La vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha inaugurato oggi la Casa di Comunità di Darfo Boario Terme (BS) e il reparto di rianimazione dell’ospedale di Esine (BS). Presenti anche gli assessori regionali Davide Caparini (Bilancio e Finanza) e Alessandro Mattinzoli (Casa e Housing Sociale).
L’ambito territoriale dell’ASST della Valcamonica comprende 41 Comuni. Erano infatti presenti tutti i sindaci degli Enti locali. La legge di potenziamento della sanità lombarda prevede sul territorio l’attivazione di 2 Ospedali di Comunità (Esine e Edolo) e di 8 Case di Comunità (Pisogne, Darfo Boario Terme, Berzo Inferiore, Ossimo, Breno, Cedegolo, Edolo e Ponte di Legno).
I SERVIZI ATTIVI NELLA CASA DI COMUNITÀ DI DARFO BOARIO TERME – I principali servizi attivi nella Casa di Comunità sono il ‘Punto Unico di Accesso’, il centro servizi per la presa in carico del paziente cronico con la presenza di assistenti sociali, il servizio protesica, l’ambulatorio per le certificazioni medico-legali, servizi amministrativi, le sedi di AVIS e ANFFAS con un ambulatorio odontoiatrico bimensile per persone disabili servizi di cure primarie con la presenza di ambulatori con 2 medici di medicina generale e 1 pediatra di libera scelta.
Ed ancora servizi di specialistica ambulatoriale con la presenza di équipe multidisciplinari medico infermieristiche delle specialità di Cardiologia, Oculistica, Diabetologia, Odontostomatologia, Dialisi-CAL, Riabilitazione fisioterapica, servizi infermieristici (infermieri, ostetriche e fisioterapisti) a supporto delle attività ambulatoriali erogate (visite, percorsi di screening, prestazioni volte al recupero funzionali), infermieri di famiglia e comunità, servizi vaccinali, servizi sociali alla persona e alla famiglia, e punto prelievi.
Da segnalare, attivi a Darfo Boaro Terme, anche l’odontoiatria sociale per disabili in collaborazione con il personale volontario ANFASS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) le prestazioni per dializzati CAL (Centri Dialisi decentrati ad assistenza limitata), attività consultoriale in collaborazione con i servizi sociali dei Comuni e un’area dedicata all’integrazione con la rete territoriale e le associazioni di volontariato.
Nell’ASST della Valcamonica è garantita la presa in carico diretta del paziente oncologico post intervento chirurgico. Un progetto pilota che prevede per il paziente, al momento della dimissione, un programma preciso di visite ed esami già calendarizzato per una assistenza post-ricovero completa con appuntamenti fissati. Un progetto pilota che vede nell’eccellenza dell’Asst Valcamonica un esempio che poi verrà esteso all’intera Lombardia.
Il paziente deve avere garanzia del rispetto dei tempi. A breve estenderemo queste regole anche per gli altri ricoveri per garantire a tutti una sanità che sia davvero pubblica e accessibile a tutti”.
La visita si è quindi conclusa con un breve passaggio alle Terme di Boario.
ASSESSORE MATTINZOLI – “Per comprendere l’efficacia della legge 23 – ha sottolineato l’assessore Mattizoli – non c’è via più efficace del confronto e, soprattutto, dell’ascolto dei medici di base, dei primari e, in generale, degli operatori sanitari, che sono i veri attori impegnati quotidianamente sul campo per il buon funzionamento della nostra sanità. È importante poter constatare in prima persona come le Case di comunità siano efficienti nel dare al cittadino garanzie non solo sanitarie, ma anche sociali. Perciò sono venuto personalmente qui. Inoltre, uno dei temi che vanno affrontati al più presto è sicuramente quello relativo al reclutamento degli operatori sanitari. Senza queste professionalità, le strutture non possono funzionare. Fino ad ora, purtroppo, il numero chiuso per l’iscrizione alla Facoltà di medicina non ha di certo fornito aiuto al sistema”
“La Casa di Comunità di Darfo Boario Terme – ha continuato – situata nella sede dì quello che fino al 1992 era l’Ospedale di Darfo Boario Terme servirà i comuni compresi tra Pisogne (a sud) e Esine (a nord) andando a rispondere ai bisogni di oltre 40.000 persone’. ‘A Esine – ha proseguito Caparini – è stato completato l’intervento di innovazione tecnologica e ampliamento della rianimazione per 610.000 euro, di cui 350 per lavori e 260 per attrezzature elettromedicali, integralmente finanziati da Regione Lombardia. Questo è il primo tassello dell’intervento più ampio da 24 milioni di euro descritto dalla vicepresidente Moratti”.