profondamente radicata. I politici olandesi e tedeschi si rendono sempre più conto della necessità di affrontare le cause alla radice per bilanciare la crescita economica e il benessere sociale.
In Portogallo, l’andamento dei prezzi dei monolocali è impressionante, con Porto che ha registrato un aumento del 73,0% rispetto allo scorso anno (nel terzo trimestre 2022 il prezzo medio era di 775 euro, contro i 1,340 euro attuali). In Spagna, Valencia rimane la città spagnola più conveniente per i monolocali (836 euro), ma con un aumento del 27,6% su base trimestrale e del 19,4% su base annuale sta recuperando rapidamente terreno rispetto ai livelli di prezzo delle altre città spagnole.
La top 5 degli aumenti di prezzo per i monolocali
Aumento trimestrale | Canone mensile | Aumento annuale | Canone mensile | ||
Porto |
36.0% |
1,340 euro | Porto |
73.0% |
1,340 euro |
Valencia |
27.6% |
836 euro | Amburgo |
22.5% |
1,395 euro |
Rome |
26.7% |
546 euro | Budapest |
20.0% |
600 euro |
Helsinki |
26.0% |
1,235 euro | Valencia |
19.4% |
836 euro |
Madrid |
15.5% |
950 euro | Florence |
12.3% |
1,050 euro |
***
A proposito dell’HousingAnywhere Rent Index
Per questa ventunesima edizione del report, HousingAnywhere ha analizzato 74,594 proprietà presenti sulla piattaforma e che hanno ricevuto l’interesse di potenziali inquilini nell’ultimo anno. I dati riportati includono tipologie di immobili come stanze singole, monolocali e appartamenti fino a trilocali in 23 città europee. Circa il 58% degli appartamenti erano bilocali, 31% erano trilocali e 11% quadrilocali. Circa il 95% delle proprietà era completamente arredato e il 59% includeva le utenze. Tutti gli annunci erano principalmente orientati verso giovani professionisti e studenti che si trasferiscono oltre confine.