112 morti da inizio anno, oltre 71.314 denunce di infortunio nel complesso e 2.672 malattie professionali. E nessuna azione concreta per fermare questa strage sul lavoro.
“Istituzioni, politica, parti datoriali, dovrebbero assumere e far proprio il monito del Capo dello Stato: rendere i luoghi di lavoro posti sicuri, in cui sia rispettata la dignità della persona” di-
chiara Eloisa Dacquino, Segretaria confederale UIL Lombardia. “Assistiamo invece alla normalizza- zione delle morti sul lavoro, alle tragedie derubricate in fatalità. Che fatalità non sono mai, perché dietro un infortunio ci sono sempre responsabilità e per queste responsabilità non risponde nessuno. Per questo chiediamo con forza che venga istituito il reato di omicidio sul lavoro”. “A Regione Lom- bardia e all’Assessore Bertolaso chiediamo un impegno concreto, a partire da investimenti mirati sulla formazione. Meno eventi di cornice e milioni di euro in capi di abbigliamento, maggiore ricerca delle soluzioni a tutela della vita delle persone”.