Progetto educativo globale per una scuola aperta al territorio e alla comunità locale
Promuovere e sostenere un progetto educativo “globale” finalizzato alla crescita e allo sviluppo della personalità degli alunni, nell’ottica di una scuola nuova, aperta al territorio e alla comunità locale.
È l’intento del Protocollo d’Intesa tra il Comune di Cesano Maderno e gli Istituti Comprensivi I Via Duca d’Aosta e II Via Stelvio, firmato oggi dal Sindaco Gianpiero Bocca e dai dirigenti scolastici Paola Ripamonti e Massimo Morselli, nella Sala Giunta di Palazzo Arese Jacini.
“Il Protocollo firmato – ha dichiarato il Sindaco di Cesano Maderno Gianpiero Bocca – istituzionalizza un percorso avviato con le realtà scolastiche del territorio e punta a rafforzarne i significati e la pianificazione, nonché ad allargare le collaborazioni con enti e associazioni del territorio per una visione condivisa di crescita educativa, formativa e progettuale. Il Comune, con il Protocollo, si impegna inoltre a fornire tutti quei dati utili per consentire un’adeguata definizione del quadro dei bisogni e delle aspettative alle quali le Istituzioni scolastiche dovranno far fronte in termini formativi. Elementi che potranno diventare riferimento indispensabile per l’adeguamento dei piani dell’offerta formativa. Il Protocollo – ha concluso il Sindaco Gianpiero Bocca – si sviluppa in relazione al “territorio”, inteso sia quale contesto di riferimento e di attuazione ma anche quale risorsa e luogo di educazione alla solidarietà e alla cittadinanza attiva. Vogliamo un coinvolgimento sempre più ampio e propulsivo della nostra comunità prevedendo che al Protocollo possano aderire, in futuro, altri soggetti interessati e coinvolti in questo percorso congiunto”.
“Si tratta di un vero e proprio laboratorio permanente dove incrociare idee, progettualità convergenti, risorse finanziarie e istanze primarie provenienti dal territorio e dal mondo scolastico cittadino – ha detto l’Assessora all’Istruzione, Sport, Partecipazione e Cittadinanza attiva Rosanna Arnaboldi -. L’Amministrazione comunale guarda alla scuola quale luogo fondamentale di promozione delle competenze e dei valori fondamentali per accrescere il senso civico e la comunità, riconoscendone il ruolo prioritario nella comunità locale”.
I contenuti (in sintesi) – Il Protocollo vuole predisporre le condizioni per la programmazione e la realizzazione di un’offerta formativa funzionale alle esigenze educative e di sviluppo della comunità locale, nonché adottare linee di intervento comuni ed efficaci per la crescita di una “comunità educante” nel rispetto di ruoli, competenze, attribuzioni e responsabilità. Si punta, inoltre, a rafforzare e curare la comunicazione, la pratica del confronto e del dialogo, sviluppare e potenziare l’autonomia delle Istituzioni scolastiche e l’innovazione didattica, valorizzare e mettere in comune esperienze, competenze, risorse umane, strutturali e finanziarie disponibili sul territorio per un impiego ottimale e qualificato, individuando, infine, obiettivi prioritari condivisi, per superare la frammentazione degli interventi e il rischio di dispersione delle risorse.
Al fine di realizzare la programmazione e la qualificazione di un’offerta formativa rispondente alle esigenze del territorio le parti si impegnano ad assumere decisioni scaturite dal confronto reciproco nonché dalla messa in comune di esperienze, competenze e risorse, su forme di potenziamento, integrazione e coordinamento delle diverse offerte formative; supporti per la formazione del personale e centri di risorse per la didattica, sulla base della progettualità culturale e scientifica espressa dalle scuole. Per l’attuazione e la verifica del Protocollo d’Intesa è stato istituito un Comitato di Coordinamento, composto dai Dirigenti scolastici di ciascun istituto e dall’Assessora all’Istruzione che avrà anche il compito analizzare ed individuare i bisogni formativi e monitorare lo sviluppo dei progetti relativi agli obiettivi culturali.
Gli obiettivi culturali comuni – Comune e Istituzioni scolastiche, consapevoli del rilevante ruolo svolto dalla scuola nella promozione e trasmissione di valori e principi fondamentali per la crescita e lo sviluppo dell’individuo e del cittadino, individuano alcuni obiettivi culturali comuni, con impegno di elaborare specifici interventi e progetti che potranno essere inseriti nel Piano annuale dell’offerta formativa, tra cui:
– Educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità;
– Valorizzazione, conoscenza e fruizione degli istituti e dei beni culturali del territorio;
– Promozione della continuità tra le istituzioni scolastiche e tra queste e il territorio;
– Educazione alla sostenibilità ambientale: gestione rifiuti, risparmio energetico, mobilità sostenibile;
– Educazione a sani stili di vita;
– Educazione all’interculturalità e integrazione dei cittadini stranieri;
– Educazione ai nuovi linguaggi, le tecnologie dell’informazione e il loro utilizzo consapevole e sicuro;
– Lotta alle discriminazioni di genere e alla violenza sulle donne.
Oltre a queste tematiche ogni altro ambito coerente con lo spirito e con le finalità del Protocollo.
Alcuni interventi relativi a questi obiettivi sono già stati avviati: per esempio, nell’ambito dell’educazione a sani stili di vita, l’iniziativa anti-spreco alimentare nelle scuole primarie. Su proposta del Comune, e a seguito di un confronto congiunto tra i due Istituti Comprensivi, è stato infatti deciso di sperimentare la possibilità per gli alunni di consumare a casa la frutta, il pane o altro cibo mono-porzione e a lunga conservazione servito in mensa ma non consumato durante il pasto (es. budino o altro dessert). La sperimentazione ha l’obiettivo di ridurre lo spreco di cibo e di accrescere la consapevolezza verso il tema del risparmio energetico e della salvaguardia ambientale. Il periodo di sperimentazione anti-spreco è iniziato nella settimana del 13 marzo scorso e si estenderà fino a mercoledì 5 aprile. Al termine, valutati i risultati, l’iniziativa potrà considerarsi permanente.