Quasi tutto pronto per uno degli appuntamenti musicali più importanti dell’anno: il Festival di Sanremo. Si tratta di un’enorme macchina progettuale che costa alla Rai poco meno di 10 milioni di euro, ma che le frutta 5 o 6 volte tanto. Un simile evento coinvolge professionisti e imprese altamente qualificati, che già parecchi mesi prima iniziano a preparare e ad organizzare quello che poi gli spettatori vedranno sul palco. Si calcola, approssimativamente, che siano più di 3.000 le persone che lavorano al festival e di queste un numero consistente si occupa di tutti i servizi legati alla logistica.
“Ovviamente – racconta Raffaele Ghedini, presidente di Oikyweb, azienda specializzata nell’offerta di servizi integrati per i prodotti e da oltre 20 anni nel settore dell’home delivery – per un evento così complesso come il Festival di Sanremo la logistica specialistica gioca un ruolo determinante, nel decretarne il successo o, se qualcosa non funziona alla perfezione, nel creare situazioni che possono avere anche conseguenze estremamente gravi. Qui non si tratta semplicemente di spostare un oggetto da un punto a un altro nel minor tempo possibile: tutto deve essere perfettamente pianificato e richiede un’organizzazione dettagliata, direi quasi al secondo, affinché ogni elemento del puzzle giunga al posto giusto nel momento giusto. Basti pensare agli strumenti musicali, oggetti in alcuni casi delicatissimi, ingombranti, pesanti e sempre preziosissimi. Stiamo parlando di attrezzature e strumenti la cui movimentazione richiede la massima cura e professionalità tecnica. Ciò ovviamente vale non solo in occasione di un concerto o di uno spettacolo, ma sempre, ad esempio in occasione di un cambio di casa, ma è evidente che qui anche la minima coincidenza mancata potrebbe creare un danno enorme all’evento”.
Competenze altamente qualificate per gestire la logistica dei prodotti complessi. Per non commettere errori o per non danneggiare un oggetto molto delicato ed ingombrante – come ad esempio un pianoforte o un’arpa – non basta semplicemente scegliere un mezzo adatto alle dimensioni di quello che si deve spostare, serve una grande competenza tecnica.
“Spostare strumenti musicali magari molto ingombranti e preziosi, dal punto di vista economico e/o affettivo – aggiunge Raffaele Ghedini – richiede tecnici altamente qualificati e capaci di prendersi cura, con attenzione, di tutte le parti meccaniche, sempre estremamente delicate, che lo compongono. Imballaggi non adeguati o un trasporto improvvisato possono rivelarsi fatali e creare danni irreparabili. L’impegno e l’accuratezza diventano ancora più importanti se lo strumento, prima di giungere alla destinazione finale, deve essere tenuto in deposito per un certo periodo: in questo caso subentra anche il tema fondamentale dell’adeguatezza del luogo in cui conservarlo, non solo dal punto di vista igienico-sanitario, ma anche sotto il profilo della necessaria stabilità dei corretti gradi di temperatura e tassi di umidità, anche sensibilmente diversi a seconda dei legni con cui sono costruiti questi strumenti che, a volte, sono vere e proprie opere d’arte”.