Quattro amici, un’idea comune, la voglia di far festa e l’amore per la musica, soprattutto quella anni ’70. Ecco la ricetta segreta del London Dry più amato degli ultimi tempi. Un Gin non convenzionale, come suggerisce il nome. Un distillato nostrano, made in Italy, dal gusto mediterraneo. Abbiamo incontrato Maurizio Di Rella, CEO dell’Azienda, che ci ha raccontato come nasce il Gin più Funky d’Italia.
Come nasce la vostra storia?
“Nasce nel periodo Covid, esattamente nel 2021. Insieme a mia moglie volevamo creare un gin che avesse una ricetta che piacesse a entrambi: io sono amante del gin secco, mentre a mia moglie piace di più quello aromatizzato. Quindi ci è venuta l’idea di unire il London Dry a delle note agrumate siciliane, in particolare l’arancia dolce e il cedro. Dopo mesi di esperimenti e ricerche, grazie al nostro enologo Samuele, abbiamo aggiunto anche il cardamomo, che ha reso il nostro gin un distillato dal gusto inconfondibile. Abbiamo poi definito la gradazione a 46° per avere un gin importante, dal gusto deciso, da degustare sia liscio che abbinato alla tonica.”
Perché Funky?
“Funky perché sono un amante della musica, in particolare quella anni ’70 ’80, a casa ho una collezione di più di 5000 vinili. Mi è piaciuto sin da subito il nome, facile ed intuitivo. L’idea è proprio quella di bere il nostro Gin ballando e facendo festa. Infatti, se prestate attenzione all’etichetta sulla bottiglia, oltre ai colori psichedelici e all’inconica palla da discoteca, noterete un QR Code che rimanda ad una playlist di musica funky su Spotify. To dance, to drink, ecco il motto che desideriamo promuovere per il nostro distillato.”
Se fosse una persona, che carattere avrebbe Funky Gin?
“Sarebbe una persona che ama divertirsi, stare con la gente, spiritosa, ma allo stesso tempo decisa: in una parola funky!”
Qual è il miglior abbinamento culinario per degustare Funky Gin?
“Funky Gin si abbina molto bene a tutti i tipi di crudo, al sushi, alle tartare di tonno e salmone. Se volete provare qualcosa di speciale, vi consiglio una vinaigrette a base del nostro Gin, tabasco e pepe, da mettere direttamente sulle ostriche. Stiamo valutando anche un abbinamento con il mondo delle grigliate, dove al posto del classico vino o birra, siamo convinti che un buon Funky Gin sia una soluzione fresca e festosa.”
Dopo il grande successo di Funky Gin, avete in cantiere altri prodotti?
“Stiamo valutando l’idea di produrre un altro gin oppure una vodka. Questa volta però vogliamo abbinarlo al genere rock, quindi con un carattere ancora più spinto.”
E il Funky Town? Nasce prima o dopo Funky Gin?
“Nasce poco dopo Funky Gin, con l’intento di creare un locale dalle atmosfere funky anni ’70, in cui poter degustare solo il nostro distillato, da abbinare alla nostra selezione di toniche. Il locale, nel cuore di San Benedetto del Tronto alias la Miami italiana, richiama in tutto il Funky Gin, dai colori alle serate a tema. Tra gli obiettivi c’è quello di far diventare con il tempo il brand un franchising. Adesso stiamo lavorando alla creazione di candele aromatizzate al Funky Gin, utilizzando le nostre bottiglie, perfette come idea regalo o d’arredo.”
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A cura di Rossella Di Pierro