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Riccardo Erbini food blogger e pasticcere amatoriale con una storia da raccontare

Questa settimana vi presentiamo un giovanissimo food-blogger famoso, un pasticcere amatoriale che spopola sui social: Riccardo Erbini, con il suo canale Instagram conosciuto con il nome di: riccardo.bakeoff10 , che con molta maestria e tecnica, giorno dopo giorno presenta le sue prelibatezze dolci, attirando a se migliaia di appassionati della pasticceria. Partecipante del famoso programma Bake-off Italia 2022.

Siamo molto contenti e lieti di incominciare questa collaborazione insieme a lui in questo nostro progetto,  portandovi così a conoscenza delle migliori tecniche della pasticceria italiana, ricette ma soprattutto ve lo facciamo conoscere attraverso un’intervista che gli abbiamo posto e che abbiamo sviluppato insieme.

Questa intervista, riporta soprattutto la correlazione con un fattore che ha riscontrato in prima persona Riccardo in giovane età.  Questa correlazione: “pasticceria e obesità”. Due rapporti che insieme non legano affatto, anzi due fattori opposti .

 -Raccontaci un po’ di te, della tua carriera o qualche altra curiosità.

La passione per la cucina mi è stata tramandata da mia mamma, ed è proprio la passione che uso ogni volta che cucino qualcosa. La stessa passione che vorrei tramandare, insieme alle miei conoscenze, a tutti gli aspiranti pasticceri. Questo è il mio sogno più grande, Insegnare in giro per l’Italia per arrivare a più persone possibili. Ecco perché ho creato le miei pagine Social (instagram e tiktok), un punto di partenza per un progetto che spero si realizzi presto.

-Che correlazione ci può essere secondo te, tra obesità e pasticceria?

La pasticceria non è mai stata classificata come uno degli alimenti “light”. I dolci sono la prima cosa che viene tolta a chi soffre di obesità, l’ho vissuto sulla mia pelle, io ero uno di quelli che non aveva una via di mezzo. Davanti ad un dolce non riuscivo a frenarmi fino a quando non né vedevo la fine.

-Come hai cambiato il tuo rapporto con la cucina e il modo di cucinare dolci, dopo questo fattore che hai vissuto in prima persona?

Il mio rapporto col cibo negli anni è notevolmente cambiato… Prima cucinavo e mangiavo per compensare delle carenze affettive. Ora, avendo imparato a conoscere il mio corpo e il cibo è diventato un piacere cucinare dolci e assaporare ciò che ho creato con le mie mani.

-Come hai vissuto questo momento difficile per te, in relazione con questa tua grande passione?

Non è stato un periodo facile perché nella mia testa, cucinare voleva dire assaggiare/mangiare, e mangiare era sinonimo di ingrassare. Fortunatamente ho conosciuto un ottimo nutrizionista che mi ha fatto capire che il cibo non è un nemico, e mi ha fatto uscire dal limbo in cui mi ero infilato.

-Da esperto pasticcere, cosa consigli di utilizzare per preparare dolci a coloro che soffrono di questa patologia, come sostitutivi di ingredienti calorici?

Non è tanto la sostituzione degli ingredienti il problema dei dolci ma la moderazione come con qualsiasi alimento… Perché tutto si può sostituire bilanciando la ricetta, ma se poi mi mangio una torta intera fa male uguale anche se è “light”.

-Hai mai pensato di utilizzare al posto dello zucchero, dolcificanti acalorici per far fronte a questo?

Si, assolutamente… Sto studiando gli eventuali sostitutivi di ogni singolo ingrediente, perché mi piacerebbe partire con una progetto di dolci “light/fit” ma non è proprio semplicissimo… Perché ogni ingrediente che viene utilizzato non serve solo per quella sua  caratteristica specifica. Come per lo zucchero non è solo un dolcificante, ma aiuta anche nella conservazione, assorbe l’umidità e conferisce colore agli impasti ( processo di Maillard).

-Qual è il tuo cavallo di battaglia nella pasticceria?

La crostata moderna tiramisù, composta da una frolla alle nocciole e caffè, una ganache al cioccolato bianco e marsala, un biscuit al cacao e nocciole bagnato leggermente con del caffè, una ganache al cioccolato fondente e caffè e una mousse al mascarpone.

-Come si può sostituire la panna, spesso usata in quasi tutti i dolci?

La panna può essere sostituita con una miscela di ricotta e latte, oppure con un emulsione di latte vaccino, olio di semi e un pizzico di sale. Oppure più semplice con la panna di origine vegetale.

Ti ringraziamo molto per questa tua bellissima intervista che hai voluto esporre rendendola pubblica, toccando questa tematica molto delicata e difficile in alcuni casi volerla raccontare. Interessante e allo stesso tempo importante inoltre, saper conoscere gli ingredienti sostitutivi in modo che anche coloro che soffrono di questa patologia possono consumare dolciumi senza che li creino ulteriori problemi alla loro salute e al loro organismo.

 

ARTICOLO SCRITTO DA: Andrea Avogadro e Federico Preziuso

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