In occasione dell’anniversario della legge del 1923 che regolamentò la professione di architetto, l’Ordine degli Architetti di Milano e la sua Fondazione organizzano per il 2023 un programma di iniziative incentrate sui 100 anni di professione e sui 100 anni di architettura.
Un programma di 10 eventi, dedicati ognuno a un decennio, costituiscono durante il 2023 un racconto corale, dove alla voce dell’Ordine e della Fondazione si affiancano quelle di 10 curatori e di tutti gli architetti iscritti che parteciperanno attivamente.
Dopo i primi otto eventi – il 1° dedicato agli anni ’20 con un seminario, il 2° sugli anni ’30 con conferenza e itinerario di architettura, il 3° sugli anni ’40 con un excursus su libri e riviste dell’epoca e un itinerario, il 4° dedicato agli anni ’50 con una visita al Museo del Design Italiano di Triennale di Milano, un itinerario, un forum tavola rotonda e una mostra fotografica , il 5° sugli anni ’60 con una giornata di studi in Triennale Milano e una mostra in sede, il 6° sugli anni ’70 con una mostra e una serata di architettura, il 7° con un pecha kucha, una mostra e una tavola rotonda e l’8° dedicato agli anni ’90 con un incontro presso il centro Studi PIM – giovedì 9 novembre prosegue la programmazione con l’evento dedicato al decennio 2003-2013, curato da Caterina Micucci e Claudia Orsetti (selezionate tramite call aperta) in collaborazione con il consigliere Alberto Bortolotti, nella forma di una tavola rotonda organizzata presso Cascina Cuccagna, spazio rigenerato proprio nel decennio 2003-2013-
Secondo le curatrici “il decennio 2003-2013 rappresenta per Milano un momento cruciale: dopo la Milano da Bere travolta da Tangentopoli, la città deve reinventare se stessa. La deregolamentazione del mercato finanziario insieme a una crescente mobilità e alla diffusione della tecnologia, facilitano l’arrivo di nuovi capitali e nuovi attori, che entrando nel processo edilizio, danno avvio a una serie di interventi di grande trasformazione urbana, supportati da un apparato normativo che per la prima volta si apre alle partnership pubblico/privato. Si riscrivono le mappe economico-politiche dei territori, spostando i centri di potere nelle grandi città, che sempre piu interconnesse e interdipendenti tra loro, crescono in una rete globale che tende ad avvicinarle l’una all’altra, allontanandole dalle loro identità locali. L’architettura e le archi-star diventano uno dei principali strumenti di auto-rappresentazione di una Milano che inizia a generare nuove icone, nuove istituzioni culturali e “nuovi spazi pubblici” attraverso grandi concorsi internazionali. In questo contesto, architettura e comunicazione iniziano a sovrapporsi per generare immaginari collettivi desiderabili dalla nuova tipologia di abitante della città globale, esponente di una cultura internazionale”.
Partendo da queste premesse, le curatrice pongono una serie di domande chiave: che impatto ha avuto questo decennio, vicinissimo e lontanissimo allo stesso tempo, sulla Milano di oggi? Che tipo di urbanità ha prodotto? Quale socialità ha generato?.
Nella forma della tavola rotonda, il 9° evento del progetto 100 anni “Global cities” ha l’obiettivo di riflettere su questi temi, invitando a discuterne tre figure appartenenti a tre mondi emblematici del periodo, per ricostruire una narrativa stereometrica e sfaccettata di un periodo in cui il ruolo dell’architetto si è profondamente trasformato.
Programma
Giovedì 9 novembre 2023, dalle ore 18:00 alle ore 20:00
Officina 5, Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4 ang. Via Muratori, Milano
Dopo i saluti istituzionali di Marialisa Santi, presidente della Fondazione dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano, le curatrici Caterina Micucci e Claudia Orsetti introdurranno l’incontro e modereranno la tavola rotonda, che vedrà la partecipazione di Paolo Micucci, amministratore delegato di CityLife S.p.A., Cino Zucchi, architetto e professore al Politecnico di Milano, Andrea Goffo, dal 2013 responsabile della comunicazione di Fondazione Prada.
In dialogo tra loro, la tavola rotonda cercherà di raccontare il complesso sistema di flussi e relazioni, conosciuto come “globalizzazione”, dinamica che ha capovolto la governance della città e il suo assetto urbano, fino a generare quello che oggi viene definito “Modello Milano”.
2 cfp agli architetti.
