Federica Ravasi (Vice Presidente Ordine Geologi Lombardia) : “In Italia 620.000 frane, con un forte dissesto geo – idrologico. Dobbiamo andare nella direzione del Geologo Comunale”.
Gilberto Zaina (Consigliere Ordine Geologi della Lombardia) : “ Ai Comuni è demandata l’attività di Pianificazione delle Emergenze: sulla base dei pericoli incombenti sul proprio territorio della distribuzione degli elementi a rischio e delle risorse disponibile ai comuni è richiesto di valutare nel dettaglio quali sono le conseguenze dei fenomeni attesi e programmare tutte le attività atte al superamento delle emergenze. Un quadro conoscitivo che necessita di indagini di terreno e raccolta dati che non devono tralasciare i dettagli, pensando come alla base delle procedure da programmare sia la tutela della pubblica incolumità”.
“E’ importante sottolineare come in ambito di Protezione Civile per emergenze di carattere geologico, la figura del GEOLOGO COMUNALE (quale conoscitore del territorio e dei possibili rischi) potrebbe svolgere un ruolo di primaria importanza: la conoscenza dei luoghi e dei fenomeni attesi nonché della loro possibile evoluzione, sono di fondamentale importanza nella gestione delle emergenze. In Italia abbiamo ben 620.000 frane. E’ il paese con il più alto tasso dissesto geo – idrologico. Sarebbe fondamentale lavorare in questa direzione”. Lo ha dichiarato Federica Ravasi, geologo donna, Vice Presidente dell’Ordine dei Geologi della Lombardia.
“Con la legge 225/92 è stata introdotto in Italia il concetto di Protezione Civile, alla base della attività di tutela della vita umana, dei beni e del territorio; le attività di PC comprendono PREVISIONE, PREVENZIONE E GESTIONE DELLE EMERGENZE. Ai Comuni è demandata l’attività di Pianificazione delle Emergenze: sulla base dei pericoli incombenti sul proprio territorio – ha affermato Gilberto Zaina, Consigliere dell’Ordine dei Geologi della Lombardia, Coordinatore del Team Gruppo Volontari Protezione Civile – della distribuzione degli elementi a rischio e delle risorse disponibile ai comuni è richiesto di valutare nel dettaglio quali sono le conseguenze dei fenomeni attesi e programmare tutte le attività atte al superamento delle emergenze. Un quadro conoscitivo che necessita di indagini di terreno e raccolta dati che non devono tralasciare i dettagli, pensando come alla base delle procedure da programmare sia la tutela della pubblica incolumità. La stesura di un Piano di Protezione Civile non deve essere intesa come mera compilazione di documenti ma necessità (affinché sia effettivamente utile in caso di necessità) di prove sul campo mediante simulazioni alla quale necessità il coinvolgimento di tutte le risorse disponibili. L’OGL dispone di un Gruppo di PC, composto da professionisti disponibili h 24 ad intervenire nelle fasi di emergenza e fornire le proprie conoscenze per la valutazione del RISCHIO GEOLOGICO RESIDUO ed accompagnare le Amministrazioni Comunali nella predisposizione delle procedure amministrative necessarie per affrontare le emergenze”.