Sabato 12 aprile dalle ore 15:00, dopo decine di iniziative in tutta Italia, manifestazione a Gallarate, con due cortei, nell’ambito delle iniziative della “Giornata europea contro la commercializzazione della salute”.

Sabato 12 aprile, farà tappa a Gallarate (Varese), la mobilitazione per la Giornata Europea contro la commercializzazione della salute, che si è già svolta in decine di città italiane ed europee con lo slogan “Meno spese militari, più investimenti per la sanità pubblica”: appuntamento alle 15,00 in Via Curtatone e alle 16:00 in Piazza dell’Ospedale, da dove partiranno due cortei per confluire alle 17,00, in Piazza della Libertà.
Come ovunque, anche a Gallarate al centro della manifestazione, promossa da una ventina di associazioni, ci sarà una specificità territoriale: “Per difendere l’ambiente, no all’ospedale unico, è questa la parola d’ordine di una battaglia, in corso da tempo, per impedire la chiusura degli ospedali di Gallarate e Busto Arsizio e la realizzazione di un unico ospedale: non solo non coprirebbe gli attuali 1216 posti letto, ma solo 773, con un peggioramento del servizio sanitario pubblico nel territorio, ma comporterebbe anche la distruzione di una importante area boschiva, con danni incalcolabili all’ambiente”, ha detto Marco Caldiroli,presidente di Medicina Democratica, fra le associazioni promotrici. Per la salvezza dei due ospedali a marzo dello scorso anno era stato fatto anche un ricorso straordinario al Presidente della repubblicaSergio Mattarella. Alla manifestazione di sabato sono stati invitati anche i consiglieri comunali delle due città.
In particolare in Lombardia si sono svolte iniziative in altri cinque centri Brescia, Saronno (Varese), Treviglio (Bergamo) e Legnano (Milano) e ancora una volta fra le pesanti criticità la più grave resta quella delle liste di attesa:
“In Lombardia con le liste di attesa la situazione è ormai completamente fuori controllo” – ha dichiarato Vittorio Agnoletto, medico ed esponente di Medicina Democratica – “Giusto per esemplificare, oltre un anno per una cataratta, liste d’attesa lunghe perfino per ottenere delle infiltrazioni di acido ialuronico ad un ginocchio, mentre si moltiplicano addirittura i casi di rifiuto nell’erogazione di terapie a base di ultrasuoni, per non parlare delle difficoltà e dei tempi impossibili per fissare una visita endocrinologica ad un minore. A “37e2”, la trasmissione sulla sanità che conduco su Radio Popolare, continuano ad arrivare tantissime segnalazioni: con il SSN è diventata un’impresa anche fare in tempi ragionevoli una visita dermatologica od oculistica con i relativi esami specialistici. Perfino la sanità della quotidianità, quella che riguarda la vita di ognuno di noi tutti i giorni, è diventata un privilegio disponibile solo per chi può pagarsela”.
Un’altra manifestazione per sensibilizzare la cittadinanza sulle politiche alternative che riguardano Ambiente e sanità pubblica…