Secondo il Rapporto Lombardia del Sole 24 ore, che sarà in edicola domani con il quotidiano economico, le vie dello shopping resistono nei piccoli centri “Le vie dello shopping sono sotto stress – spiega il quotidiano – . Le immagini dei centri storici di Milano, Roma, Firenze e Venezia vuoti, con i negozi chiusi e le saracinesche abbassate sono una ferita al cuore del mondo retail.Ma la situazione varia da città a città”.
Stando all’indagine, “la nota più evidente è che le città cosiddette secondarie hanno resistito meglio alla crisi innescata dalla pandemia rispetto ai grandi centri turistici, penalizzati dallo stop ai viaggi dall’estero e anche tra regioni italiane”.
Secondo il report di Scenari Immobiliari – riportato dal Rapporto Lombardia del Sole 24 Ore – la Lombardia è tra le regioni maggiormente colpite dal punto di vista dei consumi. Nei primi sei mesi del 2020 il numero dei negozi si è ridotto del 2,8% (-2.300 attività), contro una diminuzione dell’1,4 nel 2019 e dello 0,8% nel 2018. Nell’ultimo quinquennio la contrazione è stata di quasi sei punti percentuali.
Tutte le città più piccole, però, stanno soffrendo meno dei grandi centri turistici. Bergamo in estate ha registrato un discreto afflusso di turisti, da Nazioni a noi vicine, e i consumi hanno resistito. Como resta una delle più care, con un’affezionata clientela del posto e bei negozi multibrand. Qui nei mesi estivi il turismo di alto livello ha avuto un peso positivo. Mantova ha registrato il crollo più significativo, -5% il numero di esercizi, accompagnato da una contrazione dei canoni di locazione del 3,2% nelle vie centrali. Anche Lodi e Lecco hanno registrato contrazioni importanti del numero delle attività. (ANSA).